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Infortunio per Christian Pulisic: lesione al polpaccio destro, salta diverse partite
Christian Pulisic dovrà osservare un periodo di stop a causa di un infortunio subito durante il primo tempo della partita contro l’Atalanta. La risonanza magnetica a cui si è sottoposto lunedì ha evidenziato una lesione di basso grado al muscolo soleo del polpaccio destro. Questo infortunio lo costringerà a saltare le prossime partite del Milan, compreso l’incontro con la Stella Rossa in programma questa settimana.
Oltre alla sfida con la squadra serba, Pulisic dovrà rinunciare anche agli impegni contro il Genoa domenica e il Verona il 20 dicembre. La sua possibile disponibilità per la partita con la Roma il 29 dicembre rimane un’incognita, ma potrebbe rientrare in tempo per la Supercoppa Italiana, con la semifinale contro la Juventus fissata per il 3 gennaio. In caso di vittoria, il Milan potrebbe affrontare Inter o Atalanta nella finalissima.
Il tecnico Fonseca dovrà fare a meno del talento statunitense per queste sfide cruciali, ma spera di recuperarlo prima della trasferta in Arabia Saudita.
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Italnuoto parte con due argenti ai Mondiali vasca corta di Budapest
Due medaglie d’argento per l’Italia e una pioggia di record del mondo infranti alla Duna Arena di Budapest nella prima giornata di gare ai Mondiali di nuoto in vasca corta. In un pomeriggio dominato dagli Stati Uniti (già 4 ori in cassaforte), la spedizione tricolore sorride con i secondi posti di Alberto Razzetti, nei 200 misti, e della staffetta 4×100 stile libero uomini composta da Alessandro Miressi, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo. Non si sentono le note dell’inno di Mameli, ma il bilancio è decisamente positivo per gli azzurri, sul podio con Razzetti praticamente alla prima occasione utile: straordinaria la rimonta del 25enne di Lavagna che mette il turbo nelle ultime due frazioni a rana e stile libero e fa segnare il nuovo primato italiano (1’50″88) toccando alle spalle solo dell’americano Shaine Casas (1’49″51 e record dei campionati).
Completa il quadro il bronzo del canadese Finlay Knox (1’50″90). “Direi che sono fiero di me, sono contentissimo, ci tenevo tanto a iniziare con il piede giusto migliorando questi 200 misti: 1’50” è un gran tempo, era tanto che cercavo di farlo” gioisce Razzetti in zona mista. “Sapevo che eravamo tutti sullo stesso livello – racconta ai microfoni di Rai Sport -. Quindi ho buttato giù la testa e ho cercato di toccare prima degli altri”.
Cambiano gli uomini ma mai il risultato: la staffetta 4×100 stile libero maschile, bronzo olimpico quest’estate a Parigi, si conferma ancora una volta tra le big a livello mondiale. Gli Stati Uniti sono imprendibili, ma dietro di loro l’Italia c’è, nonostante la partenza complicata con Alessandro Miressi costretto subito a inseguire gli Usa e il team russo che nuota sotto bandiera neutrale.
Ci pensa Leonardo Deplano a portare gli azzurri al secondo posto e poi tocca al capitano dell’Italnuoto, Lorenzo Zazzeri, e a Manuel Frigo confermare la posizione: il crono finale è di 3’03″65, a quasi 2 secondi dal nuoto record del mondo (3’01″66) stabilito dagli americani Jack Alexy, Luke Hobson, Kieran Smith e Chris Giuliano. Nella bagarre per il terzo posto alla fine la spunta la Polonia in 3’04″46. “Siamo stati bravi, siamo di nuovo sul podio, riusciamo a confermarci ogni volta” esulta Miressi, “ci siamo fatti valere” aggiunge il suo compagno Leonardo Deplano. “Siamo un team solido, intercambiabile” prosegue Zazzeri che dedica in parte l’argento a due grandi assenti. “Oggi – ricorda il toscano – mancavano due pedine importanti come Thomas (Ceccon ndr) e Paolo Conte Bonin, la medaglia è anche per loro”. Infine la soddisfazione di Manuel Frigo: “La vasca corta non è la mia specialità, ma ho fatto bene, sono migliorato parecchio e sono contento”.
Delusione invece per la staffetta al femminile (Sofia Morini, Sara Curtis, Chiara Tarantino e Emma Virginia Menicucci) solo quinta in 3’29″58. Oro con record del mondo (3’25″01) ancora per gli Usa con Kate Douglass, Katharine Berkoff, Alex Shackell e Gretchen Walsh. Chiude sesto Luca De Tullio nei 1500 stile libero, mentre Michele Busa (22″08) si qualifica per la finale dei 50 farfalla dove prenota una medaglia lo svizzero Noè Ponti che con il suo 21″43 fa cadere il record del mondo. Bene anche Lorenzo Mora (49″54), in finale nei 100 dorso, out l’altro azzurro Christian Bacico (50″61) e Silvia Di Pietro (25″26), che cede allo swim off, all’australiana Lily Price (25″07), l’ultimo pass per la gara di domani dei 50 farfalla. Nel frattempo fa festa l’americana Gretchen Walsh, miglior tempo delle semifinali, che batte il record del mondo (23″94) ed è la prima donna a scendere sotto i 24″ in questa specialità. Primato all time anche per la canadese Summer McIntosh, oro nei 400 stile in 3’50″25, e per l’americana Kate Douglass nei 200 misti femminili, dominati in 2’01″63.
