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I Numeri 10 della Juventus: Storia e Leggenda da Boniperti a Yildiz
Il numero 10 nella squadra di calcio della Juventus non è semplicemente una cifra, ma un simbolo di prestigio e talento. Questo numero, spesso associato ai più grandi calciatori della storia, ha visto passare diversi giocatori iconici sotto la maglia bianconera. Ecco un viaggio attraverso i numeri 10 più significativi che hanno vestito la casacca della Juventus.
1. Giampiero Boniperti (1946-1961)
Giampiero Boniperti è il primo e uno dei più leggendari giocatori a indossare il numero 10 della Juventus. Con 178 gol in 459 presenze, Boniperti è stato il capitano della squadra per molti anni e ha contribuito in modo decisivo ai numerosi successi del club, inclusi i cinque titoli di campione d’Italia conquistati durante il suo periodo alla Juventus.
2. Omar Sivori (1957-1965)
L’argentino Omar Sivori, noto per la sua abilità tecnica e la sua creatività, ha indossato il numero 10 durante la sua avventura alla Juventus. Sivori è stato un attaccante straordinario e uno dei protagonisti della squadra che vinse tre scudetti consecutivi negli anni ’60. La sua visione di gioco e il suo talento lo hanno reso uno dei grandi miti del club.
3. Michel Platini (1982-1987)
Il francese Michel Platini è stato un altro leggendario numero 10 della Juventus. Con la sua eleganza e il suo straordinario senso del gioco, Platini ha guidato la squadra alla conquista di numerosi trofei, inclusa la Coppa dei Campioni del 1985. Platini è stato tre volte Pallone d’Oro e il suo impatto alla Juventus è stato fondamentale per il successo del club negli anni ’80.
4. Alessandro Del Piero (1993-2012)
Alessandro Del Piero è senza dubbio uno dei più grandi calciatori che la Juventus abbia mai avuto. Il suo legame con il numero 10 è diventato iconico. Con oltre 200 gol e numerosi trofei, tra cui sei scudetti e una Champions League, Del Piero è una delle figure più rappresentative della storia della Juventus. La sua longevità e le sue prestazioni eccezionali hanno segnato un’era dorata per il club bianconero.
5. Paulo Dybala (2015-2022)
Paulo Dybala, il talentuoso attaccante argentino, è stato l’ultimo grande numero 10 della Juventus prima di lasciare il club nel 2022. Conosciuto per la sua tecnica sopraffina e la sua capacità di segnare gol decisivi, Dybala ha avuto un impatto significativo durante il suo tempo a Torino, contribuendo a numerosi successi, tra cui tre scudetti e una Coppa Italia.
6.Kenan Yildiz (2024)
Kenan Yildiz, giovane talento turco, avrà l’opportunità di indossare il numero 10 della Juventus nella stagione 2024. Conosciuto per la sua grande visione di gioco e abilità tecnica, Yildiz è stato visto come uno dei promettenti prospetti del calcio europeo.
Arrivato alla Juventus con grandi speranze e aspettative, Yildiz ha portato freschezza e creatività al mondo bianconero. Nonostante la sua giovane età, ha dimostrato di avere una maturità tattica e una visione di gioco che lo distinguono.
Il numero 10 della Juventus rappresenta una lunga tradizione di talento e successo. Ogni giocatore che ha indossato questa maglia ha lasciato un segno indelebile nella storia del club. Dai primi giorni con Boniperti fino ai giorni recenti con Yildiz, il numero 10 è stato il simbolo di alcuni dei più grandi momenti della Juventus. La storia di questo numero continua a essere una parte fondamentale dell’eredità e della leggendaria tradizione del club bianconero.
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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA
Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.
ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE
La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.
Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.
YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE
La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.
Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …
ARRIVA DOPO L’ESTATE
Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.
Fonte:www.superbikeitalia.it
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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli
Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.
“Andrea Bocelli era il mio supporter”
Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.
Il Rapporto Incrinato
Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.
Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.
La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.
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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole
Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.
L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.
Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.
La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.
Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.
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