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Kickboxing, Pantaleo derubata a Roma insegue ladro e recupera borsa

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ROMA (ITALPRESS) – Un racconto reale, tra ironia e amarezza: Elena Pantaleo, campionessa italiana ed europea di kickboxing e consigliera nazionale del Coni, ha descritto sui social quanto le è capitato la sera del 6 novembre, a Roma, davanti al cinema The Space. “Ero lì a chiacchierare quando mi accorgo che il mio zaino/valigia (che avevo poggiato al muro pochi metri dietro di noi) non c’era più. Guardo quindi l’app dov’è e vedo la mia borsa allontanarsi dalla mia posizione – scrive sui suoi social -. Mi metto a correre verso i Carabinieri, faccio vedere l’app e chiedo aiuto. ‘Noi possiamo andare con la macchina alla posizione indicata, ma tu non puoi venire con noi e non ci possiamo prendere il tuo telefonò. ‘Ok ma visto che si sta muovendo se non sono con voi non riuscirete a bloccarlò Insisto, capisco che è inutile. ‘Vado solà”. “‘No – racconta ancora la campionessa di origini siciliane, figlia del magistrato della Cassazione Daniela Borsellino – a sto punto siamo obbligati a intervenire e tu ci devi dare i documenti così ti possiamo identificarè. ‘Non mi può lasciare correre? Dobbiamo per forza perdere 5 minuti preziosi?’ ‘Sì’”.
“Fatta sta utilissima trafila con i carabinieri (che partono con una macchina verso via Torino) salgo su un monopattino e mi fiondo a Termini dove intuisco che stava andando il ladro”, continua Pantaleo, che spiega di aver chiesto aiuto anche a militari dell’Esercito, invano. “Finalmente lo vedo, uno con la mia borsa sulle spalle. Penso di tornare dall’Esercito ma in quei tre minuti necessari potrei perderlo di vista e loro non si rimetterebbero a cercarlo. Quindi mi tengo a distanza, aspetto, lo guardo. Posa la borsa dietro a una colonna, vicino a della gente che dorme, e si allontana. Cammino piano, faccio l’indifferente, la afferro e mi metto a correre col cuore a mille e l’adrenalina sparata fino al cervello”. Nello zaino “c’erano pc, vestiti, pigiama, trucchi, creme (che ormai costano un capitale pure quelle). Ricomprare tutto mi sarebbe costato almeno 700-1000 euro!”.
Alla fine lo zaino è tornato alla legittima proprietaria. “Mi sento Batman”, osserva ammettendo che il suo pensiero in quei 20 minuti “è andato alla tuta della nazionale…è la primissima tuta che mi hanno dato quando sono entrata in nazionale nel 2011. Ormai non la producono più e la uso per viaggiare perchè è in tessuto tecnico e molto comoda. Ho pensato che non avrei mai più potuto comprarla e mi si è stretto il cuore più che per il computer”.

– foto Elena Pantaleo –
(ITALPRESS).

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12^ vittoria di fila per Cleveland, New Orleans ancora ko

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Prosegue il magic moment di Cleveland in questa inizio della regular-season dell’Nba. I Cavaliers toccano quota dodici successi consecutivi battendo in trasferta per 119-113 i Chicago Bulls: a fare la differenza, per gli ospiti, è la ‘mano caldà di Mitchell, capace di contribuire con un bottino personale di 36 punti (26 di LaVine e 20 di Vucevic tra i padroni di casa). Quinta sconfitta di fila, invece, per i New Orleans Pelicans, che si arrendono in volata sul parquet amico per 107-105 ai Brooklyn Nets nonostante i 24 punti di Ingram e i 17 di Missi (17 anche tra i locali per Thomas). Affermazione interna per gli Houston Rockets, che mettono al tappeto i Washington Wizards per 107-92 con 45 punti complessivi della coppia Sengun-Green. Sfruttano il pubblico a favore anche Oklahoma City Thunder e San Antonio Spurs, che battono rispettivamente i Los Angeles Clippers (134-128, 45 punti di Gilgeous-Alexander) e i Sacramento Kings (116-96, 34 di Wembanyama).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Medvedev perde la testa, Sinner mantiene la calma

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Il primo giorno delle ATP Finals 2024 ha messo in luce una delle principali differenze tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner: la capacità di mantenere il controllo anche nelle situazioni più difficili. Mentre Medvedev ha perso completamente la testa durante il suo incontro con Taylor Fritz, commettendo errori irrazionali e manifestando un comportamento isterico, Sinner ha dimostrato una grande stabilità mentale, rimanendo sempre concentrato e senza farsi turbato dal break subito all’inizio del primo set contro Alex de Minaur.

