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Fasano | Indagini Tecniche sulla Morte di Clelia Ditano: La ragazza caduta nel vano dell’Ascensore

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La Procura di Brindisi sta esaminando diverse ipotesi, tra cui un possibile malfunzionamento del sistema di accostamento della porta del vano ascensore, per le indagini tecniche sulla morte di Clelia Ditano. La giovane di 25 anni è precipitata ieri notte da oltre 10 metri nel vuoto, nel condominio di alloggi popolari a Fasano, tra via Saragat e via Piave. I genitori hanno dato l’allarme intorno alle 6 del mattino, quando hanno tentato di chiamare la figlia e hanno sentito il cellulare squillare dal vano ascensore. La ragazza viveva in un appartamento al quarto piano, dove la porta del vano ascensore è stata trovata non del tutto chiusa, mentre l’ascensore stesso era fermo ai piani inferiori.

Le indagini mirano a stabilire l’esatto momento della caduta, avvenuta tra la mezzanotte e il ritrovamento. I carabinieri hanno già ascoltato diverse testimonianze e l’autorità giudiziaria potrebbe disporre un’autopsia. La comunità di Fasano ha espresso grande solidarietà ai genitori di Clelia, figlia unica, che lavorava come addetta alle pulizie in b&b e strutture ricettive.

“Come sindaco di Fasano e soprattutto come cittadino fasanese, abbraccio la famiglia di Clelia, miei concittadini colpiti da un dolore ingiusto e profondo. Mi auguro che non sia stato un errore umano la causa della disgrazia, perché a questo dolore già grande si aggiungerebbe lo sconforto per una morte evitabile,” ha dichiarato all’Adnkronos il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria. “Affidiamoci tutti al lavoro competente e imparziale di magistrati e periti,” ha concluso il sindaco Zaccaria.

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