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Inter in finale di Supercoppa, Dumfries piega l’Atalanta
E’ l’Inter la prima finalista della Supercoppa italiana, grazie al successo per 2-0 sull’Atalanta che vale agli uomini di Simone Inzaghi la possibilità di difendere per la terza volta un titolo che conquista ininterrottamente dal 2021. La doppietta di Dumfries a firmare la vittoria interista, con l’Atalanta a secco nonostante un gol annullato e svariate occasioni sotto porta. La prima chance della gara ce l’avrà l’Inter, al 10′, sul piazzato battuto da Calhanoglu e girato in porta da Lautaro che trova però la risposta reattiva di Carnesecchi.
Risponde la Dea, cinque minuti più tardi, sul rilancio aereo impreciso di Bastoni che regala un pallone pulito a Scalvini, non bravo di testa a dare la giusta forza al pallone bloccato poi da Sommer. Buon ritmo e occasioni che non stentano ad arrivare, con ancora l’Inter e Lautaro protagonisti nel duello aperto con Carnesecchi, costretto al doppio intervento in tuffo – prima sull’argentino e poi su Dimarco – per evitare lo svantaggio al termine di una buona azione in verticale dell’undici di Inzaghi. Primo tempo che si chiude dunque sullo 0-0, con qualche problema in casa Inter riguardo le condizioni di Thuram, rilevato all’intervallo da Taremi per via di un leggero affaticamento all’adduttore sinistro.
Sostanziale equilibrio dei primi 45 minuti che viene però rotto al 4′ della ripresa: altro corner battuto bene dall’Inter e sfruttato al massimo da Dumfries, bravo nella mischia dell’area atalantina a girare in rovesciata trovando la rete dell’1-0. Serata di grazia per l’olandese, che al 62′ troverà addirittura la doppietta, grazie alla discesa mancina di Dimarco e al suo servizio proprio per il numero 2 interista che, di prima, scarica il destro potente sul quale Carnesecchi non può nulla dopo un primo tocco della traversa. Doppio vantaggio che sembra scaricare l’Atalanta, senza apparenti benefici dati dai subentri di Lookman e De Ketelaere tra gli altri. Inter dominante e vicina anche al 3-0, ancora con Lautaro non lucido a tu per tu con Carnesecchi nel siglare la terza rete per i suoi. Un regalo all’Atalanta, che rientrerebbe in gara al 72′, con la rete di Ederson convalidata prima e annullata poi per una posizione di offside da parte di De Ketelaere. Ultimi assalti dei bergamaschi che si concludono in un nulla di fatto, consentendo all’Inter di staccare il pass per la finale del 6 gennaio, nella quale dovrà affrontare la vincente dell’altra semifinale, quella tra Juventus e Milan, in programma domani alle 20:00 ora italiana.
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Il Real Madrid Supera il Valencia e Conquista la Vetta della Liga
In un’incredibile gara di recupero per la 12ª giornata di Liga, originariamente rinviata il 2 novembre a causa di inondazioni in Valencia, il Real Madrid ha ottenuto una vittoria di rimonta 2-1 contro il Valencia. Questo successo porta il Real in cima alla classifica con 43 punti dopo 19 giornate, superando l’Atletico Madrid di due punti, che ha però una partita in meno, e il Barcellona di cinque.
La squadra di Carlo Ancelotti ha lottato per gran parte del match, trovandosi in svantaggio dopo il gol di Hugo Duro al 27′ del primo tempo. Tuttavia, una svolta decisiva è arrivata con le reti di Luka Modric al 40′ e di Jude Bellingham al 50′ del secondo tempo. Quest’ultimo, nonostante avesse precedentemente fallito un rigore, ha saputo riscattarsi e segnare il gol della vittoria, anche dopo l’espulsione di Vinicius Junior, avvenuta a soli 10 minuti dal termine.
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Milan batte Juve in rimonta, finale di Supercoppa con l’Inter
Sarà il Milan a sfidare l’Inter lunedì nella finale di Supercoppa. La squadra del nuovo allenatore Sergio Conceicao supera in rimonta la Juventus per 2-1, grazie a un rigore di Pulisic ed un’autorete di Gatti arrivate nella ripresa. Il primo colpo di scena arriva già durante il riscaldamento, quando Francisco Conceicao, figlio del tecnico rossonero, è costretto al forfait a causa di un problema fisico. Al suo posto, va in campo Yildiz.
I bianconeri passano in vantaggio al 21′. Mbangula taglia al centro e verticalizza per lo stesso Yildiz, che sorprende Hernandez alle spalle e si infila in area prima di calciare sotto la traversa con il destro e battere Maignan. La reazione avversaria tarda ad arrivare e si traduce solo in una conclusione dal limite di Fofana a ridosso del recupero, con la palla che esce a lato. Sul capovolgimento di fronte, è ancora Yildiz a smarcarsi ed andare al tiro dal limite con il mancino, ma Maignan devia in tuffo. Si va al riposo sull’1-0.
