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Il Milan e il calcio Italiano in lutto: addio a Fabio Cudicini, leggenda del “Ragno Nero”

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Il calcio italiano piange la morte di uno dei suoi più grandi portieri, Fabio Cudicini, scomparso oggi all’età di 89 anni, a soli due giorni di distanza dalla celebrazione del trionfo in Supercoppa del suo Milan. Cudicini, soprannominato il “Ragno Nero”, è stato una figura iconica del club rossonero, dove ha scritto pagine indimenticabili dal 1967 al 1972, periodo durante il quale ha vinto numerosi titoli tra cui la Coppa dei Campioni, lo Scudetto, la Coppa Italia e la Coppa Intercontinentale.

Il suo percorso calcistico ha avuto inizio nell’Udinese, dove ha fatto il suo esordio tra i professionisti, prima di trasferirsi alla Roma, dove ha conquistato due Coppe Italia e una Coppa delle Fiere. È a Roma che Cudicini ha guadagnato il soprannome di “Pennellone”, per via della sua imponente statura, prima di approdare al Milan sotto la guida di Nereo Rocco. Nonostante il clima di scetticismo che accompagnava il suo trasferimento a San Siro, il portiere triestino ha dimostrato il suo valore, diventando un pilastro della squadra rossonera e contribuendo in maniera decisiva ai successi del club.

Cudicini, paragonato al leggendario Lev Yashin per il suo completo nero e per le sue doti di portiere, ha lasciato il segno anche come specialista nel parare i rigori. Il suo record di imbattibilità a San Siro, che raggiunse i 1132 minuti, è tuttora imbattuto. Nonostante il suo successo a livello di club, la sua carriera in Nazionale non decollò mai, in parte a causa della concorrenza di portieri come Dino Zoff e Ricky Albertosi. La sua unica chiamata in Nazionale fu come riserva di Zoff durante le qualificazioni ai Mondiali del 1970.

Oltre alla sua carriera, Cudicini è ricordato anche per la sua integrità e umanità, tanto che il Milan ha voluto omaggiarlo con un commovente messaggio sui social, estendendo le condoglianze alla sua famiglia, in particolare al figlio Carlo, che ha seguito le orme del padre diventando anch’esso portiere di successo, con esperienze significative in Inghilterra.

La sua morte, che arriva a pochi giorni dalla scomparsa di Aldo Agroppi, altro protagonista del calcio italiano, ha scosso l’intero mondo sportivo. La leggenda di Fabio Cudicini vive nel cuore dei tifosi rossoneri e di tutti coloro che hanno amato il calcio per la sua classe, la sua eleganza e la sua forza in porta. Con lui scompare un pezzo di storia del Milan e del calcio italiano.

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Bolelli e Vavassori in semifinale ad Adelaide: una vittoria convincente in vista degli Australian Open

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Simone Bolelli e Andrea Vavassori si qualificano per le semifinali del torneo ATP 250 di Adelaide, un’importante vetrina per affinare la preparazione in vista degli Australian Open, che prenderanno il via domenica a Melbourne. Alla loro prima uscita insieme nel 2025, i due tennisti italiani hanno dimostrato grande solidità e affiatamento in campo, vincendo un incontro ricco di intensità.

Nel quarto di finale, Bolelli e Vavassori hanno avuto la meglio sulla coppia australiana-belga formata da Matthew Ebden e Joran Vliegen con il punteggio di 7-6(5), 7-6(5), dopo un’ora e cinquanta minuti di gioco. La partita, molto equilibrata, ha visto i due italiani prevalere nei tiebreak di entrambi i set, dimostrando nervi saldi nei momenti cruciali.

Domani, Bolelli e Vavassori cercheranno di conquistare un posto in finale affrontando i vincitori del match tra la coppia formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic (attuali numero 1 del torneo) e quella composta dal monegasco Hugo Nys e dal francese Edouard Roger-Vasselin. Una nuova sfida attende gli azzurri, che proseguono la loro preparazione in vista degli Australian Open con grande determinazione.

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Paura per Bentancur durante Tottenham-Liverpool: il centrocampista uruguaiano soccorso in campo

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Tensione e preoccupazione durante la semifinale di andata della Carabao Cup tra Tottenham e Liverpool, quando Rodrigo Bentancur è stato colpito da un episodio che ha fatto temere il peggio. Il centrocampista uruguaiano, ex Juventus, stava cercando di staccare su un calcio d’angolo quando, dopo aver colpito il pallone di testa, è improvvisamente crollato a terra, apparentemente privo di sensi.

Il gioco è proseguito per pochi istanti prima che l’arbitro si accorgesse della gravità della situazione e fermasse la partita, con il pubblico e i giocatori visibilmente preoccupati. I soccorsi sono immediatamente intervenuti, portando Bentancur fuori dal campo in barella e somministrandogli ossigeno. La scena è stata drammatica, ma fortunatamente il giocatore ha fatto cenno con il pollice alzato, rassicurando i tifosi sulla sua condizione.

