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Ben Affleck: tra successi e curiosità di una carriera e vita complessa
Ben Affleck, nato il 15 agosto 1972 a Berkeley, California, è una delle figure più prominenti del cinema contemporaneo. Con una carriera che spazia dal giovane attore a regista affermato e produttore, Affleck ha avuto un percorso di grande successo, costellato di sfide personali e professionali. Ecco alcuni aneddoti che offrono uno sguardo affascinante sulla sua vita e carriera.
Il Premio Oscar e il Lavoro di Squadra
Nel 1997, Ben Affleck e il suo amico d’infanzia Matt Damon vinsero l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale con “Will Hunting – Genio Ribelle”. Ma la storia dietro quel successo è altrettanto interessante. Affleck e Damon avevano scritto la sceneggiatura durante una fase difficile della loro vita, quando erano in difficoltà economica. Si dice che, per tenersi motivati, i due avessero posto una scommessa su chi riuscisse a scrivere un numero maggiore di pagine in una settimana. La sceneggiatura di “Will Hunting” non solo cambiò le loro vite, ma divenne un punto di riferimento per la scrittura cinematografica.
Il Ruolo di Daredevil e l’Amore per i Supereroi
Ben Affleck è noto per aver interpretato il ruolo di Daredevil nel film omonimo del 2003. Tuttavia, pochi sanno che Affleck aveva una passione di lunga data per i fumetti e i supereroi. Durante le riprese, l’attore si immerse completamente nel personaggio e andò a trovare i fan in costume da Daredevil in vari eventi. La sua dedizione al ruolo è dimostrata anche dal fatto che, dopo aver visto il film, ha deciso di tenere una copia del costume come ricordo personale, un gesto raro per un attore che spesso considera questi oggetti come semplici attrezzi di lavoro.
L’Esperienza di “Gone Girl” e la Sua Trasformazione
Nel 2014, Affleck interpretò il ruolo di Nick Dunne nel thriller psicologico “Gone Girl”, diretto da David Fincher. Per prepararsi al ruolo, Affleck si dedicò a un intenso regime di allenamento e cambiò drasticamente il suo aspetto. Una curiosità riguarda le lunghe ore che passò a studiare la psicologia dei personaggi e a preparare il suo ruolo con dettagli meticolosi. Inoltre, le sue sessioni di allenamento per ottenere un fisico perfetto per il ruolo divennero leggendarie, tanto che veniva avvistato spesso in palestra anche dopo le riprese, per mantenere la forma fisica acquisita.
Il Ritorno di Batman e le Controversie
Nel 2016, Affleck tornò a interpretare Batman in “Batman v Superman: Dawn of Justice”. La sua scelta di assumere questo iconico ruolo fu accolta con scetticismo da molti fan. Tuttavia, Affleck dimostrò la sua dedizione al ruolo attraverso una preparazione intensiva, che includeva allenamenti estenuanti e una dieta rigorosa. La decisione di Affleck di assumere il ruolo di Batman fu, tra l’altro, influenzata anche dalla sua ammirazione per il personaggio sin dall’infanzia, come rivelato in numerose interviste.
La Vita Personale e il Ruolo di Papà
Ben Affleck è anche noto per la sua dedizione alla famiglia. Padre di tre figli, Affleck ha spesso parlato dell’importanza della sua vita familiare e del ruolo che i suoi figli giocano nella sua vita. Nonostante le sfide personali e le turbolenze della sua carriera, Affleck ha sempre cercato di essere un padre presente e di fornire un ambiente stabile e amorevole per i suoi figli. Una delle sue abitudini più affettuose è quella di portare i suoi figli con sé sui set cinematografici e in eventi pubblici, cercando di bilanciare la carriera e la vita familiare.
Ben Affleck è una figura che incarna l’idea di un artista che ha saputo affrontare e superare sfide personali e professionali. Dai suoi inizi come attore giovane e promettente al successo come sceneggiatore e regista, Affleck ha avuto una carriera straordinaria costellata di momenti memorabili e aneddoti affascinanti. Che si tratti della sua passione per i supereroi, della sua dedizione ai ruoli che interpreta, o del suo impegno come padre, Affleck continua a essere una figura di grande interesse e ispirazione nel mondo del cinema.
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YAMAHA MT-09 Y-AMT: È LEI LA PRIMA AUTOMATICA DI IWATA
Torniamo indietro di circa dieci anni, il ‘Dark Side of Japan’ sta prendendo forma e la prima Yamaha MT-09 comincia a macinare chilometri nelle mani di tanti motociclisti. Da subito diventa un punto di riferimento nel mondo delle naked. Avanti veloce, passando per un restyling e poi per la generazione della piattaforma inerziale, arriviamo all’ultima MT-09. Da oggi lei, la nuovissima hooligan di Iwata, diventa anche la prima Yamaha a offrire l’opzione del cambio Automatico. Si chiama Y-AMT e prevede una funzione manuale con selettore a manubrio.
ADDIO ALLE LEVE DI CAMBIO E FRIZIONE
La base di partenza per il progetto è la stessa della MT-09 con cambio tradizionale. Restano invariati i valori potenza e coppia del motore CP3, ma frizione e cambio sono affidati a un motore elettrico. Quest’ultimo elimina la necessità sia della leva della frizione tradizionale sia di un cambio a pedale. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficacia nella guida del pilota, eliminando i movimenti e le variazioni di posizione legate alla necessità di azionare il rinvio meccanico tradizionale.
Tutto si controlla dai blocchetti a manubrio, anche cambi di marcia e scalate in modalità manuale. Oltre alla funzione MT (manuale) e alla D (automatico) c’è la D+. La gestione delle marce rimane completamente automatica, ma con un occhio di riguardo per la sportività. Così i giri rimangono più alti e la MT-09 sfrutta di più i rapporti.
