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Atp Finals | Sinner giocherà contro Ruud

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Casper Ruud si conferma tra i protagonisti delle ATP Finals, conquistando un posto in semifinale grazie a una vittoria combattuta contro Andrey Rublev. Il tennista norvegese, attualmente al sesto posto del ranking mondiale, ha prevalso in tre set, dimostrando solidità e capacità di mantenere alta la concentrazione nei momenti decisivi.

Il match, caratterizzato da un primo set controllato da Ruud e un secondo che ha visto il ritorno del russo, si è concluso con un terzo parziale dominato dal norvegese. Questo successo proietta Ruud verso una sfida di grande interesse: affronterà oggi Jannik Sinner, l’idolo di casa, in un incontro che promette spettacolo e che prenderà il via in serata.

L’appuntamento si preannuncia come uno dei più attesi della competizione, con entrambi i giocatori che hanno dimostrato di essere in ottima forma e pronti a dare il massimo per raggiungere la finale.

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Pio Esposito tra U.21, Spezia e Stabia “Momento bellissimo”

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TIRRENIA (ITALPRESS) – Neanche una settimana fa, Pio Esposito ha giocato e segnato a casa sua, con un’altra maglia. Potrebbe succedere ancora martedì, perchè Pio giocherà di nuovo in quella che è diventata casa sua, con un’altra maglia. Sono giorni di emozioni forti per l’attaccante della Nazionale Under 21 e dello Spezia, entrato ieri a partita in corso nell’amichevole contro la Francia e che si prepara per il secondo test di questa finestra di novembre, in programma martedì contro l’Ucraina allo stadio ‘Alberto Piccò alle 18.15 con diretta su Rai 2. “Quella contro la Francia è stata una partita difficile, contro un avversario forte fisicamente e tecnicamente – sottolinea Esposito a figc.it dal ritiro di Tirrenia -. Ma abbiamo giocato a viso aperto, dimostrando di essere anche noi a un ottimo livello”. Lo stesso raggiunto dal terzo dei fratelli Esposito in questo inizio di stagione: sei gol in Serie B, già il doppio di tutti quelli segnati lo scorso anno, più quattro nel 7-0 di Latina a San Marino. “Meglio di così sarebbe stato difficile iniziare: è un momento bellissimo, ma non smetto di lavorare ogni giorno”. Emozioni forti, dunque, perchè oltre a quelle vissute in campo con la maglia dello Spezia e dell’Italia, lunedì nella sua Castellammare di Stabia (nel rione Cicerone) Salvatore e Sebastiano hanno inaugurato il nuovo campetto ristrutturato proprio dai fratelli Esposito, quello dove i tre ragazzi sono cresciuti. Pio non c’era, perchè in ritiro con l’Under 21, ma è come se ci fosse. “Ero in videochiamata con mia cugina – racconta -, quindi non mi sono perso un momento di quella giornata. Per poco non mi scappava la lacrima: è stato molto emozionante anche a distanza. Vedere tutta la gente del rione, i miei familiari, tutti uniti sul nostro campetto, quello che ci ha visti crescere. Abbiamo voluto lanciare il messaggio che non bisogna mai dimenticarsi delle proprie origini, se queste ti hanno dato tutto. Crescendo in quel campetto abbiamo imparato tanto: i valori dello sport e della vita, gli ideali, lo spirito di aggregazione, l’amicizia, lo stare insieme, il rispetto dei più grandi. Era un campetto in cui non c’erano regole: chi arrivava, giocava. E chi non giocava, aspettava il proprio turno”. Pio, il più piccolo dei fratelli Esposito, aspettava, ma quando era il suo momento se la cavava già bene. “Giocare con i più grandi già al campetto mi ha insegnato tanto, mi portava a dover andare al doppio degli altri e la cosa si è ripetuta negli anni. Dalla Primavera dell’Inter, al Mondiale Under 20, all’Europeo Under 19, e ora con l’Under 21 e in Serie B. Ma ho sempre avuto un grande rispetto di chi è più grande di me”. Sebastiano e Salvatore compresi: “Passavo i weekend a vedere le loro partite e mi sono ispirato a loro. Avere due calciatori professionisti così vicini, mi permette di poter avere consigli, soprattutto quando le cose non vanno. Perchè quando le cose vanno bene c’è poco da dire e poco da aggiustare”.
Quella scorsa è stata una domenica surreale: lo Spezia, terzo in Serie B, ha vinto 3-0 a Castellammare. Primo gol di Pio Esposito, secondo di Salvatore Esposito. “Segnare lì è stata un’emozione stranissima – ammette -. Per un attimo, quando la palla è entrata, ho fatto fatica a capire cosa stesse succedendo. Dentro di me ero contento, ma il gelo dello stadio l’ho sentito. E’ stato quasi un farsi male da soli, per uno come me che anche da lontano ha fatto l’abbonamento per vedere le partite della Juve Stabia in ogni categoria e che piangeva quando perdeva. Per me era la prima volta al ‘Mentì: Salvatore ci aveva giocato, ma a porte chiuse. Siamo stati felicissimi che il pubblico di Castellammare ci abbia accolti così: hanno capito tutti che in campo siamo dei professionisti e diamo il massimo per la maglia che si indossa, quella dello Spezia”.
Uno Spezia che sta dando diversi giovani alle Nazionali: non solo Esposito, ma anche Bertola in Under 21 e Candelari in Under 20. “Sono molto contento per Nicolò che mi ha raggiunto in Under 21 e per Pietro che è riuscito a trovare spazio in Under 20. Ha delle grandi potenzialità. Le cose a La Spezia stanno andando bene, quindi è più facile esprimersi sia per i singoli che per la squadra. Lo scorso anno si faceva fatica, quest’anno abbiamo iniziato meglio”.
Prima di tornare a ospitare lo Spezia, il Picco si prepara a ospitare l’Under 21. “Sarà un’altra emozione particolare, strana ma bellissima, anche perchè La Spezia è la città di tante mie prime volte e a cui mi sono affezionato tantissimo – dice -. La prima squadra tra i professionisti, le prime partite da professionista, i primi gol da professionista, la città dove ho preso la patente e anche quella in cui sono andato a vivere per la prima volta da solo”. E a proposito di prime volte, sarà la prima partita con l’arco montato sopra la curva Ferrovia, e che dovrà sorreggere la copertura del ‘cuorè della tifoseria spezzina: “Non vediamo l’ora di tornare a giocare con la gente in curva, spiega Esposito, che poi apre virtualmente le porte della casa della sua famiglia, a Brescia. Lì c’è una collezione infinita di maglie e palloni, con Pio che ha portato lì la maglia di Italia-San Marino, quella del poker. “Abbiamo perso il conto delle maglie che ci sono – scherza -. Ora siamo in tre a contribuire. Quella a cui tengo di più? Una di Morata, presa da Seba, che nell’anno di Serie A è riuscito a portarne a casa tante”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tyson sconfitto ai punti dallo YouTuber Paul

