Nel corso del grande match di Ligue 1 tra Paris Saint Germain e Monaco, un intervento rischioso da parte di Wilfried Singo ha messo a repentaglio la salute di Gianluigi Donnarumma, che si è trovato con i tacchetti del difensore ivoriano stampati sulla guancia. L’episodio, avvenuto al 20′ del primo tempo, ha provocato una ferita sanguinante sul volto del portiere del PSG, costringendolo a lasciare il campo.

L’azione di Singo, che non è stata sanzionata dall’arbitro Francois Letexier con un cartellino giallo o rosso, ha suscitato immediatamente le proteste dei giocatori del PSG, i quali hanno ritenuto che l’intervento meritasse un’espulsione. Il giudice di gara ha invece ritenuto che il gesto del difensore fosse frutto di un’azione in continuità con il gioco, non volontaria ma nemmeno particolarmente imprudente. La decisione, tuttavia, ha alimentato un acceso dibattito, soprattutto sui social, dove il calciatore è stato oggetto di insulti razzisti da parte di alcuni utenti.

Fortunatamente, il portiere azzurro, nonostante il forte trauma facciale e le ferite multiple, ha evitato danni all’occhio. Dopo essere stato medicato con dieci punti di sutura, Donnarumma ha rassicurato i tifosi tramite i social, mostrando il suo volto coperto da una benda e scrivendo: “Tutto bene”. Tuttavia, il PSG ha comunicato che il giocatore dovrà rimanere inattivo per alcuni giorni, con nuove visite mediche in programma per verificare l’entità delle lesioni.

L’incidente, però, ha continuato a sollevare polemiche, sia per l’episodio in sé che per la risposta dell’arbitro. Al termine della partita, Donnarumma ha cercato chiarimenti sull’accaduto, ma non ha ricevuto spiegazioni soddisfacenti. I suoi compagni di squadra, inoltre, hanno espresso un parere unanime, sostenendo che l’espulsione di Singo fosse l’unica decisione giusta.

Nel post-partita, Singo ha cercato di chiarire la situazione, scusandosi direttamente con Donnarumma, e ribadendo il suo rammarico per l’incidente sui social, affermando che il gesto non era intenzionale. Il Monaco, dal canto suo, ha condannato fermamente gli insulti razzisti ricevuti dal giocatore, sottolineando che tali comportamenti non sono tollerati nel calcio e vanno contro i valori che il club rappresenta.

Mentre il portiere del PSG affronta il suo recupero, la vicenda continua a far parlare, con le polemiche che probabilmente non si spegneranno facilmente, soprattutto per quanto riguarda la decisione arbitrale e il trattamento di Singo sui social.

Le voci su un possibile ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan si fanno sempre più insistenti. Il tecnico toscano, che in passato ha già guidato la squadra rossonera, potrebbe essere preso in considerazione come sostituto di Paulo Fonseca qualora la situazione del club non migliorasse nei prossimi incontri.

Nonostante il Milan abbia finora espresso sostegno verso il proprio allenatore, la posizione di Fonseca appare tutt’altro che salda. Una mancata vittoria contro il Verona potrebbe segnare il punto di svolta, aprendo la strada a un avvicendamento in panchina. Allegri rappresenterebbe una scelta naturale per la società, grazie alla sua esperienza nel campionato italiano e alla conoscenza dell’ambiente milanese.

Secondo indiscrezioni, Allegri sarebbe aperto all’idea di assumere il ruolo di allenatore anche a stagione in corso, un’opzione che lo renderebbe preferibile rispetto ad altri nomi sul tavolo, come quello di Xavi Hernandez. Il profilo dello spagnolo sembra infatti meno adatto alle esigenze attuali del club, mentre altre possibilità, come quella di Maurizio Sarri, incontrerebbero ostacoli legati alla disponibilità immediata.

Se la decisione di un cambio tecnico dovesse concretizzarsi, il ritorno di Allegri potrebbe rappresentare per il Milan un nuovo capitolo con un volto già noto, in grado di infondere stabilità e ambizione. I prossimi risultati saranno decisivi per delineare il futuro della panchina rossonera.

Il 2024 ha segnato un nuovo record per il calcio internazionale, con ben 1.181 partite disputate tra squadre nazionali. Tuttavia, nonostante l’alto numero di incontri, il mese di novembre ha visto solo 21 partite, un dato che non ha influito sui primi 100 posti della classifica FIFA.

Così, l’Argentina ha chiuso l’anno al primo posto, confermando il dominio del 2023. La squadra guidata da Lionel Messi mantiene saldamente la vetta, seguita dalla Francia, che occupa la seconda posizione, e dalla Spagna, che chiude il podio al terzo posto. L’Inghilterra segue al quarto posto, mentre il Brasile è quinto. Portogallo, Olanda e Belgio completano la top 8 rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto.

L’Italia, sotto la guida di Luciano Spalletti, ha mantenuto il nono posto, come un mese fa, non registrando variazioni significative. La Germania si trova subito dietro gli azzurri, al decimo posto.

Tra i movimenti più interessanti, il Vietnam è la squadra che ha guadagnato più posizioni rispetto al mese precedente, salendo di due posti e arrivando alla 114ª posizione. L’Angola, invece, ha fatto segnare un incremento straordinario nell’arco dell’intero anno: con ben 21 partite disputate, la nazionale africana è passata dalla 117ª alla 85ª posizione, guadagnando 32 posti nella classifica FIFA.

Infine, anche San Marino è presente nella classifica, chiudendo l’anno al 210° posto.

Il ranking FIFA, che riflette i risultati e le prestazioni delle squadre nazionali a livello internazionale, continua a essere un indicatore fondamentale delle forze in campo nel calcio mondiale, con l’Argentina che sembra consolidare la sua leadership a livello globale.