YAMAHA MT-09 Y-AMT: LA GUIDA IN MANUALE
La mappa MT è stata studiata per lasciare massima libertà al pilota. I cambi marcia vengono attivati tramite un interruttore a bilanciere tattile, posizionato in modo da essere comodamente alla portata della punta delle dita della mano sinistra del pilota. I motociclisti possono usare il pollice e l’indice per salire di marcia con la leva più (+) e scalare con la leva meno (-). In alternativa si può scegliere di utilizzare un solo dito. Utilizzando l’indice basta tirare la leva più (+) per salire di marcia o spingerla per scalare.
Nella guida a bassa velocità e nel traffico il nuovo Y-AMT punta a offrire il massimo comfort, per favorire le manovre. Yamaha però promette un distacco netto dai parenti semi-automatici che abbiamo visto nascere anni fa sulle giganti moto da viaggio. Il sistema Y-AMT sarebbe stato studiato per assecondare tutti i pruriti degli smanettoni e esaltare le doti della MT-09, fra cui la voglia incontenibile di impennare fino allo sfinimento …
ARRIVA DOPO L’ESTATE
Oltre che di tutte le dotazione della sorella base, la MT-09 Y-AMT gode del sistema smart-key, ereditato dalla versione SP. La nuova MT-09 Y-AMT, compresa la versione da 35 kW per patente A2, sarà disponibile in tre colorazioni: Tech Black, Midnight Cyan e Icon Blue. Arriverà sul mercato a partire dal quarto trimestre del 2024.
Fonte:www.superbikeitalia.it
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Gerardina Trovato ritorna alla ribalta e racconta la delusione con Andrea Bocelli
Gerardina Trovato, celebre cantautrice siciliana, è tornata sotto i riflettori grazie a un video diventato virale su TikTok, che ha riacceso l’interesse del pubblico dopo anni di silenzio. In un’intervista a “LiberaLaMusica”, l’artista ha condiviso la sua gratitudine verso i fan, esprimendo il desiderio di non essere abbandonata in questo nuovo capitolo della sua carriera. Durante l’intervista, Gerardina ha rivelato una profonda delusione personale: il deterioramento del rapporto con Andrea Bocelli, il tenore che lei stessa aveva supportato all’inizio della sua carriera musicale.
“Andrea Bocelli era il mio supporter”
Gerardina Trovato ha raccontato con amarezza di come sia stata proprio lei a introdurre Bocelli nel mondo della musica, portandolo in tournée come suo supporter quando era ancora agli inizi. “Nel 1994, lui era tra le voci nuove di Sanremo e io ero tra i Big. Andrea mi accompagnava in tournée e ricordo che spesso condividevamo le stanze d’albergo. Era un periodo in cui eravamo molto uniti”, ha ricordato la cantautrice, sottolineando come Bocelli l’aiutasse portando i suoi bagagli durante gli spostamenti.
Il Rapporto Incrinato
Tuttavia, col passare degli anni, il rapporto tra i due si è raffreddato, e Gerardina ha confessato di essere rimasta profondamente ferita dal comportamento del tenore. “Oggi Andrea non vuole più neanche parlarmi al telefono. Ci sono rimasta molto male”, ha dichiarato, evidenziando il distacco che si è creato tra loro, nonostante il passato condiviso.
Gerardina ha anche rievocato il loro duetto nel brano “Vivere”, nato quasi per caso in sala di registrazione. “Il brano non nasceva come duetto, ma il produttore ha pensato di aggiungere una voce e ha scelto Andrea. Così è nato il nostro duetto”, ha spiegato. Nonostante il successo mondiale della canzone, che ha contribuito a consolidare la fama di Bocelli, la Trovato ha espresso il suo disappunto per essere stata esclusa dalle successive esibizioni, come quella a Hollywood dove Bocelli ha cantato “Vivere” con Laura Pausini. “Dopo l’esibizione, Laura è tornata in albergo, mentre lui ha messo la mano nel cemento dei vivi”, ha commentato con ironia.
La storia di Gerardina Trovato, segnata da successi e delusioni, torna dunque a far parlare di sé, mettendo in luce un capitolo poco conosciuto del suo legame con uno dei più grandi tenori contemporanei.
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Arezzo | Arrestati due giovani corrieri della droga sull’autostrada del sole
Nel corso di questo fine settimana, la Polizia di Stato di Arezzo ha intercettato e arrestato due giovani trafficanti di droga lungo l’autostrada del sole. I due, rispettivamente di 19 e 25 anni, sono stati trovati in possesso di un chilo di hashish.
L’operazione è avvenuta intorno alle 22 di sabato, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle ha fermato una Volkswagen Golf con targa italiana. A bordo del veicolo viaggiavano i due giovani, entrambi nati e residenti nella provincia di Arezzo.
Durante il controllo, gli agenti hanno notato un comportamento nervoso e sospetto da parte dei due, i quali non sono riusciti a fornire spiegazioni convincenti sul motivo del loro viaggio. Questo ha indotto i poliziotti a effettuare un’ispezione più approfondita del veicolo.
La perquisizione ha portato alla scoperta di 10 panetti di hashish, ciascuno del peso di 100 grammi, nascosti nei cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori dell’auto. Colti sul fatto, i due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo per direttissima. L’autovettura e la droga sono stati immediatamente sequestrati.
Le indagini non si sono fermate qui: la Polizia ha esteso la perquisizione anche ai domicili dei due arrestati, dove è stato rinvenuto un ulteriore chilo di hashish. Questo ha confermato il coinvolgimento dei due in attività di traffico di sostanze stupefacenti su larga scala.
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