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Genova | Toti risponde all’opposizione: “La vostra mozione di sfiducia dimostra la vostra inadeguatezza a guidare la Regione”

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“Con una miopia politica con rari precedenti, oggi, con questa mozione di sfiducia, le opposizioni tentano una spallata politica che non solo non riuscirà nei numeri, ma conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, tutta la propria inadeguatezza a guidare questa regione. Dopo un decennio di costanti sconfitte, politiche ed elettorali, la stessa classe dirigente della sinistra che ha saputo deludere i cittadini più di ogni altra, in una Regione dove fortissime erano le sue tradizioni, oggi intravede, grazie a una inchiesta della magistratura, la possibilità di recuperare un po’ del terreno perduto”.

Parte all’attacco la lettera che il governatore della Liguria Giovanni Toti ha fatto arrivare in Consiglio regionale nel giorno in cui l’opposizione presenta alla discussione la sua mozione di sfiducia. Una lunga lettera letta “orgogliosamente” dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano.

“E lo fa – prosegue la lettera – sfruttando l’eco di una inchiesta che al momento è solo tale, senza rinvii a giudizio e tanto meno condanne. Infatti, non diremo una parola su questa – prosegue -, neppure quello che potrei dire, imitando le opposizioni, sulle ombre lunghe che riguardano il Pd. Una mozione presentata di fretta, non sia mai che tutto si sgonfi. E
qui sta il primo sintomo di debolezza politica. Perché nella vostra mozione non c’è nulla di politico, anzi, c’è il contrario. C’è una politica che anziché difendere le proprie prerogative, autonome e parallele a quelle degli altri poteri dello Stato, se ne fa megafono o ruota di scorta, nella speranza di raccogliere qualche briciola. Che delusione, per gli eredi di una tradizione che della centralità della politica aveva fatto la propria stella polare, ritrovarsi oggi a balbettare e ripetere quanto letto sui giornali circa un’inchiesta ancora tutta da verificare. Ci saremmo aspettati, anche da parte vostra, una orgogliosa volontà di portare avanti un mandato popolare che pure anche voi per sedere qui avete ricevuto – prosegue -. Ha purtroppo prevalso la volontà di screditare il vostro ruolo e quello del Consiglio di cui fate parte, chiamato da voi a un dibattito pregiudiziale che anticipa le stesse rilevanze istruttorie. Avete deciso di continuare sulla strada di una politica con la P minuscola, subalterna, pur di approfittare di questo presunto momento di debolezza, cercando di raggiungere un obiettivo che non ritenete raggiungibile con le vostre capacità e la vostra credibilità”.

Non vi preoccupate – prosegue la lettera di Toti – anche oggi, come facciamo ormai da nove anni, siamo qui per rimediare alle vostre incapacità, oggi più palesi che mai, di confrontarvi sui temi e sui progetti, non sui pregiudizi. E anche oggi vi dimostreremo che siamo in grado di assumerci, davanti agli elettori, le responsabilità che voi non siete stati in grado di fare proprie, e ci assumeremo le nostre responsabilità grazie all’impegno di questa maggioranza, della giunta e in particolare del presidente ad interim Alessandro Piana a cui va la mia grande riconoscenza per come sta portando avanti con grande impegno il grande lavoro iniziato insieme tanti anni fa”.
“Oggi – afferma Toti – con la vostra mozione arruffata e confusa, che mette tutto insieme, anche questo odio si comprende meglio: voi non odiate le opere e i progetti in quanto tali, voi li odiate in quanto unità di misura della vostra incapacità, passata e presente. Odiate quello che ricorda, e soprattutto ricorda agli elettori, la vostra mediocrità e inconcludenza.
Odiate ciò che testimonia la vostra incapacità di scegliere e agire – conclude -. Odiate cioè tutto ciò che richiama la vostra incapacità, che distingue la vostra impreparazione al Governo da chi invece sa assumersi questa responsabilità”.

“Voi volete distruggere il modello Liguria che in questi anni, con la orgogliosa reazione al crollo del Morandi, è stato costruito. Anzi, volete che qualcos’altro lo distrugga per voi, mentre voi fate il tifo dagli spalti, senza neppure il coraggio di scendere in campo”. Questo il passaggio finale della lettera che il governatore ai domiciliari Giovanni Toti ha fatto arrivare in Consiglio regionale della Liguria nel giorno della discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dall’opposizione.
“Ve lo dico ora e per il futuro, non esistono carte bollate di un Tribunale che possano surrogare la vostra insipienza e il vostro opportunismo. Cari amici delle opposizioni, oggi non solo perderete nel voto di questa mozione, ma ancor prima avete perso il senso del vostro ruolo e credendo di sottolineare una nostra debolezza non vi siete resi conto di aver mostrato invece tutta la vostra – conclude -. Per questo – conclude -, oltre la mozione, continuerete a perdere anche le elezioni”.

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