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Cairo Montenotte (SV) | Alcol alla guida, raffica di patenti ritirate in Val Bormida
In previsione dell’imminente e auspicato arrivo della bella stagione e, con essa, di un maggiore traffico veicolare lungo le principali vie di comunicazione che connettono la Liguria con il basso Piemonte, continuano senza sosta i controlli alla circolazione stradale da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte. Sia la Sezione Radiomobile che le Stazioni Carabinieri svolgono quotidianamente un costante e capillare monitoraggio del territorio, intensificando l’attività di prevenzione e repressione degli illeciti e soprattutto delle infrazioni stradali.
Nel contesto di tali controlli, solo nel corrente mese di maggio sono state segnalate alla locale Autorità Giudiziaria diverse persone indagate per condotte illecite legate al codice della strada. Tra le violazioni accertate due riguardano soggetti trovati alla guida di veicoli in stato di ebrezza alcolica; il primo episodio, verificatosi nella notte del primo maggio, ha avuto come protagonista un ventottenne proveniente dal basso Piemonte, sorpreso dai militari della Stazione Carabinieri di Cairo Montenotte mentre conduceva il proprio autoveicolo in evidente stato di alterazione psicofisica per l’abuso di sostane alcoliche. Sempre in orario notturno, in questo caso il 14 maggio, un equipaggio della Sezione Radiomobile di Cairo Montenotte ha denunciato in stato di libertà un altro giovane uomo, questa volta di trentasei anni, colto a sua volta a guidare in stato di ebbrezza alcolica. Entrambi i guidatori sono stati colpiti da importanti sanzioni amministrative (dagli 800 ai 3200 euro di ammenda), nonché dalla sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.
Un terzo utente della strada, invece, per ben due volte si è ritrovato nelle maglie della giustizia: i carabinieri del Comando Stazione di Cairo Montenotte hanno infatti denunciato un Val bormidese di 67 anni, ex gestore di alcuni locali pubblici in questa provincia, poiché sorpreso a guidare senza patente di guida per la seconda volta in pochi mesi, incappando così nel reato di “guida con patente revocata con recidiva biennale”. L’uomo aveva tentato di giustificare la propria condotta affermando che a guidare l’auto fino a poco prima sarebbe stato il passeggero, che però avrebbe accusato un malore e avrebbe costretto l’uomo a dargli il cambio nella conduzione. La storia, che non ha convinto i militari, non avrebbe comunque potuto giustificare la condotta. Per l’incauto automobilista è dunque scattata, oltre a una denuncia penale e al fermo amministrativo del veicolo per tre mesi (perché di altrui proprietà, altrimenti sarebbe stato confiscato), anche una sanzione pecuniaria da 2.046 a 8.186 euro.
L’ultimo episodio lo scorso fine settimana, quando un 42enne della Val Bormida, fermato alla guida della propria autovettura per un controllo stradale dall’Aliquota Radiomobile di Cairo M.tte, è sceso dell’autovettura in evidente stato di ubriachezza, inveendo contro i militari per non sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico, l’uomo poi risaliva in auto cercando di allontanarsi. Fermato, aggrediva i militari, i quali pertanto procedevano al ritiro della patente e al sequestro il veicolo, segnalando l’uomo alla locale Autorità Giudiziaria.
Si sottolinea come taluni comportamenti illeciti tenuti alla guida dei veicoli possano comportare, al di là delle contravvenzioni pecuniarie ed alla conseguente perdita di punti dalla patente, anche e soprattutto un grave rischio per la propria e l’altrui incolumità.
È sempre opportuno bere responsabilmente, non mettersi mai alla guida dopo aver consumato alcolici, organizzandosi piuttosto preventivamente stabilendo un “designated driver”, una persona munita di patente destinata a rimanere sobria anche nelle serate mondane, in modo da accompagnare a casa in sicurezza chi si è voluto concedere un bicchiere in più.
Tutti i procedimenti in corso sono attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.
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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA
Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.
ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE
La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.
Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.
YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE
La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.
Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …
ARRIVA DOPO L’ESTATE
Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.
Fonte:www.superbikeitalia.it
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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli
Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.
“Andrea Bocelli era il mio supporter”
Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.
Il Rapporto Incrinato
Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.
Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.
La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.
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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole
Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.
L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.
Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.
La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.
Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.
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