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Coccodrillo terrorizza comunità australiana: eliminato e cucinato dagli abitanti

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Un coccodrillo di acqua salata lungo 3,6 metri, che rappresentava una minaccia per la comunità di Bulla, nel Territorio del Nord dell’Australia, è stato ucciso, cucinato e mangiato dagli stessi residenti. L’animale, responsabile di attacchi ad animali domestici e di aver inseguito bambini sia dentro che fuori dall’acqua, è stato ritenuto dalle autorità un “pericolo significativo” per la comunità.

Nonostante le leggi che tutelano la specie, la polizia ha abbattuto il rettile, alimentando una sorta di vendetta ancestrale. La carne del coccodrillo è stata poi preparata e consumata durante un banchetto tradizionale, secondo quanto riportato dal sergente Andrew McBride.

Sebbene la caccia ai coccodrilli sia illegale in Australia dal 1971, a causa del rischio per la pubblica sicurezza è stato possibile eliminarlo. Il Territorio del Nord ospita oggi circa 100.000 coccodrilli, mentre migliaia di altri popolano il Queensland e l’Australia Occidentale.

Gli attacchi di questi rettili non sono rari: ad aprile un ragazzo di 16 anni è stato ucciso nel Queensland mentre a gennaio un bambino di 9 anni è sopravvissuto a un attacco nel Kakadu National Park.

L’episodio di Bulla evidenzia il complesso rapporto tra uomo e natura in Australia, dove la convivenza con animali selvatici potenzialmente pericolosi richiede un attento equilibrio tra tutela ambientale e sicurezza pubblica.

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