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Naomi Osaka annuncia la fine della relazione con Cordae: “nessun rancore”
A pochi giorni dall’inizio degli Australian Open, Naomi Osaka ha annunciato tramite i suoi canali social la fine della sua relazione con il rapper americano Cordae. La giocatrice giapponese, vincitrice di quattro titoli del Grande Slam, tra cui due Australian Open (2019 e 2021), ha condiviso la notizia con un messaggio diretto: “Ciao a tutti, solo una parola per dire che Cordae e io non stiamo più insieme.”
Osaka ha però voluto sottolineare che tra loro non c’è alcun rancore, affermando che Cordae è “una persona eccezionale” e un “bravissimo papà”. La coppia, che si era formata nel 2019, ha avuto una figlia, Shai, nata nel 2023.
Recentemente, la tennista giapponese ha raggiunto la sua prima finale WTA dal 2022, ad Auckland, ma è stata costretta a ritirarsi a causa di un infortunio agli addominali. Nonostante il ritiro, Osaka ha vinto il primo set contro la danese Clara Tauson (6-4) prima di dover abbandonare la partita. Attualmente numero 50 del mondo, la tennista si prepara a tornare in campo per il primo Grande Slam dell’anno, gli Australian Open.
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Serie A: Squalifiche e ammende dopo la 19ª Giornata
Il giudice sportivo di Serie A, Gerardo Mastrandrea, ha emesso le squalifiche e le ammende relative alla 19ª giornata del campionato, che hanno coinvolto diversi giocatori e società. Un totale di sette calciatori sono stati sanzionati, con multe e sospensioni, per comportamenti considerati irregolari durante le partite.
Tra i giocatori, il più penalizzato è stato il laziale Castellanos, che dovrà scontare una squalifica di un turno e pagare un’ammenda di 15mila euro. Il motivo della multa è un gesto di reazione durante un fallo subito, quando il calciatore ha colpito un avversario con i tacchetti. Un’altra sanzione economica riguarda Danilo D’Ambrosio del Monza, multato di 5mila euro per aver reagito a un fallo subito allontanando con i tacchetti un avversario.
Per quanto riguarda le espulsioni, Suat Serdar del Verona è stato squalificato per un turno a causa di una doppia ammonizione durante il match. Inoltre, a causa di un’ammonizione ricevuta in stato di diffida, saranno costretti a saltare una partita Mario Gila e Mattia Zaccagni della Lazio, Lorenzo Lucca dell’Udinese e Jackson Tchatchoua del Verona.
Le sanzioni non si sono fermate ai calciatori, coinvolgendo anche le società per comportamenti dei tifosi. La Lazio dovrà pagare un’ammenda di 20mila euro per il comportamento dei suoi sostenitori, che hanno rivolto un fascio di luce-laser verso il direttore di gara e lanciato fumogeni e petardi durante e dopo il match. La Roma è stata multata con 10mila euro per simili comportamenti da parte dei suoi tifosi, che hanno lanciato fumogeni e petardi in settori occupati dalla tifoseria avversaria e in campo.
Il Genoa e il Napoli sono stati multati con ammende di 5mila e 3mila euro, rispettivamente, per il ritardo ingiustificato nell’inizio del secondo tempo, mentre il Genoa ha ricevuto un’ulteriore multa di 2mila euro per il lancio di un fumogeno in campo. Infine, il Lecce dovrà pagare 1.500 euro per il lancio di un fumogeno prima dell’inizio della gara.
A seguito degli eventi che hanno caratterizzato alcune partite, anche il fisioterapista della Roma, Aldo Lacopo, è stato squalificato per un turno. La sua sanzione arriva dopo un comportamento provocatorio nei confronti degli avversari a gioco fermo, contribuendo a creare un clima di tensione.
Il giudice sportivo ha dunque preso misure severe per cercare di mantenere la disciplina e l’ordine, con l’auspicio che questi episodi non si ripetano nelle prossime giornate di campionato.
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Jannik Sinner pronto a tornare protagonista a Melbourne, dove è iniziata la sua scalata al successo
Con l’inizio dell’Australian Open, l’attesa cresce per il ritorno di Jannik Sinner, che si prepara a riprendersi il suo posto tra i protagonisti del circuito dopo un anno straordinario. La prima grande impresa del giovane tennista italiano è arrivata proprio sui campi di Melbourne, dove un anno fa ha conquistato il suo primo titolo del Grande Slam, con una rimonta incredibile su Daniil Medvedev. Dopo essere andato sotto di due set, Sinner è riuscito a ribaltare la situazione, segnando l’inizio di una stagione che lo ha visto trionfare in tornei di prestigio come gli Us Open, le ATP Finals e la Coppa Davis, oltre a raggiungere la vetta del ranking mondiale.
