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Sospesa la patente a Justin Timberlake: fermato alla guida in stato di ebrezza

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Un episodio controverso ha coinvolto il famoso cantante Justin Timberlake, che lo scorso 18 giugno è stato arrestato negli Hamptons per guida in stato di ebbrezza. L’artista di 43 anni, reduce da una festa in cui aveva consumato alcol con amici, è stato fermato dalla polizia a causa di una guida erratica.

Durante il controllo, gli agenti hanno notato segni evidenti di ebrezza e, dopo aver arrestato Timberlake, lo hanno trattenuto per una notte in cella. Il giorno successivo, l’artista è stato rilasciato su cauzione.

Il 3 agosto, Timberlake ha partecipato a un’udienza del processo a suo carico, collegandosi dal Belgio, dove si trovava per motivi professionali. L’udienza ha visto momenti di tensione, con il giudice che ha criticato il legale del cantante per commenti considerati “irresponsabili” e ha minacciato di emettere un’ordinanza di silenzio, o gag order, per evitare ulteriori commenti pubblici sul caso.

Uno degli aspetti chiave del processo è il rifiuto di Timberlake di sottoporsi al test dell’etilometro al momento dell’arresto. Sebbene il cantante affermi di aver bevuto solo un cocktail e di non essere stato in stato di ebbrezza, il rifiuto del test ha complicato la situazione legale.

Nel frattempo, il giudice ha deciso di sospendere temporaneamente la patente di guida di Timberlake. Questo provvedimento riflette la serietà con cui le autorità stanno trattando l’accusa e la situazione di guida in stato di ebbrezza. Il caso continua a svilupparsi e rimane sotto l’attenzione pubblica e dei media.

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