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L’Inter si arrende a Leverkusen: una sconfitta che preoccupa più per la prestazione che per la classifica

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ADN24

L’Inter ha subito la sua prima sconfitta e il primo gol in questa edizione della Champions League, perdendo 1-0 contro il Bayer Leverkusen in una serata che ha fatto più male al morale che alla posizione in classifica. Nonostante la sconfitta, i nerazzurri mantengono ancora il controllo del loro destino per il passaggio diretto agli ottavi, ma una prestazione del genere solleva più di qualche dubbio sullo stato di forma della squadra.

La partita contro i tedeschi, pur non rappresentando un dramma dal punto di vista matematico, ha messo in evidenza alcune criticità evidenti. Il primo punto da considerare è l’atteggiamento della squadra, apparsa troppo rinunciataria e incapace di creare occasioni pericolose. La scelta di Inzaghi di fare turnover, pur giustificata dalla necessità di gestire il carico di partite, non ha dato i risultati sperati. L’Inter ha giocato una partita passiva, senza mai riuscire a tirare in porta, e non ha praticamente mai impensierito il portiere avversario. In questo scenario, l’unico esito possibile è stato il gol subito nel finale, frutto di una mischia e di disattenzioni difensive che hanno premiato il Bayer.

Una delle critiche più dure alla prestazione della squadra riguarda la scelta tattica di Inzaghi. In un impiego quasi difensivista, l’Inter ha messo in campo un catenaccio vecchio stile, rinunciando completamente al possesso della palla e accontentandosi di difendere senza cercare di ripartire. Nonostante la difesa, con un De Vrij in grande spolvero, non abbia sofferto particolarmente, il baricentro basso ha aperto la porta a rischi inutili, e alla fine i tedeschi sono riusciti a sfruttare una disattenzione per ottenere i tre punti.

Sul banco degli imputati ci sono diversi giocatori, che hanno deluso le aspettative. Lautaro, pur giocando per circa mezz’ora, ha confermato di attraversare un periodo difficile, mentre Taremi non è riuscito a calciare in porta nonostante i tentativi di crearsi degli spazi. Thuram, dal canto suo, non ha inciso sulla partita, senza mostrare i soliti strappi che lo hanno contraddistinto in altre occasioni. Il centrocampo ha mostrato lacune importanti: Frattesi e Zielinski sono apparsi lontani dai livelli del miglior Barella (che ha giocato sotto tono quando è stato chiamato in causa) e di Mkhitaryan, il cui riposo dalla panchina ha tolto lucidità alla manovra.

Anche gli esterni hanno faticato, in particolare a sinistra, con Carlos Augusto e Dimarco che non sono riusciti a creare pericoli sulla fascia. Gli unici a salvarsi parzialmente sono stati De Vrij, Sommer e Bisseck, che hanno disputato partite sufficienti, ma che non sono riusciti a evitare una sconfitta che, nel complesso, appare meritata.

Ora la Champions League entra in pausa fino a gennaio, quando l’Inter riprenderà il suo cammino con la trasferta di Praga contro lo Sparta e l’ultima partita del girone a San Siro contro il Monaco. Per centrare la qualificazione agli ottavi, serviranno almeno sei punti nelle prossime due gare, forse anche solo quattro, ma ciò che conta davvero è che la squadra torni a esprimere un gioco e un atteggiamento ben diversi da quelli visti contro il Bayer Leverkusen. La strada per il passaggio del turno è ancora aperta, ma l’Inter dovrà assolutamente migliorare.

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Baroni “Gara difficile, ma Ajax-Lazio sarà spettacolare”

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“Mi aspetto una partita difficile, proprio perchè affrontiamo una squadra che ha cultura di gioco. Abbiamo guardato le loro partite, sappiamo che hanno ottime individualità ma anche un grande collettivo. Sarà una sfida aperta perchè si incontrano due squadre che giocano; sarà un grande spettacolo”. Queste le parole dell’allenatore della Lazio, Marco Baroni, alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Ajax. Poi su Farioli: “Ci fa piacere che un allenatore italiano alleni una squadra importante come l’Ajax – sottolinea il tecnico biancoceleste – ma noi dobbiamo fare la nostra partita e lo faremo.

