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Foggia | Condanna e Confisca per Due Imprenditori: Oltre 2 Milioni di Euro Sequestrati
Il Tribunale di Foggia ha emesso una sentenza di condanna a oltre due anni di reclusione e disposto la confisca di beni per un valore superiore a 2 milioni di euro nei confronti di due imprenditori, accusati di reati fallimentari e fiscali. Il provvedimento è stato richiesto dalla locale Procura della Repubblica.
Le indagini sono scaturite da una verifica fiscale condotta dal Gruppo di Foggia su un’azienda di commercio all’ingrosso e al dettaglio di materiali edili. Durante l’ispezione, è stato scoperto un flusso continuo di vendite “in nero” registrate tramite una contabilità parallela.
Le merci vendute senza emissione di fattura erano accompagnate da documenti contabili simili a documenti di trasporto, utilizzati per eludere i controlli su strada, ma privi di valore fiscale. Queste vendite venivano registrate in una contabilità parallela nascosta nel sistema informatico dell’azienda grazie a un artificio tecnico che le escludeva dalla contabilità ufficiale. È stato inoltre individuato un magazzino sconosciuto al fisco, usato per l’attività “in nero”.
La ricostruzione delle cessioni ha permesso di svelare un apparente stato di crisi finanziaria, che aveva portato al ricorso al concordato preventivo, in realtà causato dalla distrazione continua dei beni dell’azienda anche durante la procedura concorsuale.
Le indagini hanno identificato anche l’amministratore di fatto della società, un imprenditore originario di Castelluccio dei Sauri. Gli investigatori hanno ricostruito le condotte degli indagati relative ai reati di bancarotta fraudolenta e dichiarazione infedele. Alla fine del processo, gli imputati sono stati condannati a due anni e sei mesi di reclusione.
Inoltre, è stata disposta la confisca di beni mobili e immobili, anche per equivalente, per un totale di € 2.044.030,75, corrispondenti al profitto dei reati accertati. I finanzieri hanno quindi eseguito il provvedimento su quattro fabbricati e quattro terreni nella disponibilità dell’azienda condannata, trasferiti in società di diritto irlandese e inglese.