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Catanzaro | Minacce al Procuratore generale: arrestato cittadino Marocchino, si cercano i complici
Questa mattina, le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip di Salerno, applicando una misura cautelare nei confronti di un cittadino marocchino accusato di aver minacciato il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro, Giuseppe Lucantonio. L’ordinanza prevede il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, monitorato tramite dispositivi elettronici.
Il marocchino, insieme ad altri complici non ancora identificati, è accusato di aver rivolto minacce di morte al magistrato con l’intento di interferire o ostacolare il suo lavoro. Le intimidazioni sono state veicolate tramite messaggi minatori scritti sull’auto di servizio del procuratore. Le minacce hanno suscitato una pronta risposta da parte delle autorità, con la Procura di Salerno che ha sollecitato l’adozione della misura cautelare.
Solidarietà del Presidente Occhiuto
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso la sua solidarietà al procuratore Lucantonio. In una nota, Occhiuto ha condannato fermamente le intimidazioni e l’odio manifestati attraverso minacce e violenze verbali. Ha ribadito il sostegno alla magistratura e l’importanza del lavoro svolto da Lucantonio nella regione, assicurando che l’attività del procuratore continuerà senza alcun cedimento.
Il Procedimento Giudiziario
Il procedimento contro il cittadino marocchino è di competenza dell’Autorità giudiziaria di Salerno, come stabilito dall’articolo 11 del codice di procedura penale. L’adozione della misura cautelare riflette la serietà delle minacce e l’impegno delle istituzioni nel garantire la sicurezza dei magistrati e la serenità del loro operato.