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La Juventus torna a correre in casa dell’Udinese
Dopo il deludente pareggio contro il Parma, la Juventus torna a correre, ritrovando la gioia dei tre punti. Al Bluenergy Stadium, i ragazzi di Thiago Motta superano per 2-0 una Udinese caparbia, grazie all’autogol di Okoye e alla rete di Savona nel primo tempo. A Udine si vede una Juve più coesa, protagonista di una prestazione non spettacolare, ma estremamente concreta. I bianconeri di Torino partono forte sin dal primo tempo, riuscendo con un paziente giropalla a mandare a vuoto il pressing alto dell’Udinese. Già dopo cinque minuti, Thuram sfiora il vantaggio, inserendosi perfettamente in area di rigore, ma calciando alto l’assist di Savona. L’ottimo stato di forma del francese è, però, ben evidente e a farne le spese è la formazione friulana. Al 19′ sempre Thuram provoca lo sfortunato autogol di Okoye: il tiro dell’ex Nizza dalla sinistra dell’area, infatti, colpisce prima il palo interno, poi carambola sfortunatamente sulla schiena del portiere di casa, finendo così in rete. Con rabbia allora l’Udinese non perde tempo e reagisce, sfiorando il pari due minuti più tardi con Davis: Di Gregorio è provvidenziale nel deviare in angolo la potente conclusione dell’inglese. Ringrazia, dunque, la Juve, che al 37′ timbra il 2-0 con Savona dopo un’azione insistita nell’area avversaria. Nella ripresa i ragazzi di Runjaic non intendono demordere, ma si scontrano contro una Juve determinata e ben messa in campo. Al 53′ il gol del possibile 2-1 dei friulani viene annullato da Abisso che ravvisa una spinta irregolare di Davis su Gatti. Al 69′, invece, Okoye nega il tris agli ospiti, neutralizzando il tentativo defilato di Vlahovic. Approfittando anche di una Juve stanca, nel finale l’Udinese assalta la porta avversaria. La fortuna non sorride, però, ai padroni di casa e, all’83’, il colpo di testa del neoentrato Lucca si stampa sulla traversa. Una vittoria pesante che rilancia le ambizioni della Juve. Per l’Udinese, invece, si tratta del secondo ko consecutivo dopo quello arrivato in settimana contro il Venezia.
– foto Ipa Agency –
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Impresa Milan al Bernabeu, Real Madrid battuto 3-1
Il miglior Milan della stagione espugna il Bernabeu per 3-1, regalando ai suoi tifosi una notte magica. Sono Thiaw, Morata e Reijnders a lasciare il segno su quella che a tutti gli effetti verrà ricordata come un’impresa. La classifica vede ora il Diavolo salire a quota 6 dopo 4 partite, con la qualificazione agli ottavi ancora apertissima. Il ritmo è alto fin dai primi minuti e al 12′, a sorpresa, sono gli ospiti a passare in vantaggio. Pulisic calcia un corner a rientrare sul primo palo sul quale si avventa Thiaw, che di testa infila Lunin firmando il suo primo in carriera con la maglia rossonera. Al 21′, Hernandez libera male e Tchouameni serve in area Vinicius, il quale viene atterrato in scivolata da Emerson Royal. L’arbitro assegna il rigore per i galacticos. Dal dischetto si presente lo stesso Vinicius, che con un pregevole scavetto batte Maignan per l’1-1. Gli uomini di Fonseca reagiscono e al 31′ vanno al tiro dalla distanza con Reijnders, ma Lunin devia in corner. I blancos giochicchiano e i 7 volte campioni d’Europa tornano avanti al 39′. Pulisic chiude un triangolo con Morata, se ne va sulla destra e serve al centro Leao che va al tiro, trovando Lunin pronto alla parata ma sulla ribattuta è Morata il più rapido di tutti a ribadire in rete per il 2-1.
La reazione degli spagnoli è ancora affidata a Mbappè, che viene lanciato a rete trovando la difesa scoperta ma Maignan è ancora decisivo con una bella parata in angolo. Si va al riposo sul 2-1. In avvio di ripresa, gli ospiti sfiorano il tris al 51′ quando Leao impegna severamente di testa Lunin, con il portiere ucraino decisivo in tuffo sulla sua destra. Il Milan va a velocità doppia rispetto ai rivali e al 28′ sigla il 3-1. Leao strappa sulla sinistra e serve in area Reijnders che, lasciato libero, controlla e infila con il mancino Lunin. I campioni in carica accorciano le distanze al 35′ con Rùdiger, ma l’arbitro annulla per precedente fuorigioco di Rodrygo segnalato dal Var. All’88 è il neo entrato Loftus-Cheek ad avere sul destro la palla del poker, ma il suo piatto destro viene parato con i piedi da Lunin. In pieno recupero, ci pensa Maignan a sigillare il risultato con un grande salvataggio su un colpo di testa ravvicinato di Diaz. Al fischio finale, scatta la festa rossonera.