Il copione non cambia a inizio ripresa, quando Yildiz ci prova dopo pochi secondi con un destro radente da fuori area che si spegne di poco alla destra del palo. Il turco è scatenato e al 2′ mette in mezzo una palla invitante dalla destra sulla quale Vlahovic arriva, ma impatta male con il sinistro e calcia fuori. Al 10′, Hernandez fallisce una clamorosa occasione per il pareggio quando spara alle stelle un destro a pochi passi dalla porta dopo una mischia in area nata in seguito a un corner.
La partita cambia al 25′, quando Locatelli interviene in ritardo su Pulisic in area provocando un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta proprio lo statunitense che calcia centralmente e trafigge Di Gregorio, nonostante un tocco del portiere, firmando così l’1-1. Quattro minuti dopo, la rimonta si completa. Morata lancia il neo entrato Musah sulla destra, il quale mette in mezzo una palla che Gatti devia nella propria porta, trovando Di Gregorio colpevolmente troppo lontano dai pali e in ritardo nel tentativo di recuperare la posizione. Al 36′, gli uomini di Conceicao ripartono in contropiede con Pulisic che viene smarcato in area da Hernandez, ma il suo tentativo di scavetto viene fermato in angolo da Di Gregorio. L’assalto finale della formazione di Motta non sortisce gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Milan festeggia così l’accesso alla finale di lunedì contro l’Inter. Fischio d’inizio alle 20.
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(ITALPRESS).
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Conte “Avanti con fiducia, rispetto tutti ma non temo nessuno”
“Manca una partita per arrivare a metà del percorso. Quello che abbiamo fatto fino adesso ci deve dare fiducia e ci deve dare autostima per andare avanti. Dobbiamo continuare su questa strada. Ci saranno partite più semplici e altre meno semplici. Domani contro la Fiorentina sarà una partita molto impegnativa considerato che la squadra di Palladino sta facendo molto bene”. Antonio Conte ha chiara in mente la difficoltà del primo impegno del 2025. Il suo Napoli fa visita alla Fiorentina nell’anticipo del sabato (ore 18) in un turno in cui le rivali, dall’Atalanta all’Inter senza dimenticare Milan e Juventus, sono impegnate altrove. “Giochiamo prima, ma mettere pressione all’Inter o all’Atalanta è molto difficile. Pensiamo a noi stessi, mettiamo punti in cascina perchè a fine campionato ci serviranno. Le nostre avversarie sono dei top club. L’Atalanta ha raggiunto un livello alto dopo aver vinto l’Europa League. Ho sempre rispetto degli altri ma non temo nessuno.
La Fiorentina sta facendo benissimo, produce molta velocità durante la partita. Ha calciatori forti in campo aperto. Stanno facendo molto bene. Noi dobbiamo cercare di dimostrare che nei momenti difficili come questi il lavoro può sopperire alla mancanza di tre giocatori importanti”. Già, la sfida del Franchi aumenta di difficoltà anche a causa delle assenze. “E’ stata una settimana con qualche intoppo. Politano non è l’unico, non c’è neanche Kvaratskhelia. Gli imprevisti, gli infortuni, fanno parte della stagione. Finora siamo stati bravi a sopperire alle assenze. Quando è capitato con Lobotka siamo stati bravi con Gilmour. Lo stiamo facendo con Buongiorno. Lo abbiamo fatto con Kvara in precedenza.
Ora ha un affaticamento muscolare. E a questo giro c’è da sopperire anche all’assenza di Politano. Cercheremo con il lavoro di squadra di fare meglio. Spinazzola può essere una soluzione? Nasce ala, può essere un’opzione in questo momento”. Sulla panchina dei viola c’è Raffaele Palladino, i due si conoscono bene, c’è stima reciproca e la condivisione di un percorso che li ha visti protagonisti sia da calciatori che da tecnici. “Palladino ha avuto belle parole per me? Quando è arrivato alla Juventus stavo spendendo gli ultimi anni di carriera da calciatore. Ha bruciato le tappe a livello di allenatore. E’ passato dalla Primavera alla prima squadra del Monza. Ha fatto uno step in avanti andando alla Fiorentina. Gli auguro il meglio sempre dopo la partita che giochiamo noi. Sta dimostrando di essere un bravo allenatore. Se siamo in testa alla classifica parziale bisogna dire che si lotta per lo scudetto. Palladino poi è napoletano. Siamo contenti di stare lassù e trovare allenatori che dicano questo”.
– Foto Ipa Agency –
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