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Catanzaro | Tentata estorsione e incendio, l’indagato nega: “volevo solo essere assunto”

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Nessun tentativo di estorsione, ma una legittima richiesta di assunzione. È quanto ha affermato il 29enne Vittorio Gualtieri, comparso ieri davanti al gip dopo essere stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione e incendio.

Durante l’interrogatorio di garanzia, l’indagato, assistito dall’avvocato Vincenzo Cicino, ha risposto alle domande del gip Sara Mazzotta, negando la ricostruzione dei fatti presentata dall’ufficio della Procura. Gualtieri ha dichiarato di aver litigato con il suo datore di lavoro, un imprenditore, solo perché chiedeva di essere assunto regolarmente dopo alcuni mesi di lavoro in nero. Ha inoltre respinto l’accusa di aver incendiato il furgone dell’imprenditore, affermando di trovarsi in un altro luogo al momento del rogo.

L’indagine è iniziata dopo l’intervento dei carabinieri per un furgone in fiamme. Gli accertamenti sul veicolo hanno rivelato la natura dolosa dell’incendio. A quel punto, gli investigatori hanno interrogato il proprietario del mezzo, un imprenditore, che durante il primo colloquio ha dichiarato di non aver mai subito minacce, ma ha ammesso di aver avuto discussioni con un suo collaboratore.

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