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Giugliano in Campania | Morto l’attore Gaetano Di Vaio, dopo l’incidente in moto
Il produttore e attore Gaetano Di Vaio, coinvolto in un incidente motociclistico lo scorso 16 maggio in via Santa Maria a Cubito a Qualiano, è purtroppo deceduto. Il 56enne era stato ricoverato in rianimazione presso l’ospedale di Giugliano in Campania. La sua vita è stata caratterizzata da una storia straordinaria, una narrazione che Gaetano Di Vaio ha condiviso in molte occasioni. Dall’infanzia segnata dagli abusi e dalle violenze subite in riformatorio, al dolore provato e inflitto (senza mai entrare a far parte della camorra) durante la giovinezza a Piscinola, fino al suo riscatto personale. Oggi, a 56 anni, Di Vaio è riconosciuto come un apprezzato produttore cinematografico, regista, documentarista e attore. Dal 2001, è stato membro della Compagnia “I ragazzi del Bronx napoletano”, fondata da Peppe Lanzetta, e nel 2003 ha creato l’associazione culturale Figli del Bronx, successivamente trasformata in una casa di produzione cinematografica.
Le sue opere raccontano il disagio delle periferie, il mondo della droga e del carcere, con particolare attenzione alle minoranze e agli emarginati. Nel 2023, ha prodotto “SottoCoperta”, opera prima di Simona Cocozza, che ha vinto il premio Ferzetti al Bif&st del 2024, con Antonio Folletto come miglior attore protagonista. È celebre anche per la sua interpretazione nella serie televisiva “Gomorra”, dove ha recitato nella parte del “baroncino”, membro del gruppo di fuoco di don Pietro Savastano.
“È stata una lotta durissima trovare il mio posto nel mondo. Fino a 15 anni fa, ho vagato tra luci e ombre, senza sapere dove mi avrebbe condotto il mio percorso. Sicuramente, una grande dose di incoscienza mi ha permesso di emergere”, aveva dichiarato Di Vaio in un’intervista video nel suo appartamento alcuni anni fa.
La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente coloro che lo conoscevano. Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli, ha ricordato Di Vaio come un amico caro, sottolineando il loro rapporto umano, politico e culturale. “Gaetano ha dimostrato attraverso la sua vita, la sua umanità e la sua cultura, come sia possibile cambiare e diventare un punto di riferimento, soprattutto per i giovani”, ha dichiarato de Magistris.
Anche il produttore Alessandro Cannavale, figlio dell’indimenticato Enzo Cannavale, ha espresso il suo addio a Di Vaio, riconoscendo la sua forza e il suo contributo al cinema italiano. “Per quello che hai rappresentato, per la tua forza, per tutto quello che avresti voluto e potuto realizzare. Il tremendo gioco del destino della vita… con te se ne va una parte importante del nostro cinema e delle nostre vite”, ha concluso Cannavale.