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Ngonge e Neres show, il Napoli travolge il Palermo

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Vince in scioltezza il Napoli, che batte per 5-0 il Palermo facendo valere la differenza tecnica e qualitativa tra sè e i siciliani. Tre gol nel primo tempo per la squadra di Antonio Conte, con la doppietta di Ngonge e quello di Juan Jesus, con il risultato completato poi nella ripresa da Neres e McTominay. Bastano otto minuti al Napoli per passare in vantaggio, con Sirigu che buca l’intervento in tuffo sul tiro centrale di Ngonge che finisce così in rete. Vantaggio azzurro che diventa doppio al 12′, ancora con Ngonge, protagonista nella discesa sulla corsia mancina che si conclude con il tiro incrociato che batte nuovamente Sirigu.

Doppio squillo del Napoli che non fa però diminuire la pressione sugli uomini di Dionisi, pericolosi tuttavia al 29′, con il palo colpito dal tiro di Brunori e il successivo tap-in di Le Douaron, che calcia alto con Caprile fuori porta ma da posizione troppo defilata. Lampo estemporaneo dei siciliani, con il terzo gol del Napoli che arriverà al 42′: è di Neres il corner battuto dalla destra sul quale Juan Jesus impatta di testa il pallone è fa 3-0.

Le squadre vanno a riposo con il match che ritarderà qualche minuto a riprendere nel secondo tempo per via del lancio di alcuni petardi e fumogeni sulle tribune e nei pressi del terreno di gioco. Avvio di ripresa che al 58′ vede il Palermo perdere Vasic per espulsione diretta, causata dal suo intervento in gioco pericoloso su Gilmour. Rosanero che non si perdono d’animo e al 65′ trovano un’altra conclusione, ancora con Brunori, che sull’errore di Marin incrocia col destro che termina di poco a lato.

Cinque minuti più tardi arriverà però il quarto gol azzurro, sul pasticcio difensivo di Ceccaroni e Baniya a favorire il servizio di Simeone per il liberissimo Neres. Al 77′ il Napoli trova anche il quinto gol, con i neoentrati Lukaku e McTominay che confezionano assist e gol per il definitivo 5-0 del “Maradona”.
– Foto Ipa Agency –

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Ecco il calendario della MotoGp 2025, si parte dalla Thailandia

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Il calendario provvisorio del campionato del motomondiale 2025: 22 Gran Premi in 18 Paesi, si tornerà a correre a Brno, in Repubblica Ceca e, per la prima volta, a Balaton Park, in Ungheria.
Quattro gli eventi lontani dall’Europa in apertura, altrettanti nella parte finale. Così il 2025 verrà caratterizzato da un giusto bilanciamento e ritmo anche per piloti, team e personale del paddock.
Dopo i test pre campionato di Sepang e Buriram si inizierà a fare sul serio con il Gran Premio della Thailandia, che riporterà il Sud-Est asiatico in apertura dopo 25 anni, nel weekend che va dal 28 febbraio al 2 marzo. A seguire Termas de Rio Hondo, in Argentina, e Austin, negli Stati Uniti. Il circus si trasferirà poi a Lusail in Qatar, prima di sbarcare in Europa con Jerez, in Spagna, a precedere Le Mans, in Francia, dove ci si attende un nuovo record assoluto di pubblico. Quindi i GP di Gran Bretagna e di Aragon.

Nella seconda metà di giugno si correrà al Mugello (20-22 giugno), poi ad Assen per celebrare il 100° anniversario del circuito olandese. Via quindi al Sachsenring, in Germania, e poi a Brno, in Repubblica Ceca, prima della pausa estiva. La ripresa coinvolgerà il circuit del Red Bull Ring per il GP d’Austria, seguito dal debutto di Balaton Park,in Ungheria. A seguire l’appuntamento di Barcellona e Misano, con il GP di San Marino (12-14 settembre). Il paddock si preparerà poi per tornare lontano dall’Europa, direzione Asia: prima Motegi, in Giappone, poi l’Indonesia. Un fine settimana di riposo permetterà a tutti di ricaricarsi in vista della trasferta in Australia, a Phillip Island. Una settimana dopo si correrà a Sepang, in Malesia. In novembre il gran finale con il GP del Portogallo, a Portimao, il classico ‘giù il sipariò a Valencia.

