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Borgotaro (PR) | “Deve spostare i soldi dal conto” lo fa e i suoi risparmi spariscono, donna truffata
Le truffe sugli smartphone stanno diventando sempre più comuni, con malintenzionati che sfruttano le emozioni degli utenti meno esperti in tecnologia per carpire dati sensibili e svuotare conti correnti. Una truffa particolarmente insidiosa è lo spoofing, una tecnica in cui i truffatori camuffano il loro numero di telefono per far sembrare che la chiamata provenga dalla banca della vittima, da un amico, da istituti di credito, assicurazioni o enti governativi.
Questo è quanto è accaduto recentemente a una donna residente in un comune della Val Taro. La vittima ha ricevuto un SMS che sembrava provenire dal servizio clienti di una grande azienda di distribuzione di servizi in Italia, che l’avvisava di un attacco informatico in corso sul suo dispositivo mobile e sui conti correnti ad esso collegati. L’SMS la invitava a cliccare su un link per avviare una procedura di sicurezza per proteggere i suoi risparmi.
Seguendo le istruzioni del messaggio, la donna ha poi ricevuto una chiamata da un presunto operatore del servizio antifrode, che le ha confermato che il suo conto corrente era sotto attacco e l’ha persuasa a spostare tutti i suoi risparmi su conti “sicuri” per interrompere i prelievi non autorizzati.
Nonostante non avesse riscontrato anomalie nel suo conto, la donna è stata convinta a effettuare un bonifico per l’intero importo presente sul conto. Solo dopo aver completato il trasferimento e verificato che i soldi erano spariti, ha capito di essere stata vittima di una truffa. Amareggiata, ma consapevole di essere caduta in una trappola ben architettata, la donna si è rivolta ai carabinieri di Borgo Val di Taro e ha sporto denuncia.
Le indagini successive e i controlli bancari effettuati dai militari hanno permesso di identificare la titolare di una Postepay sulla quale la vittima aveva trasferito il denaro. Quest’ultimo era già stato prelevato e fatto sparire. Raccogliendo prove significative, i carabinieri hanno denunciato alla Procura di Parma una ragazza di 20 anni, ritenuta la presunta autrice della truffa.