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Genova | Dall’inchiesta sulla tangentopoli ligure altri “segreti” sugli affari del porto
Seppi da Matteo Catani (amministratore delegato di Gnv, ndr) che Aldo Spinelli aveva occupato le aree del Carbonile. Non avevamo un dossier su di lui. Sicuramente non conoscevamo tutti i fatti che faceva Spinelli, ma eravamo al corrente della sua occupazione abusiva delle aree”. A dirlo, come emerge dalle carte dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari Giovanni Toti, è l’armatore Gianluigi Aponte nel corso della sua audizione in procura come persona informata dei fatti. Aponte era finito nelle intercettazioni per un duro sfogo con l’allora presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini (anche lui ai domiciliari dopo oltre due mesi di carcere, ndr). “Qua vengo a sapere che praticamente la sua organizzazione ha deciso di dare ulteriori 14.000 mq a Spinelli… e insomma se gli volete dare tutto il porto di Genova insomma e noi stiamo a guardare ma insomma, la cosa comincia a diventare un po’ indecente… ma adesso basta, io le dico la cosa va a finire male perché adesso o mi date questo spazio o sennò veramente vi cito tutti quanti, basta adesso basta perché mi sono scocciato qua diciamo la gentilezza è presa per coglionaggine… insomma è indecente quello che sta succedendo verso il nostro gruppo, non è accettabile è una mancanza di rispetto”, aveva tuonato.