Connect with us

News

Genova | Partito il cantiere per il nuovo ospedale Gaslini

Published

on

Questa mattina è ufficialmente entrato nel vivo il cantiere per il Nuovo Gaslini, con le prime demolizioni iniziate alla presenza dei vertici dell’Istituto e delle istituzioni. Una pinza demolitrice “travestita” da dinosauro ha dato il via agli abbattimenti, “mangiando” le prime porzioni dell’edificio “Scuola Professionale” facente parte del padiglione 7, in un’operazione di cantiere resa unica e a misura di bambino grazie all’intrattenimento a tema dinosauri, organizzato da attori e acrobati nell’area adiacente alle demolizioni.

Dopo le prime operazioni propedeutiche alla creazione dell’area di cantiere iniziate nei mesi scorsi, oggi sono ufficialmente partiti i lavori di abbattimento dei padiglioni 7 e 8. L’intervento consentirà di liberare l’area per la successiva costruzione del nuovo Padiglione Zero, al termine della quale si concluderà la fase 1 del Cantiere Nuovo Gaslini. Il termine previsto per le opere strutturali relative alla prima fase di lavori, gli unici che hanno un impatto anche fuori dall’ospedale, sarà giugno 2026.

I lavori saranno suddivisi in 4 differenti fasi, per una durata totale degli interventi di circa 6 anni. Con la fase 1 si concluderà la costruzione del Padiglione Zero e del nuovo Polo Tecnologico, mentre entro il 2030 verranno completati tutti gli interventi ai vari padiglioni oggetto di restauro: padiglioni 6, 17 e 18 (fase 2), 16 (fase 3) e 15 (fase 4). Un team multidisciplinare di RINA-Proger affianca il Gaslini con il ruolo di Project Management Consultant, Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione.

“Oggi è una giornata storica per l’Istituto Giannina Gaslini – commenta il presidente dell’IRCCS Gaslini Edoardo Garrone – Con l’avvio delle demolizioni del primo padiglione abbiamo dato inizio a quel processo di rinnovamento strutturale che il nostro ospedale attendeva da anni. La suddivisione in 20 padiglioni ideata negli anni Trenta non rispondeva più alle esigenze di una sanità moderna e funzionale, che prevede strutture organizzate per intensità di cura. La costruzione ex novo del Padiglione Zero e i progressivi lavori di ammodernamento negli altri edifici permetteranno al Gaslini di proiettarsi verso il futuro, arrivando al centesimo anniversario dalla fondazione dell’Istituto, nel 2031, con una nuova struttura edilizia”.

“Con il Nuovo Gaslini abbiamo progettato, e realizzeremo, una nuova ‘Città della Salute’ che ci permetterà di continuare ad essere un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la cura e la ricerca in campo pediatrico – sottolinea il direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini Renato Botti – Un progetto che porterà benefici a tutti: dai piccoli pazienti con le loro famiglie, che potranno trovare un ospedale sempre più accogliente e capace di rispondere ai loro bisogni, al nostro personale, che potrà lavorare in strutture all’avanguardia da un punto di vista tecnico, funzionale e organizzativo. Il Nuovo Gaslini porterà nuovo valore anche al territorio circostante, non solo con servizi ospedalieri d’eccellenza, ma anche riqualificando il quartiere con edifici nuovi o ristrutturati e nuove aree verdi pubbliche fruibili da tutti”.

Un nuovo ospedale che nasce dalle indicazioni del personale sanitario

Il progetto del Nuovo Gaslini, il cui concessionario è Zena Project (società di progetto creata dal raggruppamento temporaneo di imprese Cmb – Mieci – Arcoservizi) e che in parte sarà finanziato da fondi PNRR, prevede la riorganizzazione dell’intero Istituto. Dal punto di vista sanitario la peculiarità più rilevante dell’intero progetto è l’aver disegnato un nuovo ospedale ascoltando le indicazioni e i desiderata dei professionisti del Gaslini, in modo da aumentare l’efficienza e le funzionalità dei servizi erogati.

