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Louis Armstrong: Il genio del jazz che ha trasformato la musica

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Louis Armstrong, nato il 4 agosto 1901 a New Orleans, Louisiana, e scomparso il 6 luglio 1971 a Corona, Queens, New York, è una figura leggendaria nella storia della musica jazz. Conosciuto anche con il soprannome di “Satchmo” o “Pops”, Armstrong è considerato uno dei più grandi musicisti jazz di tutti i tempi. La sua carriera e la sua influenza hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica, e il suo talento ha contribuito a plasmare il jazz come lo conosciamo oggi.

Gli Inizi e la Carriera

Armstrong cresce in uno dei quartieri più poveri di New Orleans, e la sua infanzia è segnata da difficoltà e privazioni. La sua vita prende una svolta decisiva quando, all’età di 11 anni, viene inviato al riformatorio per piccoli crimini. È lì che inizia a suonare la trompetta, grazie all’influenza di un educatore e musicista che riconosce il suo talento. Questo periodo in riformatorio è fondamentale per lo sviluppo delle sue straordinarie capacità musicali.

Dopo il rilascio, Armstrong inizia a lavorare come musicista, suonando in vari gruppi e orchestre di New Orleans. Il suo stile innovativo e la sua tecnica strumentale lo portano presto alla ribalta. Negli anni ’20, si trasferisce a Chicago, dove lavora con la band di Fletcher Henderson e diventa noto per le sue improvvisazioni audaci e il suo vocione unico.

L’Influenza e le Innovazioni

Louis Armstrong è celebre non solo per la sua abilità con la trompetta ma anche per il suo stile vocale distintivo. Le sue interpretazioni di canzoni come “What a Wonderful World”, “Stardust”, “La Vie En Rose”, e “When the Saints Go Marching In” sono diventate dei classici senza tempo. Armstrong è uno dei primi artisti a fare del jazz una forma di espressione solista, influenzando profondamente la musica jazz e la musica popolare in generale.

Il suo stile di suono, caratterizzato da un’emissione tonante e una tecnica di improvvisazione innovativa, ha cambiato il modo in cui i musicisti di jazz pensano alla musica. Armstrong ha spostato l’accento dalla pura esecuzione di melodia e armonia alla creazione di emozione e personalità attraverso l’improvvisazione.

La Vita Personale e il Successo

La vita privata di Armstrong è stata altrettanto interessante quanto la sua carriera musicale. Sposato tre volte, Armstrong era noto per la sua personalità vivace e il suo amore per la vita. Era un uomo di grande carisma e simpatia, qualità che trasparivano anche nelle sue performance sul palco.

Nel corso della sua carriera, Armstrong ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi. Ha avuto un impatto considerevole non solo sul jazz, ma anche sulla cultura popolare in generale. Il suo talento e la sua personalità lo hanno reso un ambasciatore culturale degli Stati Uniti, rappresentando il jazz e l’America nel mondo.

Eredità e Influenza

Louis Armstrong è stato un innovatore del jazz, e la sua eredità vive attraverso la sua musica e il suo impatto culturale. Ha ispirato generazioni di musicisti e continua ad essere una figura centrale nello studio del jazz e della musica in generale. Il suo approccio alla musica ha aperto nuove strade per il jazz e ha contribuito a farlo diventare una forma d’arte riconosciuta a livello mondiale.

Le sue registrazioni, che vanno dai primi anni del 1920 fino agli anni ’60, rimangono tra le più ascoltate e influenti nella storia della musica. Armstrong ha dimostrato che il jazz non è solo un genere musicale, ma una forma d’arte capace di esprimere la più profonda umanità e gioia della vita.

Louis Armstrong è scomparso nel 1971, ma la sua musica e il suo spirito continuano a vivere. La sua carriera eccezionale e il suo contributo alla musica rimarranno per sempre una parte vitale della storia del jazz e della cultura musicale globale.

