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Catanzaro | Premio Ceravolo a Roberto De Zerbi
Durante la cerimonia di premiazione dell’undicesima edizione del Premio Nicola Ceravolo a Catanzaro, Roberto De Zerbi ha lasciato intravedere la sua visione unica del calcio. Con umiltà e distacco dagli schemi consolidati, il ex allenatore del Brighton ha espresso il suo rispetto per figure come Guardiola, Ancelotti, Klopp, Arteta, Conte e Sarri, ma ha sottolineato l’importanza di rimanere fedele a se stesso nel percorso professionale.
“Non voglio emulare nessuno”, ha dichiarato De Zerbi, evidenziando la sua preferenza per una via personale nel mondo del calcio. “Tutti cercano il risultato, ma io cerco di portare sempre la mia autenticità in campo”.
Il coach ha espresso il desiderio di espandere il proprio orizzonte oltre i confini nazionali: “Mi piacerebbe lavorare in un altro Paese e trasmettere il mio stile di gioco in contesti diversi”.
Riflettendo sull’attuale panorama calcistico italiano, De Zerbi ha lodato l’innovazione e la competenza degli allenatori italiani, pur notando le differenze culturali nel modo di gestire il calcio all’estero rispetto all’Italia, dove il risultato rimane predominante.
Parlando dei suoi principi di gioco, De Zerbi ha rimarcato l’importanza degli allenatori nel fornire disciplina, organizzazione e fiducia, pur sottolineando che alla fine è la qualità della rosa a determinare il successo in campo.
Sul fronte della nazionale italiana, De Zerbi ha riconosciuto la ricchezza di talento nei giocatori attuali, ma ha evidenziato la mancanza di una “stella” capace di incantare come Baggio, Totti o Del Piero in passato. Ha suggerito che solo un allenatore di grande carisma come Spalletti potrebbe colmare questo divario.
La serata di premiazione ha visto riconoscimenti anche per altri protagonisti del calcio italiano, inclusi Floriano Noto, presidente del Catanzaro, e Pietro Iemmello, capitano delle Aquile.
Il Premio Nicola Ceravolo, ideato in memoria dell’indimenticato presidente Ceravolo, continua a celebrare figure di spicco nel panorama calcistico italiano, confermando il suo prestigioso albo d’oro con nomi illustri come Ranieri, Capello, Ancelotti e molti altri.