Il match è poi ripreso regolarmente, ma il lungo intervento medico ha imposto un abbondante recupero, con il direttore di gara che ha aggiunto ben 11 minuti di recupero nel primo tempo. Secondo quanto riportato dalla BBC, Bentancur è cosciente e in grado di comunicare, ma verrà trasportato in ospedale per eseguire degli accertamenti.

L’episodio ha inevitabilmente fatto tornare alla mente un altro caso simile: quello di Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, che poche settimane fa aveva subito un malore simile durante un incontro contro l’Inter, con il match poi sospeso per precauzione.

Per fortuna, la condizione di Bentancur sembra essere meno grave di quanto inizialmente temuto, ma il suo stato di salute sarà monitorato con attenzione nei prossimi giorni. I tifosi, intanto, sperano in un rapido recupero per il loro giocatore.

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Sinner riparte da Jarry agli Australian Open, derby Musetti-Arnaldi

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Jannik Sinner troverà Carlos Alcaraz o Novak Djokovic solo in un’eventuale finale, uno fra Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi saluterà già al primo turno, inizio soft per Jasmine Paolini. Sorteggiati i tabelloni degli Australian Open, col numero 1 azzurro e del mondo che si presenta da campione in carica. Il primo rivale sulla strada per difendere il titolo sarà il cileno Nicolas Jarry, finalista agli ultimi Internazionali ma che ha sconfitto pochi mesi fa in tre set a Pechino. Possibile un derby al terzo turno con Stefano Cobolli (debutto con l’argentino Etcheverry che lo ha battuto tre volte su tre), un ottavo con Matteo Berrettini (Norrie al debutto, secondo turno con uno fra Zhang e Rune e poi eventualmente Hurkacz) e un quarto di finale con Alex De Minaur o Stefanos Tsitsipas, in una parte di tabellone in cui figura anche Luca Nardi: per il pesarese, al primo Australian Open della carriera, c’è Gabriel Diallo. Per Sinner scongiurata una semifinale contro Djokovic e Alcaraz, finiti nell’altra metà del tabellone: l’ultimo ostacolo verso la seconda finale di fila potrebbe essere Taylor Fritz o Daniil Medvedev, battuto un anno fa dall’altoatesino nell’ultimo match del torneo.

Nell’ottavo di tabellone di Fritz anche un derby italiano, quello fra Musetti e Arnaldi: il carrarino ha vinto tutti e tre i precedenti confronti diretti, anche se sempre sulla terra battuta. Per il vincitore ci sarà poi uno fra Bautista Agut Shapovalov con Ben Shelton all’orizzonte nel terzo turno. Dalla parte di Medvedev, invece, Lorenzo Sonego: per il torinese subito Stan Wawrinka, campione nel 2014, ed eventuale sfida con Rublev nel match successivo. Nella parte bassa del draw, infine, Fabio Fognini e Lorenzo Darderi: sorteggio sfortunato per il primo, che trova subito Dimitrov (e al terzo turno possibile scontro con Lehecka, fresco di vittoria a Brisbane) mentre per Darderi c’è Pedro Martinez e un secondo turno con uno fra Zverev e Pouille. Il terzo quarto del tabellone offre però soprattutto la presenza di Djokovic e Alcaraz, che per la prima volta in carriera dunque non si sfiderebbero nè in semifinale nè in finale. Lo spagnolo inizia da Shevchenko, per Nole il teenager statunitense Nishesh Basavareddy, in corsa in semifinale a Auckland questa settimana.

Nella sezione di Zverev, infine, c’è anche Ruud: i due potrebbero incrociarsi nei quarti. Tre le azzurre invece al via nell’Australian Open femminile. Sorteggio positivo per Jasmine Paolini, quarta testa di serie, che debutterà con una qualificata. Percorso alla portata per la toscana fino agli ottavi, poi eventuale quarto con Elena Rybakina e ipotetica semifinale con Iga Swiatek (per l’ex numero 1 debutto però non semplice con Katerina Siniakova). Nella sezione della polacca c’è anche Lucia Bronzetti, la cui strada a Melbourne sarà subito in salita: prima rivale Vika Azarenka, due volte vincitrice dello Slam australiano. Debutto tosto anche per Elisabetta Cocciaretto, attesa dalla russa Diana Shnaider, numero 13 del ranking e 12 del seeding. La marchigiana è finita nel primo quarto di tabellone, dove potrebbero contendersi un posto in semifinale Aryna Sabalenka e Qinwen Zheng, nella rivincita della finale 2024. La bielorussa, numero uno del mondo e campionessa in carica, se la vedrà però subito con Sloane Stephens, vincitrice degli Us Open 2017. A questo proposito, fra i primi turni da non perdere anche Bencic-Ostapenko e Osaka-Garcia. La giapponese è nello stesso quarto di tabellone di Coco Gauff, pure lei attesa da una prima non semplice, il derby a stelle e strisce con Sofia Kenin, che sul cemento australiano ha trionfato nel 2020.
– foto Ipa Agency –

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