– foto Ipa Agency –
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Lille-Juventus 1-1, Vlahovic risponde a David
Non smette di stupire il Lille che, dopo gli scalpi di Real e Atletico Madrid, rompe le uova nel paniere anche alla Juventus. Alla Decathlon Arena, infatti, i bianconeri vengono fermati sul pareggio per 1-1 dalla formazione allenata da Genesio. Alla rete di David nel primo tempo, ha risposto nella ripresa Vlahovic su rigore. Un risultato che sta comunque stretto alla Juve che avrebbe meritato la vittoria, considerando il dominio, soprattutto a cavallo dei due tempi. La Juventus approccia la partita con personalità, cercando di imporre il proprio possesso palla. Dall’altra parte, invece, il Lille ci mette qualche minuto in più per ingranare dal punto di vista offensivo. A cambiare, però, il volto della formazione francese ci pensa il kosovaro Zhegrova, in grado di rappresentare, con le sue doti nel dribbling, una vera spina del fianco per la fascia sinistra bianconera. Proprio da una sua invenzione nasce il vantaggio del Lille: Zhegrova si libera di Cabal e serve con un filtrante visionario David, che, a tu per tu con Di Gregorio, sigla l’1-0. Al 34′ i bianconeri hanno subito una grande chance per pareggiare, ma Chevalier compie un autentico miracolo sulla girata al volo di Vlahovic da dentro l’area. I ragazzi di Motta non sono nemmeno fortunati e, nel corso del primo tempo, si vedono annullare ben due le reti a Koopmeiners per fuorigioco ad inizio azione. In seguito, dagli spogliatoi riemerge una Juve ancor più indemoniata, ma la porta del Lille sembra stregata. Chevalier è, infatti, attento anche sui tentativi di Conceicao e Thuram. I padroni di casa, inoltre, commettono parecchi falli nel tentativo di spezzare l’intensità dei bianconeri.
La mole di gioco prodotta dalla Juve, però, alla fine viene premiata. Su azione di ripartenza, la sgroppata di Cambiaso apre in due la difesa del Lille e la palla arriva a Conceicao: il portoghese viene atterrato in area da Andrè, conquistando così il rigore. Al 60′ dal dischetto si presenta Vlahovic che spiazza senza patemi Chevalier. Per lunghi tratti della ripresa i bianconeri occupano stabilmente la metacampo avversaria, ma nel finale anche il Lille torna ad attaccare con pericolosità, dimostrando maggiore freschezza. L’evidente stanchezza frena una Juve, probabilmente poco aiutata anche dai cambi di Motta: la squadra ha perso, infatti, di pericolosità subito dopo l’uscita di Vlahovic e Yildiz. Con questo pareggio entrambe le formazioni si trovano ora appaiate a quota sette punti in classifica.
– Foto Ipa Agency –
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Bologna ancora ko in Champions, il Monaco vince 1-0
Continua la complicata Champions League del Bologna, che effettua un’ottima gara e ne ricava un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo i ko contro Liverpool e Aston Villa. Italiano e i suoi vengono sconfitti 1-0 dal Monaco e non si sbloccano: zero gol in quattro gare europee. Avvio dall’elevata intensità in un caldissimo Dall’Ara, che prova a spingere i rossoblù. Juan Miranda calcia alto di poco, poi i monegaschi sfiorano il gol: deviazione di Skorupski e palo di Embolo. Passano dieci minuti e, dopo una chance per Fabbian, al 19′ ecco una rete annullata al Monaco: Singo commette fallo su Skorupski, ostacolandolo e impedendogli di intervenire sul cross.
Il portiere effettua altri due interventi decisivi su Golovin e Akliouche, con Beukema a sua volta ispirato in entrambe le fasi. Majecki devia la conclusione del difensore e i felsinei, al 41′, si vedono annullare la rete di Castro per offside. Si va al riposo sullo 0-0 e Italiano reagisce subito: fuori Moro (ammonito) e dentro Pobega. La ripresa ci fa assistere nuovamente a un match ad alto ritmo, nel quale latitano le occasioni. Il Bologna chiude ogni spazio al Monaco con un’ottima prova difensiva, ma non punge: Majecki è decisivo su Fabbian, poi tanta lotta a centrocampo. Italiano lancia Orsolini e Dallinga per alzare il baricentro dei suoi, poi si gioca Lewis Ferguson all’80’. Mosse che risvegliano un Bologna che però, nuovamente, si fa del male dopo un’ottima gara in Europa. L’episodio che decide la gara arriva all’86’, con la lettura sbagliata su Embolo: lo svizzero fa da sponda per Kehrer, che insacca da due passi la sua prima rete in Champions.
La rete affossa il morale del Bologna, che non riesce a risollevarsi nel finale e nei minuti di recupero. Odgaard è l’ultima mossa di Italiano, ma proseguono il digiuno di gol (zero reti) e di risultati in Champions League. I rossoblù perdono 1-0 e si fermano a un solo punto in quattro gare, nella zona che comporterebbe l’eliminazione dalla competizione dopo il maxi-girone. Sale a quota 10 un Monaco che prosegue nella sua ottima stagione: dopo Barça e Stella Rossa, ecco il successo al Dall’Ara. Hùtter e i suoi sono secondi con lo Sporting (che ha travolto il City), guida il Liverpool a quota 12.
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