“Siamo orgogliosi di essere risultati concessionari di questa grande operazione di Partenariato Pubblico Privato, che ha visto ospedale Gaslini e Zena Project fin dall’inizio accomunati dall’obbiettivo di mettere a servizio dei piccoli pazienti le competenze espresse da ambo le parti, e che ha consentito di avviare i lavori in tempi stretti, grazie anche al contributo di tutti gli Enti competenti per le autorizzazioni necessarie – commenta l’Ing. Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project SpA, concessionario del progetto per il Nuovo Gaslini – Tenendo al centro i bambini, il personale del Gaslini ed il territorio che ci circonda, abbiamo basato tutto il progetto su principi di sostenibilità energetica ed ambientale che caratterizzeranno il nuovo Padiglione Zero. E anche in questa prima fase di demolizione, abbiamo tenuto conto della sensibilità dei nostri piccoli amici, trasformandola in gioco e fantasia”.

“Ringraziamo la Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da Mons. Marco Tasca, oggi presente con la vicepresidente Carla Sibilla, che ci ha permesso di far partire il processo di progettazione, stanziando 20 milioni di euro, la Fondazione Querci, che sostiene l’ospedale attivamente da molti anni e ringraziamo inoltre tutti i privati che decideranno di contribuire alla realizzazione del “Nuovo Gaslini”, tramite la nostra Gaslininsieme ets. Auspichiamo per il futuro ulteriori finanziamenti pubblici da parte dello Stato e della Regione” commenta il presidente dell’Istituto Gaslini, Edoardo Garrone.

Maggiore integrazione con il territorio

Il Nuovo Gaslini non si sofferma esclusivamente sugli aspetti funzionali in ambito sanitario ma all’interno del progetto prevede anche una maggiore integrazione tra l’ospedale e la città.

“L’inizio dei lavori per il progetto ‘Nuovo Gaslini’ segna un passo fondamentale per questo storico Istituto, orgoglio ligure e punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la pediatria – commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana – Con oltre 80 anni di eccellenza, l’istituto genovese non è solo un punto di riferimento per la medicina pediatrica, ma anche un pilastro nella ricerca scientifica che quotidianamente salva vite. Il Nuovo Gaslini, con il suo nuovo padiglione centrale, offrirà ai piccoli pazienti un’assistenza sempre più personalizzata, nuovi servizi e risposte più mirate alle loro necessità. Questo progetto ambizioso testimonia il nostro impegno a migliorare continuamente la qualità delle cure e dei servizi per i bambini e le loro famiglie”.

“Accanto alla grande eccellenza dei suoi professionisti, l’Istituto Giannina Gaslini aveva da tempo la necessità di una veste nuova, considerato che siamo di fronte ad un ospedale costruito negli anni Trenta. Per stare al passo con la tecnologia e con le innovazioni si è reso dunque necessario un vestito nuovo – sottolinea l’assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola – Demolire per ricostruire in modo più moderno ed appropriato potrebbe essere lo slogan di un intervento che, con i nuovi lavori di oggi, muove ulteriori passi verso quello che sarà l’Istituto Giannina Gaslini dei prossimi anni. Il nuovo ospedale sarà ancor di più a dimensione di bambino, ma anche di famiglia e naturalmente anche dei professionisti che vi lavorano e vi lavoreranno. Un ringraziamento va naturalmente al Direttore Generale, a tutto il suo staff, al Consiglio d’Amministrazione che si è prodigato con molta passione per poter arrivare a questo momento con queste demolizioni”.

“Le prime demolizioni del padiglione 7 del Gaslini segnano l’inizio di una nuova era per l’ospedale e per la città di Genova – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci – Questo progetto rappresenta molto più di un semplice rinnovamento edilizio, è un passo fondamentale per rendere il Gaslini sempre più efficiente, moderno e vicino alle esigenze dei cittadini. Il nuovo ospedale non solo migliorerà l’assistenza sanitaria per i piccoli pazienti, ma contribuirà anche alla riqualificazione urbana e ambientale dell’intera area. Siamo orgogliosi di poter avviare questa trasformazione, che porterà Genova e l’istituto a nuovi livelli di eccellenza e innovazione. Il Gaslini, con quasi cent’anni di storia alle spalle, si prepara a scrivere un nuovo capitolo, con strutture rinnovate e una visione proiettata al futuro”.

Il Nuovo Gaslini si contraddistingue per alcuni elementi progettuali che guardano a una sempre maggiore integrazione dell’ospedale con il quartiere e tutta la città di Genova.

