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Genova | La Superba ricorda De André a 25 anni dalla morte

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A 25 anni dalla morte, Genova ricorda Fabrizio De André con l’evento tributo “Il nostro amico fragile”, in programma il 3 luglio, alle 21.15, a villa Grimaldi Fassio nei parchi di Nervi. L’evento, nell’ambito del Nervi Music Ballet Festival, è stato ideato da Antonella Riboldi Brunamonti, presidente e fondatore Associazione Culturale SI Può Fare: un omaggio al grande cantautore genovese, con alcuni tra i più celebri brani, grazie alla presenza di musicisti e cantautori che hanno collaborato con De André, con una prospettiva che va dal cinema al teatro e alla danza. Con la direzione artistica di Massimo Arduino e la regia di Sergio Iapino, l’evento è condotto da Alice De André, figlia di Cristiano e nipote di Fabrizio, e dal giornalista Paolo Colombo. Saliranno sul palco Il Mito New Trolls, Morgan, I Trilli, Enzo Paci, “I Notturni-Parole di Faber”, Cluster, Dolcenera, Anais Drago, Naima Academy, Liceo Pertini Vocal Ensemble, Andrea Filippi, Tommaso Colletti. Alice De André, attrice, presenterà Cristiano De André nell’interpretazione dei brani del padre, in un racconto molto personale e profondamente legato alle emozioni e alla storia di Fabrizio. La presenza di Cristiano De André, cantautore e musicista di fama internazionale, rappresenta significativamente non solo un omaggio al passato di Fabrizio De André, ma anche al suo futuro. Enzo Paci, interprete di Paolo Villaggio per la Rai nel film con la regia di Luca Manfredi, narrerà il rapporto stretto che legava Paolo Villaggio e Fabrizio De André, nonché la loro collaborazione musicale nella scrittura di brani quali Il fannullone e Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers. “Il nostro amico fragile” vedrà anche un’esibizione di Eleonora Abbagnato, prima étoile italiana all’Opera di Parigi, e da marzo 2023 direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

«Genova ricorda Fabrizio De André a 25 anni dalla sua scomparsa con questa bellissima iniziativa che vedrà sul palco, nella straordinaria cornice dei Parchi di Nervi, tantissimi artisti – ha commentato la consigliera delegata ai Rapporti internazionali Barbara Grosso – Genova non è solo la città che ha dato i natali all’indimenticabile cantautore amato in tutto il mondo ma è stata anche la sua musa ispiratrice che lo ha accompagnato nel suo straordinario percorso artistico e che ha visto De André legato indissolubilmente al panorama umano prima ancora che paesaggistico della nostra Zêna».

«Come presidente dell’associazione culturale Si Può Fare – ha spiegato Antonella Riboldi Brunamonti – ho ideato un tributo a Fabrizio De André a 25 anni dalla sua scomparsa, qui proprio a Genova. Il coraggio l’ho trovato solamente dopo l’incontro con Alice De André, la nipote, che condurrà lo spettacolo è che ne ha scelto il titolo. Ho voluto portare sul palco le poesie di Fabrizio De André, con una visione che spazia dalla danza, teatro e al concerto. Ho costruito il tutto esclusivamente con artisti molto legati a lui: il primo è stato il figlio Cristiano De André, a seguire il mito New trolls, che con Fabrizio hanno iniziato nel 1975, nella sua prima volta sul palco in assoluto. Ringrazio fortemente Barbara Grosso e il sindaco Marco Bucci per avermi permesso l’accesso ai Parchi di Nervi e il direttore artistico Massimo Arduino e il sovrintendente Giuseppe Acquaviva, senza il quale lo spettacolo non sarebbe andato in scena».

«Regione Liguria è orgogliosa di poter sostenere questa iniziativa che vuole ricordare la storia e la figura di un grande protagonista della musica italiana come Fabrizio De André – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche giovanili Simona Ferro – La musica e la danza sono due arti meravigliose che amo e alle quali sono molto legata anche per trascorsi personali. Un particolare ringraziamento ad Antonella Riboldi Brunamonti e a tutto lo staff organizzativo per l’impegno e la passione che hanno messo a disposizione nell’organizzazione di questo evento che valorizza le nostre eccellenze».

Molti gli artisti che si avvicenderanno sul palco durante la serata: Morgan, che ha scritto due album legati a Fabrizio De André, Dolcenera, che ha preso il nome dalla canzone, mentre i Trilli che hanno collaborato con lui. Andrea Filippi lo ha interpretato in un film e con i Notturni_parole di Faber lo racconta nel mondo. Enzo Paci, che al cinema, ha interpretato Paolo Villaggio, grande amico di Faber, sarà sul palco, dopo aver partecipato attivamente alla costruzione dello spettacolo. I ragazzi del Liceo Musicale Pertini si esibiranno con i Cluster come gruppo vocale, mentre l’etoile Eleonora Abbagnato si esibirà sulle note di Giovanna d’arco. La danza sarà espressa al massimo della sua intensità anche grazie a Matteo Addino che porterà giovani danzatori genovesi sul palco esibendosi anche su “Dolcenera”. Anais Drago, che sta calcando i teatri italiani con la buona Novella con Neri Marcorè, si esibirà sulle note delle Nuvole.

Non solo musica e spettacolo, ma anche beneficienza: i Rotary del distretto 2032, attraverso lo spettacolo, hanno donato una borsa di studio per un laboratorio di teatro per i ragazzi con la sindrome di Asperger curato da Alice De André e hanno donato strumenti musicali al Liceo Musicale Pertini.

Per informazioni e per l’acquisto biglietti https://nervimusicballetfestival.it/spettacolo/il-nostro-amico-fragile/

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

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ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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