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Latina | Orrore nei campi: operaio perde un braccio e datore di lavoro lo abbandona in strada
Orrore nei campi di Latina, dove un operaio indiano ha perso un braccio durante la raccolta di fragole e ortaggi. L’uomo, che lavorava da due anni in nero, è stato vittima di un grave incidente con un macchinario, che ha reso necessaria l’amputazione del suo arto.
Ciò che è successo dopo l’incidente ha suscitato indignazione e sgomento: anziché ricevere soccorso immediato, il datore di lavoro ha caricato l’operaio ferito su un furgone e l’ha abbandonato davanti alla sua abitazione. La moglie dell’uomo ha riferito alle autorità un dettaglio scioccante: il caporale, in fuga dal luogo dell’incidente, ha gettato dal finestrino una cassetta contenente il braccio amputato, ancora insanguinato.
L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio nei campi vicino a Latina, un’area nota per ospitare circa 30.000 lavoratori indiani, spesso sfruttati con salari irrisori di 3,5 euro l’ora e costretti a sopportare condizioni di lavoro estenuanti. Il fenomeno del caporalato è stato denunciato più volte, ma episodi come questo mettono in luce un lato oscuro e disumano delle dinamiche di lavoro nella regione.
La CGIL ha denunciato questa tragedia come un esempio lampante della barbarie dello sfruttamento, che non solo viola i diritti umani fondamentali ma calpesta ogni regola di civiltà, compromettendo la salute, la dignità e la vita stessa delle persone coinvolte.