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Genova | Tangentopoli ligure, tre ore di interrogatorio per Paolo Emilio Signorini
E’ durato meno di tre ore l’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini, arrestato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha decapitato la Regione Liguria. Signorini, unico indagato in carcere dallo scorso 7 maggio, è stato sentito in procura, dai pm titolari del fascicolo. Con lui, il legale Scopesi. Come aveva annunciato l’avvocato Signorini ha risposto punto per punto alle domande dei magistrati. “Ha riconosciuto l’inapropriatezza del rapporto con Aldo Spinelli, che innanzitutto riteneva un amico, ma tutto è stato fatto con gli interessi del porto in mente”.
Signorini è stato portato in procura con il furgone della penitenziaria a palazzo di giustizia. Ora farà rientro nel carcere di Marassi. L’ex presidente dell’Authority è accusato di aver ricevuto soldi e regali, ma anche alloggi in alberghi di lusso a Monte Carlo e fiches per giocare al Casinò dal terminalista Aldo Spinelli. In cambio avrebbe agevolato le sue pratiche per la gestione delle banchine in porto e i terminal. Per i pm Luca Monteverde e Federico Manotti, inoltre, avrebbe agevolato anche l’imprenditore di Ente Bacini Mauro Vianello, anche lui indagato per corruzione. Spinelli gli avrebbe anche fatto avere una consulenza da 200 mila euro da Iren.