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Chi è Kamala Harris, la possibile prima Presidente Donna degli Stati Uniti

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Kamala Harris è un nome che evoca una carriera di pionierismo e innovazione. Durante la sua campagna elettorale per la vice presidenza, aveva scelto il nome in codice “Pioneer” per i servizi segreti che la proteggevano. La sua vocazione di apripista si è manifestata costantemente nella sua carriera politica. Come prima vice presidente donna alla Casa Bianca, Harris ha aperto la strada a nuove possibilità e ora potrebbe diventare la prima donna e la prima persona di colore a essere eletta presidente degli Stati Uniti. In precedenza, è stata la prima donna di colore eletta procuratore distrettuale della California, la prima donna attorney general, e la prima senatrice di origine indiana.

L’Annuncio di Joe Biden e il Ruolo di Kamala Harris

L’attuale scenario politico ha visto Joe Biden annunciare la sua intenzione di non cercare la rielezione, aprendo così la strada a Kamala Harris come possibile sfidante di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali. Anche se l’endorsement di Biden è significativo, sarà il Partito Democratico a decidere la candidatura finale, sebbene Harris sia considerata una delle favorite.

Origini e Formazione

Nata il 20 ottobre 1964 a Oakland, California, Kamala Devi Harris è figlia di due accademici: Shyamala Gopalan, una ricercatrice indiana specializzata in oncologia, e Donald Harris, un economista della Giamaica. I suoi genitori erano appassionati sostenitori del movimento per i diritti civili, e Kamala ha partecipato a manifestazioni già da piccola. Il nome Kamala, scelto dalla madre, significa “loto” e si riferisce anche alla dea Hindu Lakshmi, simbolo della forza femminile. La madre di Harris ha sottolineato che “una cultura che venera le dee produce donne forti”.

Kamala Harris si è laureata alla Howard University di Washington e poi alla Law School di San Francisco. Dopo la laurea in legge nel 1990, ha iniziato a lavorare come avvocato presso l’ufficio del procuratore di Oakland, specializzandosi in crimini sessuali. Nonostante lo scetticismo di alcuni membri della sua famiglia liberal riguardo alla carriera da procuratore, Harris ha sostenuto che il suo obiettivo era cambiare il sistema dall’interno.

Carriera Politica e Ruolo di Vicepresidente

Nel 2016, Harris è stata eletta senatrice e si è distinta per i suoi interrogatori incisivi, in particolare durante le audizioni dell’ex ministro della Giustizia Jeff Sessions. Questi momenti hanno accresciuto la sua visibilità a livello nazionale e l’hanno preparata per una candidatura alla presidenza nel 2020. Anche se la sua campagna non ha avuto successo, il confronto acceso con Joe Biden durante le primarie è rimasto memorabile, soprattutto quando Harris ha criticato Biden per la sua opposizione alle politiche di integrazione scolastica negli anni ’70.

Nonostante la sua nomina a vice presidente, Harris ha avuto difficoltà a emergere dalla scia di Biden e a imporsi come figura di spicco. Tuttavia, ha guadagnato terreno su temi cruciali, come i diritti all’aborto. Con i suoi 59 anni, il suo sorriso e la sua determinazione, potrebbe rappresentare una valida alternativa a Donald Trump, portando una nuova prospettiva al dibattito politico.

Vita Personale e Interessi

Kamala Harris, appassionata collezionista di sneaker Converse, inizia la sua giornata alle sei del mattino e si allena regolarmente per mezz’ora. Tra i suoi libri preferiti ci sono “Native Son” di Richard Wright e “The Lion, the Witch and the Wardrobe” di C.S. Lewis. Il suo motto, ispirato dalla madre, è: “Potrai essere la prima, ma assicurati di non essere l’ultima”. Da allora, Harris ha infranto molti tabù, aprendo la strada e diventando un modello per molte donne. Ora ha l’opportunità di realizzare il sogno di diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA

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Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.

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ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE

La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.

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Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.

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YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE

La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.

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Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …

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ARRIVA DOPO L’ESTATE

Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.  

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Fonte:www.superbikeitalia.it

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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli

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Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.

“Andrea Bocelli era il mio supporter”

Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.

Il Rapporto Incrinato

Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.

Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.

La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.

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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole

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Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.

L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.

La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.

Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.

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