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Lawson affiancherà Verstappen in Red Bull nel 2025

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La Red Bull ha scelto Liam Lawson. Il giorno dopo l’annuncio del divorzio da Sergio Perez, la scuderia austriaca ha ufficializzato l’ingaggio per il 2025 del giovane pilota neozelandese che andrà ad affiancare Max Verstappen.
Entrato nel Red Bull Junior Programme nel 2019, Lawson ha debuttato in Formula Uno nel 2023 con AlphaTauri nel Gran Premio d’Olanda al posto di Ricciardo, ottenendo i suoi primi punti nella gara successiva a Singapore. Nell’ultima stagione il 22enne neozelandese ha definitivamente sostituito Ricciardo alla Racing Bulls a partire dal Gp degli Stati Uniti.

“Essere annunciato come pilota Red Bull è il sogno di una vita per me, è qualcosa che desideravo e per cui ho lavorato da quando avevo otto anni – commenta – Finora è stato un viaggio incredibile, le ultime sei gare hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia preparazione per questo passo successivo. Voglio anche ringraziare Christian, Helmut e tutta la famiglia Red Bull per aver creduto in me e avermi dato questa opportunità. Sono super entusiasta di lavorare al fianco di Max e imparare da un campione del mondo.

Non vedo l’ora di iniziare”. “Le sue prestazioni Christian Horner, Team Principal e CEO di Oracle Red Bull Racing, ha affermato: “Sono lieto di annunciare hanno dimostrato che non solo è in grado di ottenere risultati importanti, ma che è anche un vero pilota, che non ha paura di confrontarsi con i migliori e arrivare in vetta – lo accoglie il team principal Christian Horner – Non c’è dubbio che correre al fianco di Max, quattro volte campione e senza dubbio uno dei più grandi piloti mai visti in F1, sia un compito arduo, ma sono sicuro che Liam può raccogliere la sfida e ottenere per noi l’anno prossimo risultati eccezionali”.
– foto Ipa Agency –

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Taekwondo, la FITA premiata per la sostenibilità ambientale

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La giuria internazionale, composta da rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive (ASOIF), dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e della Taekwondo Humanitarian Foundation (THF), ha assegnato il primo posto alla FITA (Federazione Italiana Taekwondo) per la categoria “Environmental Sustainability” (Sostenità ambientale). Questo riconoscimento è stato attribuito dopo un’attenta valutazione delle 26 candidature finaliste.

“Come Federazione siamo particolarmente orgogliosi per questo premio”, ha commentato il presidente della FITA, Angelo Cito. “E’ il riconoscimento per un lavoro che parte da lontano, abbracciando e condividendo gli obiettivi comuni proposti dal CIO nel perseguire l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, attraverso un programma d’azione mirato che possa conciliare lo sport con i traguardi in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030”, ha aggiunto Cito.
“Un risultato che conferma l’impegno della FITA nel promuovere uno sviluppo sostenibile integrato nello sport”, ha concluso il numero uno della Federazione.
– foto Ufficio Stampa FITA –

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Usain Bolt: Il lampo della Giamaica

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Usain Bolt nacque il 21 agosto 1986 a Sherwood Content, un piccolo villaggio nella Giamaica rurale. Fin da bambino, Bolt mostrò un’incredibile velocità, correndo per divertimento con i suoi amici. I suoi talenti iniziarono a emergere durante gli anni scolastici, quando vinse numerose gare locali, attirando l’attenzione degli allenatori.

Nel 2004, Bolt partecipò alle Olimpiadi di Atene, ma fu nel 2008 a Pechino che il mondo intero si accorse del suo incredibile talento. Durante quei giochi, Bolt vinse tre medaglie d’oro e stabilì nuovi record mondiali nei 100 e 200 metri, oltre alla staffetta 4×100. La sua celebrazione iconica, con il gesto del “lampo”, divenne il suo marchio di fabbrica.

Bolt continuò a dominare l’atletica per quasi un decennio, vincendo otto medaglie d’oro olimpiche e stabilendo record che ancora oggi non sono stati battuti. La sua velocità e il suo carisma lo resero una star globale, capace di trascendere lo sport e diventare un’icona culturale. La sua rivalità con altri atleti, come Justin Gatlin, aggiunse ulteriore drammaticità alle sue imprese.

Nonostante il successo, Bolt è sempre rimasto fedele alle sue radici. È noto per la sua umiltà e per il suo impegno nel sostenere lo sviluppo dello sport in Giamaica. Dopo il ritiro nel 2017, Bolt ha esplorato altre passioni, tra cui la musica e il calcio, dimostrando di essere una persona dai mille talenti.

Usain Bolt è un esempio vivente di come il talento, la dedizione e l’amore per ciò che si fa possano portare a risultati straordinari. La sua leggenda continua a ispirare giovani atleti in tutto il mondo.

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Il Bologna vince anche a Torino, granata battuti 2-0

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All’Olimpico Grande Torino il Bologna conquista la sesta vittoria nelle ultime otto partite e continua la sua risalita in classifica. I ragazzi di Italiano, infatti, si impongono per 2-0 contro i granata di Vanoli, grazie alle reti di Dallinga e Pobega, tutte nella ripresa. Dopo il sostanziale equilibrio del primo tempo, la formazione emiliana ha legittimato il successo nella ripresa, attaccando con più convinzione.
In apertura, all’8′, il Bologna ha subito l’occasione per mettere in discesa la partita. Dopo revisione al Var, infatti, l’arbitro Piccinini si accorge del contatto in area tra Sosa e Holm, concedendo il rigore agli ospiti. Dagli undici metri, però, Castro calcia centrale, facendosi così parare la sua conclusione da un attento Milinkovic-Savic. Nel finale di frazione il portiere serbo blocca senza problemi anche il diagonale di Dominguez.

Il Toro, invece, sfiora il gol al 26′, grazie al tentativo di controbalzo di Sosa, fuori di qualche metro. Al 35′, inoltre, i granata si ritrovano a fare i conti con l’infortunio di Walukiewicz, molto dolorante al costato e uscito in barella. A inizio ripresa Italiano non perde tempo e inserisce subito Fabbian e Orsolini al posto di Ferguson e Dominguez nel tentativo di aumentare la produzione offensiva della propria squadra. Il Bologna ora preme con insistenza nella metacampo avversaria, mentre il Torino continua a giocare una partita prettamente difensiva e basata sulle ripartenze.

Al 61′ Pobega sfiora col mancino un eurogol dalla distanza, colpendo in pieno la traversa. La rete dei rossoblù, però, è ormai nell’aria e arriva grazie al neoentrato Dallinga. L’ex Tolosa, infatti, impiega appena venti secondi per siglare l’1-0, insaccando da due passi l’assist di Miranda. Da questo momento i ragazzi di Vanoli scompaiono dal match, faticando ad abbozzare una minima reazione. Al’80’ il Bologna la chiude allora con Pobega, autore di un preciso rasoterra: il gol, inizialmente annullato per fuorigioco, viene convalidato grazie al Var. Grazie a questo successo gli emiliani salgono al settimo posto in campionato, scavalcando il Milan. Il Toro, invece, rimane undicesimo, faticando a trovare continuità. E come ormai da consuetudine nelle partite casalinghe, non sono mancati i cori di contestazione da parte della curva Maratona contro la presidenza Cairo.
– foto Ipa Agency –

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