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Bologna | Intercettati 2milioni di euro non dichiarati in aeroporto

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Negli ultimi cinque mesi, l’attività di contrasto al trasferimento illegale di valuta presso l’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna ha portato a risultati significativi. La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno condotto un piano d’azione strutturato, monitorando e controllando con incisività i passeggeri in arrivo e partenza, con particolare attenzione ai voli da e per il Marocco e Istanbul, considerati ad alto rischio.

Dall’inizio dell’anno, oltre 120 passeggeri sono stati intercettati mentre tentavano di trasferire illegalmente valuta, omettendo di dichiararla. Il valore complessivo della valuta non dichiarata è pari a due milioni di euro. Le normative vigenti impongono infatti che qualsiasi trasferimento di valuta da o per l’estero superiore ai 10 mila euro debba essere dichiarato in dogana.

La maggior parte dei trasgressori ha estinto la violazione tramite l’istituto dell’obbligazione immediata. Tuttavia, nei confronti di alcuni passeggeri, che avevano già beneficiato del pagamento della sanzione ridotta nei cinque anni precedenti, è stato operato il sequestro amministrativo di parte della valuta trasportata.

Queste violazioni rappresentano illeciti di natura economico-finanziaria, spesso legati a fenomeni di estrema pericolosità sociale come il riciclaggio e il finanziamento di attività criminose.

I costanti e crescenti risultati raggiunti presso lo scalo aeroportuale di Bologna riflettono l’efficacia della collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tale collaborazione è stata recentemente rafforzata con la stipula di un protocollo d’intesa il 3 aprile 2023, sottolineando l’importanza di un presidio sempre efficace ed efficiente della frontiera aeroportuale, a tutela degli interessi della collettività.

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