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Arresto a padova: uomo fermato per violenza sessuale e rapina

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Nella tarda serata di giovedì 25 luglio, la Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Padova ha arrestato un uomo accusato di violenza sessuale e rapina.

Verso le 23:30, una volante è stata inviata in Via Santa Lucia a seguito di una segnalazione al 113 riguardante un’aggressione ai danni di una donna. Giunti sul posto, gli agenti hanno incontrato una donna che ha riferito di essere stata avvicinata da un uomo in stato di alterazione che l’ha molestata palpeggiandole il petto e chiedendole rapporti sessuali. Dopo il suo rifiuto, con l’aiuto di un’altra ragazza che era accorsa in suo aiuto, l’uomo è tornato ad aggredirla, colpendola al volto e strappandole una collana.

L’aggressore, vedendo che la polizia era stata chiamata, è fuggito. Un’altra pattuglia, mentre transitava in via Emanuele Filiberto di Savoia, ha sentito delle urla provenienti da Piazza Insurrezione. Avvicinandosi, hanno trovato un uomo in stato di alterazione psicofisica che urlava frasi sconnesse. Alcuni giovani presenti hanno indicato l’uomo come l’autore di una rapina ai danni di un ragazzo nel parcheggio a pagamento di Piazza Insurrezione.

Il soggetto è stato fermato e identificato. La vittima della rapina ha raccontato che l’aggressore gli aveva chiesto insistentemente denaro e, dopo il suo rifiuto, lo aveva aggredito, rubandogli il portafoglio. Dopo un inseguimento e una breve colluttazione, il ragazzo è riuscito a recuperare il portafoglio, ma non il denaro.

Grazie all’impianto di videosorveglianza, si è confermato che l’uomo fermato era lo stesso responsabile dell’aggressione alle due donne in Via Santa Lucia, riconosciuto per la somiglianza di corporatura e vestiario.

Accompagnato in Questura, l’uomo, con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e per sostanze stupefacenti, è stato formalmente identificato e arrestato per rapina e violenza sessuale. Su disposizione del Pubblico Ministero, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Padova.

È importante ricordare che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato deve essere considerato non colpevole fino a un’eventuale sentenza definitiva di condanna.

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