Nel match tra Medvedev e Fritz, che si presentava come uno dei più equilibrati della giornata, il russo ha avuto un crollo psicologico. Dopo aver servito sul 5-4 nel primo set, Medvedev ha commesso tre doppi falli consecutivi, regalando a Fritz il break e l’opportunità di chiudere il set 6-4. In seguito, la situazione è peggiorata nel secondo set, dove, sotto di un altro break, Medvedev ha reagito con frustrazione, distruggendo racchette e mostrando un comportamento da “pagliaccio”. Questo crollo ha portato ad un inevitabile penalty point, con Fritz che si è imposto 6-3, 6-4.

In conferenza stampa, Medvedev ha dichiarato di sentirsi “vuoto dentro” e senza energia, ma nonostante il disastroso risultato, ha cercato di mantenere una visione positiva della sua stagione, sottolineando che finire l’anno da numero 4 o 5 del mondo rimane comunque un buon traguardo. Tuttavia, il suo comportamento in campo ha fatto storcere il naso a molti, tra cui i tifosi presenti che non hanno risparmiato fischi.

Nel frattempo, Sinner ha messo in scena una performance impeccabile contro de Minaur, nonostante un inizio incerto in cui è stato brevemente sotto di un break. La sua capacità di mantenere la calma e di reagire subito ha fatto la differenza: ha recuperato prontamente e, dopo aver conquistato il primo set, ha dominato nel secondo, chiudendo 6-4, 6-2. La sua solidità al servizio è stata impressionante, e anche quando de Minaur ha cercato di rispondere con velocità e angoli, Sinner è riuscito a mantenere sempre il controllo del gioco.

Il comportamento di Medvedev ha messo in evidenza un contrasto netto con la compostezza di Sinner, che ha mostrato una crescita mentale e una preparazione impeccabile per affrontare anche le situazioni più delicate. Sinner ora si prepara ad affrontare Fritz, un avversario temibile ma che, sulla base delle prestazioni recenti, sembra essere alla portata del tennista altoatesino.

In attesa dei risultati del gruppo Newcombe con Alcaraz e Zverev, la partita di Sinner contro Fritz appare decisiva per il cammino del nostro tennista verso la semifinale, con l’italiano che rimane il grande favorito per il torneo. La giornata di ieri ha confermato la sua forza mentale e la solidità del suo gioco, rendendolo un avversario temibile per chiunque si trovi di fronte.

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Conte, furia in diretta tv: “Il Var interviene quando gli conviene, è inaccettabile!”

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Un Antonio Conte visibilmente irritato si è lasciato andare a un furioso sfogo ai microfoni di DAZN subito dopo il fischio finale della partita Inter-Napoli, in riferimento a un episodio controverso che ha scatenato polemiche. Il tecnico dei partenopei ha accusato il sistema Var di non intervenire in maniera coerente, sollevando dubbi sulla gestione di alcune situazioni durante il match, in particolare un contatto tra Anguissa e Dumfries, che ha portato alla concessione di un rigore a favore della squadra di Simone Inzaghi.

L’episodio in questione, che ha coinvolto un intervento difensivo di Anguissa su Dumfries, ha scatenato un acceso dibattito. Conte ha criticato aspramente l’operato del Var, sostenendo che il sistema dovrebbe intervenire sempre in caso di errore, senza lasciare spazio a interpretazioni soggettive. “Il Var deve intervenire se c’è un errore, punto e basta”, ha dichiarato il tecnico partenopeo, aggiungendo che è inaccettabile che l’arbitro non venga richiamato a rivedere l’episodio al monitor.

Secondo Conte, l’arbitro Mariani avrebbe dovuto consultare il Var, visto che il contatto tra i due giocatori poteva essere considerato un errore che avrebbe potuto influenzare l’esito della partita. Il tecnico ha evidenziato che la decisione di non far intervenire il Var avrebbe potuto sollevare dubbi anche negli altri allenatori, non solo nel suo caso. “Questa è una cosa che fa veramente arrabbiare”, ha aggiunto Conte, ritenendo che la mancata revisione dell’episodio abbia creato una situazione di confusione che mina la fiducia nel sistema tecnologico.

L’allenatore ha poi espresso la sua frustrazione per il fatto che, a suo avviso, il Var interviene solo quando sembra conveniente, lasciando spazio a speculazioni su come vengano applicate le regole in modo non uniforme. Conte ha sottolineato che una maggiore coerenza nelle decisioni aiuterebbe non solo a evitare errori, ma anche a migliorare l’immagine degli arbitri. “Se c’è un errore, il Var deve correggerlo, punto e basta”, ha concluso, rinnovando la sua insoddisfazione per quanto accaduto.

In chiusura, Conte si è scusato per il tono della sua reazione, ammettendo che lo sfogo era stato dettato dall’esasperazione accumulata per un episodio che, a suo avviso, ha influito negativamente sulla prestazione della sua squadra e sull’esito finale della partita. La polemica, naturalmente, ha sollevato un ampio dibattito, non solo sulla singola azione, ma sulla gestione complessiva del Var nel calcio moderno.

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