Nonostante il passato recente ricco di successi, Sinner ha sottolineato che ora è tempo di guardare avanti, lasciando il passato alle spalle. Dopo una vittoria in un incontro esibizione a scopo benefico contro Alexei Popyrin nella Rod Laver Arena, l’altoatesino ha dichiarato di essere molto soddisfatto del suo ritorno a Melbourne e del lavoro svolto nelle settimane precedenti al torneo. Con fiducia, Sinner ha ammesso di essere pronto a sfidare le difficoltà del primo Slam della stagione, sottolineando quanto sia fondamentale “sentire” il ritmo della superficie.
In vista dell’inizio dell’Australian Open, Sinner ha scelto di non partecipare agli eventi di preparazione e ha voluto concentrarsi sulla sua preparazione fisica e mentale, arrivando direttamente a Melbourne per affrontare la sua prima partita del 2025. Il match con Popyrin, giocato in condizioni climatiche difficili con temperature che toccavano i 40 gradi, è stato un test importante per l’azzurro, che ha vinto con un doppio 6-4, 7-6 (7/2), dopo aver recuperato un difficile 5-2 nel secondo set. Durante l’incontro, Sinner ha scherzato sul repentino cambiamento di clima: “A Natale ero sulla neve, il primo giorno qui ho trovato 40 gradi”.
Nel frattempo, l’estate australiana ha portato non solo caldo intenso, ma anche qualche difficoltà per la fidanzata di Sinner, Anna Kalinskaya. La tennista russa ha accusato un malore durante la sua partita contro Belinda Bencic ad Adelaide, costringendo il medico a intervenire per misurarle la pressione, prima che la Kalinskaya si ritirasse dal match.
A Melbourne, non solo Sinner è al lavoro: anche Novak Djokovic sta preparando la sua campagna per l’11° titolo agli Australian Open. Il campione serbo, attuale numero 7 del mondo, ha iniziato a lavorare con il suo nuovo allenatore Andy Murray, ruolo inedito per lo scozzese dopo il suo ritiro dal tennis professionistico. Djokovic, che compirà 38 anni a maggio, è determinato a riscattare la sua stagione passata, l’unica dal 2005 senza titoli ATP, e a conquistare il suo 25° Slam, un traguardo storico che lo potrebbe ulteriormente consacrare tra i più grandi di sempre. L’oro olimpico conquistato la scorsa estate, infatti, è stato l’unico titolo che gli mancava dal suo straordinario palmarès.
Le prossime settimane si preannunciano ricche di emozioni, con Sinner e Djokovic pronti a scrivere nuovi capitoli nella storia del tennis, in un Australian Open che promette scintille.
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De Siervo “Arabia crede in nostro calcio, Supercoppa ponte tra culture”
“Stiamo guardando al futuro, questa è un’area che ha dimostrato di volerci intensamente e di credere nel nostro calcio. Ci viene riconosciuta la capacità di avere un campionato contendibile ed estremamente competitivo in tutte le posizioni di classifica”. Così l’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, nella conferenza stampa che si è tenuta all’Al-Awwal Park di Riyadh alla vigilia della finale della Supercoppa italiana. “Per quanto riguarda il pubblico, qui entrano allo stadio a ridosso della gara, nella prima semifinale – dice riferendosi a Inter-Atalanta – c’erano comunque 16.000 persone, ma sono entrate dopo il primo quarto d’ora. Da questo punto di vista coinvolgendo una serie di influencer dell’area potremo fare meglio. Nel corso delle ultime 5 edizioni avete visto come è cresciuto l’evento sotto tutti i punti di vista e dopo ogni edizione si fa una riunione per capire cosa fare meglio. In questa edizione soprattutto si è visto e si vedrà come la partecipazione sia vera e sincera.
Non abbiamo parlato di un rinnovo perchè è un contratto che prevede ancora che siano giocate in Arabia Saudita due edizioni della Supercoppa nei prossimi quattro anni. Mi pare di capire che ci sia un interesse da parte dell’Arabia Saudita di intensificare questo tipo di attività. C’è una reciproca volontà di incontrarsi rispetto a un modello”. “Credo – ha aggiunto De Siervo – che il modello a quattro squadre sia il migliore perchè permette di realizzare una sorta di ‘Italian Week’ che consente di creare rapporti e relazioni a livello commerciale confermandoci come ‘soft power’ dell’Italia. Anche a livello sportivo è un elemento di crescita complessiva del movimento calcio Italia. Si può sempre migliorare e lo faremo dal punto di vista generale.