Questa Lazio può metterli in difficoltà e lo farà”, spiega Baroni che parla anche dell’assenza dei tifosi biancocelesti, visto il divieto di trasferta. “E’ chiaro che ci mancherà la loro voce, ma poi c’è anche quel sentire che noi abbiamo dentro di noi. E noi li sentiamo, ci saranno, sarà ancora di più una molla emotiva per fare bene”. Per quanto riguarda gli infortunati, Baroni spiega: “Provedel è con noi anche se ha avuto un attacco influenzale, anche a Napoli è andato in campo con qualche linea di febbre. Romagnoli e Vecino contiamo di recuperarli con l’Inter, ma ora pensiamo a chi è qui e andrà in campo domani”. Infine, parlando di Noslin, Baroni ricorda: “Ha avuto un impatto devastante quando è arrivato a Verona. Qui a Roma aveva i parametri per essere preso e noi abbiamo deciso di dargli questa possibilità. Ha qualità, è un giocatore da Lazio. Non ho dubbi che continuerà così, perchè ha una professionalità incredibile, deve solo pensare a lavorare e andare in campo”, conclude.
– Foto Ipa Agency –

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Milwaukee e Oklahoma City prime semifinaliste della Nba Cup

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Milwaukee e Oklahoma City sono le prime due semifinaliste della Nba Cup. I Bucks eguagliano il risultato della passata stagione, battendo 114-109 al Fiserv Forum una Orlando decimata dagli infortuni. Giannis Antentokounmpo (37 punti) e Damian Lillard (28 punti di cui 9 nell’ultimo minuto) mettono il timbro, trascinando Milwaukee alla seconda semifinale consecutiva: prossimo ostacolo la vincente del quarto fra New York Knicks e Atlanta Hawks. I Magic, anche se privi dei vari Banchero, Isaac e Franz Wagner, se la sono giocata fino all’ultimo con Jalen Suggs (32 punti) che manca la tripla prima del possibile sorpasso a 12 secondi dalla sirena e poi quella del potenziale pareggio a 9”1 dalla fine, con Lillard e Antentokounmpo che chiudono così i conti dalla lunetta.

Dall’altra parte del tabellone, volano in semifinale i Thunder – affronteranno a Las Vegas una fra Golden State e Houston – che piegano 118-104 Dallas trascinati da Shai Gilgeous-Alexander (39 punti), Jalen Williams (18 punti) e Isaiah Hartenstein (10 punti e 13 rimbalzi). Decisivo anche il lavoro in difesa per limitare Luka Doncic (lo sloveno chiuderà con 16 punti e 5/15 dal campo), con Marshall e Thompson (19 punti a testa) che non sono sufficienti ai Mavericks per contrastare OKC, soprattutto nel terzo quarto (33-19 il parziale). Troppe anche le palle perse, 19, convertite dai Thunder in 36 punti.

– foto Ipa Agency –

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Milan e Juventus chiamate a vincere per i playoff di Champions League

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Questa sera Milan e Juventus affrontano due sfide cruciali per il loro cammino in Champions League, con l’obiettivo di assicurarsi il passaggio ai playoff e mantenere viva la speranza di un posto tra le otto squadre migliori d’Europa. Entrambe le squadre sono consapevoli che il margine di errore è minimo, dato che la classifica si sta progressivamente allungando, con diverse squadre sorprendenti (come Brest, Aston Villa e Leverkusen) che stanno stravolgendo le previsioni e mettendo pressione sulle tradizionali contendenti.

Per la Juventus, la sfida contro il Manchester City si presenta come un enigma, dato il periodo altalenante della squadra di Guardiola. Seppur il City rimanga uno degli avversari più temibili d’Europa, la forma non brillantissima dei Citizens lascia sperare che la partita possa essere equilibrata e alla portata dei bianconeri. La Juve parte da 8 punti e con una vittoria stasera si avvicinerebbe significativamente ai playoff, mentre un successo potrebbe addirittura garantirle l’accesso diretto agli ottavi, considerando gli impegni rimanenti contro Bruges e Benfica. Nonostante le numerose assenze, tra cui quella di Cambiaso in difesa, la squadra di Motta si affida alla crescita di Koopmeiners e al desiderio di riscatto di Vlahovic. Per la Juve, quindi, la vittoria stasera è fondamentale per continuare a sognare la qualificazione.

Il discorso è simile per il Milan, che affronta la Stella Rossa con 9 punti in classifica e una striscia positiva di tre vittorie consecutive. I rossoneri non possono permettersi passi falsi, poiché un pareggio potrebbe compromettere il loro accesso alla fase a eliminazione diretta. Con tre vittorie nelle prossime tre gare, il Milan sarebbe sicuro di evitare i playoff e di volare direttamente agli ottavi, ma anche un pareggio potrebbe complicare la situazione, rischiando di veder scivolare la squadra fuori dalla Top Eight. Nonostante l’assenza di Pulisic, Fonseca punta su Loftus-Cheek per rinforzare il centrocampo, mentre Leao e Morata dovranno essere i protagonisti in attacco. La Stella Rossa, pur avendo subito molte reti contro squadre come Barcellona e Inter, ha dimostrato di essere pericolosa, come testimonia la clamorosa vittoria per 5-0 contro lo Stoccarda.

Milan e Juventus sono pronte a scendere in campo consapevoli che l’obiettivo è uno solo: vincere per mantenere vive le proprie ambizioni europee. La Champions League entra nel vivo e ogni punto sarà decisivo per le sorti di entrambe le squadre.

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