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Vasseur “A Singapore speriamo di ripetere vittoria scorso anno”

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Il Mondiale di Formula 1 affronta la seconda gara consecutiva su circuito cittadino. Dal super veloce tracciato di Baku, la Scuderia Ferrari e gli altri team si spostano a Singapore. “L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sè dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice”, spiega il team principal della Ferrari Fred Vasseur. “Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo.

A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare. Le ultime due domeniche – dice ancora Vasseur – ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa. Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”.
– Foto Ipa Agency –

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Il Bologna non sfonda, è 0-0 contro lo Shakthar Donetsk

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Il ritorno in Champions del Bologna dopo sessant’anni è povero di gol. Al Dall’Ara gli emiliani pareggiano 0-0 al debutto contro lo Shakthar Donetsk, non riuscendo così a scardinare la difesa ucraina. I protagonisti della serata sono senza dubbio i due portieri: in avvio Skorupski para un rigore, mentre Riznyk nega la gioia del gol a Castro e Fabbian. Sotto il diluvio, il Bologna gioca con personalità, domina lo Shakthar per lunghi tratti, ma pecca di cinismo. Da segnalare l’omaggio al proprio paese dello Shakthar, sceso in campo indossando una maglia con i colori nazionali dell’Ucraina.

Nei primi minuti i tifosi del Bologna vivono una vera e propria altalena di emozioni. L’euforia iniziale rischia di affievolirsi sul nascere, quando, dopo due minuti, Posch stende ingenuamente in area di rigore il brasiliano Eguinaldo, lanciato a rete. A salvare i rossoblù da una prematura doccia gelata, ci pensa, però, Skorupski: il portiere polacco, infatti, ipnotizza il fantasista Sudakov, parando il rigore. Nonostante un terreno di gioco martoriato dalla pioggia battente, il primo tempo viene giocato con una discreta intensità da entrambe le formazioni.

Gli ospiti palleggiano con maggiore personalità, mentre il Bologna fatica nel costruire azioni pericolose. La migliore occasione per i ragazzi di Italiano arriva nel recupero della prima frazione: Ndoye imbuca per Castro, ma il tiro dell’argentino viene respinto da Riznyk. Nella ripresa il Bologna prende stabilmente il possesso della metacampo avversaria e aumenta la propria pericolosità offensiva. Al 52′ è ancora decisivo il portiere avversario, Riznyk, che, a tu per tu con Fabbian, si immola e salva ancora lo Shakthar. Seguono poi anche i tentativi di Castro e Ndoye. Con i cambi Italiano prova a ricercare soluzioni alternative, inserendo Dallinga, Iling e Urbanski. Nonostante la stanchezza finale, il Bologna non molla, sospinto dal proprio tifo. L’ultimo squillo è la girata di testa di Pobega al 89′, ma non basta. Gli emiliani torneranno in campo in Champions mercoledì 2 ottobre, attesi dalla trasferta contro il Liverpool.
– foto Ipa Agency –

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Gasperini “Arsenal scoglio molto duro, occasione per misurarci”

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“L’Arsenal? E’ una squadra che apprezzo molto, è molto compatta e organizzata, è un bell’esempio di calcio, i risultati parlano per loro anche se non sono riusciti a vincere la Premier”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Arsenal, gara valida per la prima giornata della nuova Champions League. “L’obiettivo è quello di stare dentro la competizione, sarà difficile nelle prime otto. Per stare tra la nona e la ventiquattresima dobbiamo prendere punti a ogni partita, si inizia con uno scoglio molto duro, ma sarà un’occasione per misurarci”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro. “Sono felice di rivedere i miei vecchi compagni di squadra, è speciale, sono felice di debuttare qui in Champions domani. – ha aggiunto il difensore Sead Kolasina – E’ sempre difficile giocare contro le squadre inglesi, sono forti fisicamente. Guardiamo spesso la Premier League, sappiamo che domani sarà difficile ma ci siamo preparati bene. L’Arsenal ha vinto il derby di nord Londra, la squadra è sicura di sè a prescindere dagli ultimi risultati. Hanno grandi giocatori e sono solidi in difesa”.
– Foto Ipa Agency –

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