La relazione con l’Arabia Saudita è molto buona, noi abbiamo disputato la prima finale nel 2019, quando non era una scelta così popolare. Siamo stati i primi a intuire le possibilità non tanto economiche, ma di prospettiva rispetto a un paese che ha oltre metà della popolazione che ha meno di 25 anni. Abbiamo colto prima degli altri un’occasione di un mondo che si sta aprendo. Pensiamo di utilizzare la Supercoppa come ponte tra noi e tante altre culture”. Detto questo De Siervo non esclude che si torni a giocare “la Supercoppa in Italia. Non è un tema di soldi, il tema è l’apertura di un mercato, la costruzione di una relazione che deve essere costante nel tempo, non basta giocare una partita. Intorno a un’organizzazione nascono una serie di relazioni, come i temi delle academy. I nostri tifosi in Italia sono la nostra forza e il punto di riferimento per 419 gare, ma disputare tre partite per cercare di essere più forti all’estero è solo buona gestione della property intellettuale della Serie A”.
In Italia, con la maglia della Roma, il calciatore saudita Saud Abdulhamid.
“Faccio i complimenti a Saud per la sua esperienza in Italia – sottolinea De Siervo -. E’ il primo di una generazione di ragazzi sauditi che giocheranno all’estero e possibilmente anche in Italia. Il nostro calcio è estremamente formativo, come lo è stato ad esempio per Salah. Saud è un bell’esempio del legame tra il calcio saudita e il calcio italiano”. Inoltre l’ad della Lega Serie A sottolinea: “I contratti commerciali legati alla Supercoppa continuano a produrre effetto, visti i risultati straordinari delle ultime due semifinali. Il risultato economico per le squadre partecipanti è legato sia ai diritti televisivi che alle sponsorship. Rispetto ai pacchetti per i tifosi italiani per venire ad assistere alla Supercoppa qui a Riyadh, è stato fatto tanto, abbiamo costruito dei pacchetti commerciali a prezzi contenuti, con due fasce di prezzo. Questi pacchetti non hanno incontrato tutta l’attenzione che avremmo sperato. Avevamo anche pensato di essere più proattivi, portando qua un aereo per club delle tifoserie organizzate, perchè ci fosse una contaminazione dei tifosi nel cantare cori, ma la situazione è stata complicata dalle vicende occorse alle tifoserie di Inter e Milan. I pacchetti erano interessanti e tutte le squadre hanno avuto possibilità di promozione.
I tifosi fanno parte di una tribù che li rende vicini al di là delle distanze e dei colori, quindi vorremmo portarli in futuro. Ci sono costi rilevanti, va organizzato un charter, il pernottamento, ma è un tema di miglioramento che vogliamo effettuare”.
Non solo Supercoppa, l’idea di esportare un match del campionato italiano all’estero resta sul tavolo. “Ci stiamo lavorando da anni, vorremmo imitare la Nba e la Nfl che lo fanno. Ci piacerebbe, abbiamo provato a percorrere questa strada e sono convinto che con il supporto della Fifa, della Federazione questo un giorno sarà possibile. Oggi non lo è, c’è stato anche un contenzioso tra Liga e Fifa per una gara a Miami, ma ci sono stati passi in avanti significativi. Non penso si possa giocare più di una gara all’anno e non credo possa essere un match importante come un derby. Penso che nei prossimi anni ci si potrà arrivare, ma non so dove. Non sarà la miglior partita, anche per rispetto dei nostri tifosi”. Tornando alla Supercoppa, la scelta della città ospitante in Arabia Saudita “dipende dai sauditi che inseriscono la nostra settimana nel luogo più funzionale alle loro esigenze. Siamo molto felici di essere a Riyadh, ma saremmo ben felici di disputare una delle due finali che ancora restano a Jeddah che ci ha già ospitato nel 2019 che è stata una grandissima finale, non solo per la presenza di Cristiano Ronaldo, ma perchè fu il primo evento pubblico in cui le donne poterono assistere allo stadio e questo fu un grande evento per il paese”. Infine “nel contratto è prevista un’opzione per far disputare una partita tra la vincente della Supercoppa italiana con quella saudita. Viste le difficoltà del calendario non è stato ancora possibile disputarla. Dal punto di vista tecnico abbiamo già pensato di creare questo tipo di partita, che si potrebbe disputare tanto in Italia quanto in Arabia Saudita”.
– Foto Ipa Agency –
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