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Il Genoa si affida a Vieira per rilanciarsi in classifica

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GENOVA (ITALPRESS) – La sosta per le nazionali registra un altro cambio in panchina in Serie A. Dopo Lecce (Giampaolo per Gotti) e Roma (Ranieri per Juric), a pochi giorni dalla sfida-salvezza contro il Cagliari, in programma domenica alle 12.30 allo Stadio Ferraris, il Genoa ha annunciato ieri l’esonero di Alberto Gilardino per poi ufficializzare oggi l’arrivo in panchina di Patrick Vieira, ex centrocampista di Milan, Arsenal, Juve e Inter. Per il 48enne tecnico francese si tratta della prima esperienza in panchina in Italia dopo aver allenato il New York City in Mls, Nizza e Strasburgo in Ligue 1 e il Crystal Palace in Premier League. Gilardino era arrivato al Genoa nell’estate 2022 per guidare la Primavera ma a dicembre dello stesso anno era stato promosso sulla panchina della prima squadra per sostituire l’esonerato Blessin. Inizialmente soluzione ad interim, l’ex attaccante azzurro si era poi guadagnato la conferma centrando subito la promozione in serie A dove, alla prima stagione, ha chiuso con un ottimo undicesimo posto e il record di punti. A maggio scorso il rinnovo fino al 2026 ma l’avvio di campionato, dopo un’estate turbolenta sul mercato (ceduti Retegui e Gudmundsson), è stato al di sotto delle aspettative, col Grifone che ha raccolto appena 10 punti nelle prime 12 giornate. E così, a quasi due settimane dal pari contro il Como, la società ha optato per il cambio puntando su Vieira per rilanciare la squadra. L’ex centrocampista della nazionale francese, che dirigerà il primo allenamento dopo la formalizzazione del contratto nella sede di Villa Rostan, ritroverà proprio quel Balotelli con cui ebbe più di uno screzio a Nizza: l’obiettivo della salvezza, però, sarà più forte di qualsiasi ruggine del passato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Germania di Nagelsmann chiude imbattuta la fase a gironi di Nations League con un pareggio contro l’Ungheria

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La Germania di Julian Nagelsmann ha concluso la fase a gironi della Nations League con un pareggio 1-1 contro l’Ungheria, mantenendo il primo posto nel suo gruppo con 14 punti su 18 possibili. Nonostante il gol di Felix Nmecha al 76′, che sembrava aver regalato ai tedeschi una vittoria nella sfida dell’ultima giornata, l’Ungheria ha risposto al 99′ con un gol di Dominik Szoboszlai, strappando un punto importante.

Con questo pareggio, la Germania chiude la prima fase della competizione con un bilancio di quattro vittorie e due pareggi, restando imbattuta in un girone che comprendeva anche Bosnia-Erzegovina e Olanda. Ora, i tedeschi attenderanno di conoscere il loro avversario per i quarti di finale, che sarà una tra Italia, Danimarca e Croazia. I tedeschi, grazie al primo posto nel girone, avranno il vantaggio di giocare la partita di ritorno in casa, prevista per il 23 marzo, tre giorni dopo l’andata.

L’Olanda, che ha pareggiato 1-1 con la Bosnia-Erzegovina nell’ultima giornata, si piazza al secondo posto del girone, mentre la Bosnia-Erzegovina chiude all’ultimo posto.

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Rafael Nadal dice addio al tennis: la Spagna e il mondo salutano una leggenda

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Il tennis mondiale si è fermato ieri per l’addio definitivo di Rafael Nadal, che ha concluso la sua carriera professionale dopo 20 anni di successi straordinari. Il tennista di Manacor ha salutato i suoi tifosi nel Palacio de los Deportes di Malaga, al termine della sconfitta per 2-1 della Spagna contro l’Olanda nei quarti di finale della Coppa Davis. L’emozione era palpabile mentre Nadal, visibilmente commosso, parlava delle sue difficoltà fisiche e delle sue motivazioni: “Non mi sono stancato del tennis, è che il mio corpo non vuole giocare più”, ha detto, concludendo una carriera che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dello sport.

Le prime pagine dei principali quotidiani sportivi spagnoli sono un tributo a una carriera leggendaria. Marca dedica l’intera copertura all’addio di Nadal, con una grande foto del tennista e centinaia di “gracias!” per ringraziarlo del suo contributo al tennis mondiale. La stessa linea viene seguita da AS, che titola “E’ stato un onore”, riportando le parole di Nadal al termine dell’ultimo match, fra lacrime e saluti. El Mundo Deportivo lo definisce “eterno”, mentre Sport sceglie lo stesso aggettivo per descrivere il suo impatto indelebile sul tennis.

Anche i principali quotidiani generalisti spagnoli celebrano l’evento. El Pais titola “Nadal mette fine a una carriera leggendaria”, affiancando una foto del tennista di Manacor, mentre El Mundo scrive semplicemente “Gracias Rafa!” in apertura. La Vanguardia, dal canto suo, dedica una lunga riflessione sull’emozionato addio del campione, dando spazio alle emozioni di un’intera generazione di tifosi che hanno seguito il suo percorso sportivo.

Con 22 titoli del Grande Slam, 92 vittorie in carriera, cinque Coppe Davis e 209 settimane da numero 1 del mondo, Rafael Nadal lascia il tennis con il rispetto e l’affetto di un’intera comunità globale. La sua eredità va ben oltre i numeri, come testimoniato dai tributi che stanno arrivando da ogni angolo del mondo dello sport.

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Brasile e Uruguay pareggiano a Salvador, il Brasile fatica a trovare il gioco offensivo

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Martedì notte, a Salvador, le Nazionali di Brasile e Uruguay si sono affrontate in un’importante partita di qualificazione per la Coppa del Mondo 2026. Un pareggio che ha lasciato amarezza nella Seleção, incapace di sfruttare il vantaggio di giocare in casa e di superare l’Uruguay in classifica. Dall’altra parte, la Celeste ha confermato di essere ormai uscita dal periodo di difficoltà post-Copa América, mostrando solidità difensiva e compattezza a centrocampo.

Il Brasile ha iniziato con grande intensità, cercando di dominare il gioco e mettere sotto pressione gli avversari. Tuttavia, nonostante il possesso palla e il continuo spingere in attacco, la squadra di Tite ha faticato a creare occasioni concrete. La mancanza di idee negli ultimi metri e l’inefficacia nelle rifiniture sono emerse ancora una volta come le principali problematiche. Solo nei minuti di recupero del primo tempo, con un colpo di testa di Igor Jesus, i brasiliani sono riusciti a creare un vero pericolo per la porta avversaria, ma la conclusione è stata parata dal portiere uruguaiano Sergio Rochet.

Dall’altra parte, l’Uruguay ha confermato la sua solidità difensiva, con il trio di centrocampo composto da Matias Ugarte, Federico Valverde e Rodrigo Bentancur che ha fatto un lavoro prezioso nel bloccare le azioni offensive brasiliane e impedire che la Seleção trovasse il ritmo giusto. La difesa, ben organizzata e compatta, ha sofferto poco le offensive degli avversari, mantenendo alta la concentrazione per tutta la partita.

Il pareggio lascia quindi il Brasile con più dubbi che certezze in vista dei prossimi impegni, mentre l’Uruguay può guardare con maggiore ottimismo al futuro, avendo dimostrato una ritrovata solidità dopo un periodo turbolento. La strada verso il Mondiale è ancora lunga, ma per entrambe le squadre ci sarà bisogno di migliorare per sperare di arrivare in Russia nel 2026 con ambizioni elevate.

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