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Usain Bolt: Il lampo della Giamaica

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Usain Bolt nacque il 21 agosto 1986 a Sherwood Content, un piccolo villaggio nella Giamaica rurale. Fin da bambino, Bolt mostrò un’incredibile velocità, correndo per divertimento con i suoi amici. I suoi talenti iniziarono a emergere durante gli anni scolastici, quando vinse numerose gare locali, attirando l’attenzione degli allenatori.

Nel 2004, Bolt partecipò alle Olimpiadi di Atene, ma fu nel 2008 a Pechino che il mondo intero si accorse del suo incredibile talento. Durante quei giochi, Bolt vinse tre medaglie d’oro e stabilì nuovi record mondiali nei 100 e 200 metri, oltre alla staffetta 4×100. La sua celebrazione iconica, con il gesto del “lampo”, divenne il suo marchio di fabbrica.

Bolt continuò a dominare l’atletica per quasi un decennio, vincendo otto medaglie d’oro olimpiche e stabilendo record che ancora oggi non sono stati battuti. La sua velocità e il suo carisma lo resero una star globale, capace di trascendere lo sport e diventare un’icona culturale. La sua rivalità con altri atleti, come Justin Gatlin, aggiunse ulteriore drammaticità alle sue imprese.

Nonostante il successo, Bolt è sempre rimasto fedele alle sue radici. È noto per la sua umiltà e per il suo impegno nel sostenere lo sviluppo dello sport in Giamaica. Dopo il ritiro nel 2017, Bolt ha esplorato altre passioni, tra cui la musica e il calcio, dimostrando di essere una persona dai mille talenti.

Usain Bolt è un esempio vivente di come il talento, la dedizione e l’amore per ciò che si fa possano portare a risultati straordinari. La sua leggenda continua a ispirare giovani atleti in tutto il mondo.

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Bittner “Contributo Sport e Salute premia il lavoro della Fipm”

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Merito, trasparenza e sostenibilità sono alla base dell’assegnazione delle risorse agli organismi sportivi per il 2025, deliberata ieri dal CdA di Sport e Salute, in piena sintonia con gli indirizzi del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Rispetto allo scorso anno, evidenziano da Sport e Salute, crescono del 9% le risorse complessive, anche grazie a quanto deriva dal 32% del gettito fiscale generato dal movimento sportivo e reinvestito in una logica di economia circolare. Alla Federazione Italiana Pentathlon Moderno sono stati assegnati, complessivamente, 4.912.341 euro, con un aumento considerevole rispetto al 2024 (+425.294 euro, +9,48%). “Siamo davvero soddisfatti del contributo destinato alla nostra Federazione – le parole del presidente della Fipm, Fabrizio Bittner -.

I risultati straordinari raggiunti dal pentathlon moderno azzurro nell’ultimo quadriennio, partendo da Tokyo 2021 fino a Parigi 2024, con lo storico bronzo di Giorgio Malan, quinta medaglia olimpica individuale per l’Italia 36 anni dopo Carlo Massullo, 40esima medaglia complessiva della spedizione italiana ai Giochi francesi, evidenziano il grande sforzo fatto dai nostri atleti sul campo e da chi lavora costantemente per far crescere il nostro movimento dalla base”. “E’ bello che ancora una volta questo lavoro, sul campo e ‘dietro le quintè, sia stato riconosciuto. La crescita del nostro movimento rimane un obiettivo primario della Federazione anche per il quadriennio alle porte e vogliamo ringraziare Sport e Salute per il lavoro che sta svolgendo”, aggiunge e conclude Bittner.
– Foto Italpress –

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Taekwondo, la FITA premiata per la sostenibilità ambientale

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La giuria internazionale, composta da rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive (ASOIF), dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e della Taekwondo Humanitarian Foundation (THF), ha assegnato il primo posto alla FITA (Federazione Italiana Taekwondo) per la categoria “Environmental Sustainability” (Sostenità ambientale). Questo riconoscimento è stato attribuito dopo un’attenta valutazione delle 26 candidature finaliste.

“Come Federazione siamo particolarmente orgogliosi per questo premio”, ha commentato il presidente della FITA, Angelo Cito. “E’ il riconoscimento per un lavoro che parte da lontano, abbracciando e condividendo gli obiettivi comuni proposti dal CIO nel perseguire l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, attraverso un programma d’azione mirato che possa conciliare lo sport con i traguardi in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030”, ha aggiunto Cito.
“Un risultato che conferma l’impegno della FITA nel promuovere uno sviluppo sostenibile integrato nello sport”, ha concluso il numero uno della Federazione.
– foto Ufficio Stampa FITA –

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Il Bologna vince anche a Torino, granata battuti 2-0

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All’Olimpico Grande Torino il Bologna conquista la sesta vittoria nelle ultime otto partite e continua la sua risalita in classifica. I ragazzi di Italiano, infatti, si impongono per 2-0 contro i granata di Vanoli, grazie alle reti di Dallinga e Pobega, tutte nella ripresa. Dopo il sostanziale equilibrio del primo tempo, la formazione emiliana ha legittimato il successo nella ripresa, attaccando con più convinzione.
In apertura, all’8′, il Bologna ha subito l’occasione per mettere in discesa la partita. Dopo revisione al Var, infatti, l’arbitro Piccinini si accorge del contatto in area tra Sosa e Holm, concedendo il rigore agli ospiti. Dagli undici metri, però, Castro calcia centrale, facendosi così parare la sua conclusione da un attento Milinkovic-Savic. Nel finale di frazione il portiere serbo blocca senza problemi anche il diagonale di Dominguez.

Il Toro, invece, sfiora il gol al 26′, grazie al tentativo di controbalzo di Sosa, fuori di qualche metro. Al 35′, inoltre, i granata si ritrovano a fare i conti con l’infortunio di Walukiewicz, molto dolorante al costato e uscito in barella. A inizio ripresa Italiano non perde tempo e inserisce subito Fabbian e Orsolini al posto di Ferguson e Dominguez nel tentativo di aumentare la produzione offensiva della propria squadra. Il Bologna ora preme con insistenza nella metacampo avversaria, mentre il Torino continua a giocare una partita prettamente difensiva e basata sulle ripartenze.

Al 61′ Pobega sfiora col mancino un eurogol dalla distanza, colpendo in pieno la traversa. La rete dei rossoblù, però, è ormai nell’aria e arriva grazie al neoentrato Dallinga. L’ex Tolosa, infatti, impiega appena venti secondi per siglare l’1-0, insaccando da due passi l’assist di Miranda. Da questo momento i ragazzi di Vanoli scompaiono dal match, faticando ad abbozzare una minima reazione. Al’80’ il Bologna la chiude allora con Pobega, autore di un preciso rasoterra: il gol, inizialmente annullato per fuorigioco, viene convalidato grazie al Var. Grazie a questo successo gli emiliani salgono al settimo posto in campionato, scavalcando il Milan. Il Toro, invece, rimane undicesimo, faticando a trovare continuità. E come ormai da consuetudine nelle partite casalinghe, non sono mancati i cori di contestazione da parte della curva Maratona contro la presidenza Cairo.
– foto Ipa Agency –

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