– foto Ipa Agency –
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L’Inter cade al 90′ a Leverkusen, decide Mukiele
Tanto equilibrio, quasi totale in Germania, ma l’Inter esce sconfitta dalla sfida contro il Bayer Leverkusen, che conquista tre punti utili a scavalcare proprio i nerazzurri al secondo posto della maxi classifica della Champions League. Decisiva la rete al 90′ di Mukiele, che al termine di una mischia all’interno dell’area interista riesce a spingere comodamente in rete il pallone dell’1-0 finale. Primo gol subito e prima sconfitta europea per l’Inter, che al di là del pari alla prima giornata contro il Manchester City era sempre uscita vincitrice. Si fa vedere subito la squadra tedesca, dopo tre minuti, con il pallone di Frimpong per la girata di Tella che colpisce la traversa. Primi minuti di sprint da parte del Leverkusen, con l’Inter che gradualmente alza il livello del suo possesso, trovando però gli avversari ben ordinati nella propria fase difensiva.
Difficoltà dei nerazzurri nel pescare il duo Taremi-Thuram, incastrati all’interno del blocco difensivo disegnato da Xabi Alonso. Si farà rivedere il Bayer, al 35′, con la conclusione a giro di Wirtz che da posizione defilata prova ad impensierire un Sommer reattivo nella respinta. Tanto equilibrio tra le due squadre, che vanno a riposo sul parziale di 0-0 e riprendono poi le redini della gara sullo stesso filone tattico visto nel primo tempo. Faticano ad arrivare occasioni nitide, preferendo soluzioni dalla distanza come quella di Tah, al 65′, che aiutato da una deviazione di Dimarco va vicino all’incrocio dei pali.
Inzaghi prova così a scuotere i suoi, con gli ingressi di Dimarco, Barella e Lautaro, senza però riuscire a creare pericoli degni di nota in avanti. Gara che sembra destinata al pari, ma è al 90′ che arriva l’episodio chiave per il Bayer: sugli sviluppi di un corner lungo una mischia nell’area di Sommer favorisce la battuta a botta sicura di Mukiele, dimenticato dalla difesa interista e libero di siglare il gol che vale il definitivo 1-0 e la vittoria per i campioni di Germania.
– foto Ipa Agency –
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L’Udinese torna a vincere, Monza sempre più giù
MONZA (ITALPRESS) – Allo U-Power Stadium vince l’Udinese, che batte per 2-1 il Monza e scavalca l’Empoli al nono posto della classifica, allontanandosi sempre più quella zona calda dove i brianzoli sono sempre più invischiati. Le reti bianconere portano la firma di Lucca prima e Bijol poi, intervallate dal gol vano di Kyriakopoulos.
Bastano soli sei minuti all’Udinese per trovare il vantaggio, grazie alla manovra che dalla sinistra porta al cross di Zemura per il colpo di testa vincente di Lucca, che fa valere i suoi centimetri e batte così Turati. Partono bene i friulani, che poco più tardi troverebbero nuovamente la rete, ancora con Lucca, pescato però in posizione irregolare precedente al destro del potenziale 2-0. Rete annullata e Monza che reagisce, al 15′, con la conclusione dal limite di Bianco che termina di poco fuori. Qualche errore tecnico di troppo da parte delle due formazioni, che spingono entrambe alla ricerca del gol. Ancora Monza dalle parti di Sava, con il suggerimento interno di Caprari per Pedro Pereira, bravo nel cercare la porta ma beffato da una deviazione che sporca la traiettoria del suo tiro. Si resta sull’1-0, fino all’intervallo, al termine del quale il Monza trova il pari, grazie a Kyriakopoulos, che sull’iniziativa di Maldini scarica in rete un pallone rimpallato che termina poi alle spalle di Sava. Portiere dell’Udinese che poco più tardi dovrà intervenire in maniera reattiva sul colpo di testa di Djuric, centrale ma forte dopo il cross di Pedro Pereira. Segnali evidenti da parte del Monza, ma al 70′ l’Udinese torna in vantaggio: ottimo il contropiede portato avanti da Thauvin e proseguito da Ekkelenkamp, che serve benissimo Bijol, sganciatosi dalla difesa e bravo a concludere a rete con il destro. Gara viva e ancora Monza pericoloso, con il neoentrato Mota che colpisce la traversa sul cross di Kyriakopoulos. Udinese ordinata e fisicamente dominante nel finale di gara, con la squadra di Nesta che non riesce a concretizzare i suoi ultimi assalti e deve dunque arrendersi alla quarta sconfitta nelle ultime sei gare. Torna al successo, invece, l’undici friulano, a secco di vittorie addirittura dallo scorso 25 ottobre.
– foto Image –
(ITALPRESS).
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