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La Lazio cede 2-1 a Udine, decidono Lucca e Thauvin

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La Lazio va a caccia di conferme contro l’Udinese, ma al Bluenergy Stadium è l’Udinese a passare per 2-1, trovando quindi la prima vittoria stagionale dopo il pareggio contro il Bologna. A decidere le gare i gol di Lucca e Thauvin; nel finale l’inutile rete di Isaksen. Baroni fa un solo cambio nella formazione iniziale rispetto all’esordio col Venezia, inserendo Vecino al posto di Rovella; cambio a metà campo anche per Runjaic, che lancia Karlstrom al posto di Lovric. Sono proprio i bianconeri a partire meglio, imponendo fin da subito un pressing asfissiante e trovando la rete del vantaggio già al 5′ con Lucca di testa su cross di Thauvin: inizialmente annullato per presunto fuorigioco precedente di Payero, il gol è stato successivamente convalidato. Con molta fatica, la Lazio prende per qualche minuto il controllo del gioco, ma senza mai impensierire Okoye, inoperoso per tutto il primo tempo. Sono, anzi, i padroni di casa a pungere in contropiede con Ehizibue e soprattutto con Thauvin, che di destro chiama Provedel a una bella parata, mentre Brenner si distingue tra i suoi nel ruolo di regista offensivo. Sul finale di primo tempo, Zaccagni spreca una buona occasione sparando alle stelle, ed Ehizibue salva sulla linea il colpo di testa di Romagnoli. La ripresa inizia con la palla persa a centrocampo da Guendouzi che poi non riesce ad atterrare Thauvin, il quale si invola in solitaria e batte Provedel al 49′ complice anche il mancato aiuto di Patric a Romagnoli. Baroni cerca la scossa con Isaksen e il debutto di Dia, e dopo pochi minuti Vecino impegna per la prima volta Okoye. L’Udinese rimane in dieci al 68′ per la doppia ammonizione di Kamara e gli ospiti provano subito ad approfittarne con Castellanos, che però di testa manca lo specchio. Nonostante l’inferiorità numerica, i friulani ritrovano subito l’equilibrio e subiscono poco nel forcing finale della Lazio, che accorcia solo al 95′ con il tap-in di Isaksen dopo il tiro di Castellanos parato da Okoye, quando ormai è troppo tardi.
– foto Ipa Agency –

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