Thailandia – Chang International Circuit – 28 febbraio/2 marzo
Argentina – Termas de Rio Hondo – 14/16 marzo
Americhe – Circuit of The Americas – 28/30 marzo
Qatar – Lusail International Circuit – 11/13 aprile
Spagna – Circuito de Jerez Angel Nieto -25/27 aprile
Francia – Le Mans – 9/11 maggio
Gran Bretagna – Silverstone Circuit – 23/25 maggio
Aragon – Motorland Aragon – 6/8 giugno
Italia – Autodromo Internazionale del Mugello – 20/22 giugno
Olanda – TT Circuit Assen – 27/29 giugno
Germania – Sachsenring – 11/13 luglio
Repubblica Ceca – Automotordrom Brno -18/20 luglio
Austria – Red Bull Ring Spielberg – 15/17 agosto
Ungheria – Balaton Park Circuit – 22/24 agosto
Catalogna – Circuit de Barcelona – 5/7 settembre
San Marino – Misano World Circuit Marco Simoncelli – 12/14 settembre
Giappone – Mobility Resort Motegi – 26/28 settembre
Indonesia – Pertamina Mandalika International Circuit – 3/5 ottobre
Australia – Phillip Island – 17/19 ottobre
Malesia – Sepang International Circuit – 24/26 ottobre
Portogallo – Autodromo Internacional de Algarve – 7/9 novembre
Valencia – Circuit Ricardo Tormo – 14/16 novembre

– foto Ipa Agency –

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Buona la prima per Sinner al torneo di Pechino

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Esordio col brivido per Jannik Sinner al “China Open”, Atp 500 da 3.720.165 dollari che si sta giocando sul duro dell’Olympic Green Tennis Center di Pechino. Il fuoriclasse azzurro, alla prima uscita dopo la vittoria degli Us Open, concede il primo set al cileno Nicolas Jarry, numero 28 del mondo e che lo aveva battuto nell’unico precedente confronto diretto sull’erba di ‘s-Hertogenbosch nel 2019, ma alla fine la spunta in rimonta: 4-6 6-3 6-1 il punteggio che premia il 23enne altoatesino, campione in carica.
Sinner, a caccia del settimo titolo stagionale e con uno score di 76 vittorie e appena 7 sconfitte nelle ultime 52 settimane, attende ora di conoscere il suo prossimo avversario al secondo turno che uscirà dal match fra Roman Safiullin e Stan Wawrinka.
– foto Ipa Agency –

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La Roma si illude, ma l’Athletic pareggia nel finale

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Dovbyk-gol lancia la Roma, ma Aitor Paredes nel finale gela l’Olimpico: termina in parità la sfida tra i giallorossi e l’Athletic Bilbao, valida per la prima giornata di Europa League, con Juric che può comunque essere soddisfatto della buona prestazione dei suoi. Il neotecnico romanista schiera dal primo minuto Hermoso, mentre a centrocampo spazio a Baldanzi al fianco di Konè e Cristante, vista l’assenza di Pellegrini.

Tra le fila spagnole, invece, inizialmente in panchina il grande spauracchio Nico Williams. E’ il fratello maggiore Inaki a firmare la prima occasione della partita dopo uno scatto in profondità alle spalle proprio di Hermoso, ma la sua conclusione in equilibrio precario termina alta. I giallorossi faticano a uscire e si affidano a frequenti lanci lunghi. In uno di questi Dovbyk vince il corpo a corpo con Vivian ma, invece di provare il tiro, tenta l’aggancio, venendo chiuso da Agirrezabala. La Roma alza il baricentro e prende il controllo delle operazioni, finalizzando il momento positivo al 32′: magia di Dybala a centrocampo, Baldanzi apre per Angelino che disegna un cross perfetto per Dovbyk, che tutto solo di testa non sbaglia.

In avvio di ripresa, staffetta Dybala-Soulè, con l’ex Frosinone che ha una grande occasione al 54′: Aitor Paredes scivola e lascia un’autostrada all’argentino, il cui diagonale viene ben parato da Agirrezabala. A mezz’ora dal termine fa il suo ingresso in campo Nico Williams, che subito serve un cross insidioso a Guruzeta, chiuso dalla retroguardia giallorossa. Al 71′ Celik si accascia per un problema fisico e Juric lancia Abdulhamid, all’esordio con i capitolini. L’intensità rimane alta, ma la partita è povera di emozioni, con la Roma che sembra controllare e l’Athletic che si affida alle folate solitarie dei fratelli Williams. L’episodio favorevole per i baschi non può che arrivare su calcio piazzato: all’85’ cross di Berenguer su punizione a trovare la sponda di Nunez su cui sbuca Aitor Paredes, che fulmina Svilar. C’è spazio per un’occasione non sfruttata da Hermoso, ma il risultato non cambia più.
– Foto Ipa Agency –

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