News

Corte di Cassazione | Nessuno sconto per l’esattore dei Casalesi

Published

on

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Carmine Natale, 67 anni, residente a Casal di Principe e affiliato al clan dei Casalesi, fazione Schiavone. La decisione è stata presa dalla settima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Stefano Aprile, riguardante l’ordinanza della Corte di Appello di Napoli che aveva respinto la richiesta di Natale di riconoscere il vincolo della continuazione tra più reati.

Natale è stato considerato un elemento chiave tra il clan dei Casalesi e altre organizzazioni criminali presenti nella provincia di Caserta, come il clan ‘Farina-D’Albenzio’ legato ai Belforte a Maddaloni. Il suo ruolo principale era gestire le estorsioni per conto dei clan, soprattutto nei confronti dei supermercati della catena ‘Alvi’ nella zona di Caserta, richiedendo il pizzo durante le festività come Pasqua, Natale e Ferragosto.

Tuttavia, secondo i giudici napoletani, i reati di cui era accusato Natale non presentavano una continuità sufficiente per essere considerati omogenei sul piano esecutivo e riconducibili a una preordinazione criminosa. In altre parole, i reati erano troppo distanti nel tempo e differivano troppo nelle modalità di violazione. Questa valutazione ha portato la Corte di Cassazione a dichiarare il ricorso inammissibile, confermando così la decisione della Corte di Appello di Napoli.

source

Le più Lette

Exit mobile version