Sostenibilità. Il Nuovo Gaslini sarà un ospedale verde, ecologico, la cui progettazione è basata su criteri di qualità ambientale, prevedendo il ricorso a energie rinnovabili (solare, geotermico, eolico), a sistemi di efficientamento (CHP, trigenerazione, pompe di calore), di contenimento passivo dell’energia (coibentazioni, facciate ventilate) e attenzione al ciclo dei rifiuti e al riciclo dei materiali. In particolare il nuovo Polo tecnologico sarà un contenitore di alta tecnologia per migliorare l’efficienza energetica. L’intero ospedale sarà così servito secondo logiche evolute per la produzione e distribuzione dell’energia, con un’architettura aperta all’introduzione di tecnologie innovative. Inoltre, si procederà anche alla realizzazione di interventi per migliorare la gestione delle acque meteoriche e contenere il consumo della risorsa idrica, mediante pavimentazioni permeabili distribuite nel parco, un impianto di raccolta e riutilizzo delle acque piovane.

Il verde. Le soluzioni proposte nel progetto del Nuovo Gaslini non sono finalizzate solo alla riqualificazione ambientale dell’area ospedaliera, ma prevedono anche la promozione di una vegetazione dal valore culturale ed ecologico, a servizio dell’ospedale e dei cittadini. In tal senso è da sottolineare la creazione del nuovo “Giardino dell’accoglienza”, uno spazio pubblico, e aperto a tutta la comunità, che sorgerà nell’area dell’ingresso Nord dell’ospedale, in largo Tolentino. Una nuova area verde verrà creata anche all’interno dell’ospedale, nell’area della Morgue: si chiamerà il “Giardino del silenzio” e sarà uno spazio pensato per garantire la giusta privacy in un luogo sacro, che merita attenzione e rispetto. Il verde caratterizzerà anche il nuovo Padiglione Zero: all’interno, nelle stanze di accoglienza dedicate al colloquio della famiglia con il personale sanitario (seguendo i principi della promozione del benessere emotivo), e all’esterno con vegetazioni pensili lungo le facciate, in copertura e a schermatura del piano tecnico.

Mitigazione dell’impatto dei fabbricati. Il nuovo Padiglione Zero è stato concepito dopo un’attenta analisi della composizione delle facciate tradizionali delle case circostanti, in modo da poter bilanciare il rapporto modulare dei pieni e dei vuoti, e integrare il nuovo edificio nel contesto circostante.
Per il nuovo Polo Tecnologico il progetto prevede la mitigazione delle facciate maggiormente esposte verso il paesaggio costiero attraverso un intervento di inverdimento.

Mitigazione degli impatti ambientali (polvere e rumori). Cantiere e ponteggi di facciata verranno recintati con installazione di pannelli, barriere e teli ermetici allo scopo di limitare la diffusione del rumore e delle polveri. Inoltre è prevista la bagnatura delle piste di cantiere, la pulizia dei tratti interessati dal passaggio dei mezzi pesanti, la protezione dei tombini e la presenza di un impianto di lavaggio automezzi e lavaggio specifico ruote al fine di evitare il trasporto di materiali fangosi fuori dall’area di cantiere. Le polveri generate dalle demolizioni verranno immediatamente abbattute con l’impiego di cannoni per la nebulizzazione di acqua e i cumuli di terreno verranno irrigati da appositi impianti idrici. Per tenere sotto controllo tutti gli impatti ambientali sono previste attività di monitoraggio delle polveri prodotte dalle attività di cantiere e delle emissioni acustiche generate dalle lavorazioni.

Mobilità. Per venire incontro alle esigenze del personale dell’Istituto, del Municipio, di ASL 3 e, soprattutto, dei pazienti e dei residenti della zona, l’Istituto Giannina Gaslini ha predisposto in via sperimentale una nuova navetta bus in collaborazione con Amt, il Comune di Genova e ASL 3. La nuova linea, accessibile a chiunque, è già entrata in servizio e prevede il collegamento tra l’Aurelia (capolinea in via V Maggio, nei pressi dell’ingresso Sud dell’ospedale) e corso Europa, con percorso circolare. Sono previste due fermate interne al Gaslini e soste nei principali punti di interscambio con le linee dei mezzi pubblici.

source

Continue Reading

News

YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

Published

on

By

Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

 ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

giovanni toti ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

yamaha mt-09 y-amt ‣ adn24 yamaha mt-09 y-amt: È lei la prima automatica di iwata

Fonte:www.superbikeitalia.it

source

Continue Reading

News

Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

Published

on

By

Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

source

Continue Reading

News

Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

Published

on

By

Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

source

Continue Reading

Le più Lette

Copyright © 2017 Zox News Theme. Theme by MVP Themes, powered by WordPress.