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ARLINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Jake Paul ha battuto Mike
Tyson ai punti nell’attesissimo match dell’AT&T Stadium di
Arlington, in Texas, che si è svolto nella notte italiana. L’unico ko è stato quello della piattaforma Netflix, che si era assicurata la diretta della sfida ma che, secondo quanto riportato dal “New York Times”, ha avuto diversi problemi tecnici. Migliaia di utenti, infatti, hanno segnalato il “crash” del live streaming durante il match. Chi, invece, è riuscito a godersi lo spettacolo, ha assistito alla sconfitta della leggenda dei pesi massimi, 58 anni e fermo da 5, arrivata, però, soltanto ai punti (80-72, 79-73 e 79-73), contro il 27enne youtuber. Un match acceso nelle prime fasi che poi ha perso intensità. “Iron Mike” non affrontava un combattimento professionistico dal giugno 2005 e dalla sconfitta contro l’irlandese Kevin McBride. Jake Paul, giovane YouTuber convertitosi in pugile dal 2020, dieci incontri alle spalle, ha provato a divertirsi in un duello ridotto a 8 round da 2 minuti (invece dei soliti 3).
“Sono felice, non ho niente da dimostrare a nessuno tranne che a me stesso “, ha dichiarato Tyson al termine di una serata che ha visto i 72.000 dell’AT&T Stadium urlare costantemente il suo nome e continuare ad applaudirlo senza sosta dopo la sconfitta. E lui li ha ripagati promettendo: “Non credo che questo sarà il mio ultimo incontro”. Intanto Tyson potrà “consolarsi” con i 20 milioni di dollari (19 milioni di euro) che ricaverà dalla sfida, mentre a Jake Paul andranno ben 40 milioni di dollari.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Azzurrini rimontati, a Empoli finisce 2-2 Italia-Francia U.21

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EMPOLI (ITALPRESS) – Divertente amichevole e 2-2 finale fra Italia e Francia Under 21 al Castellani di Empoli. Azzurrini avanti di due gol con Casadei e Ambrosino nel primo tempo, ma poi raggiunti dagli avversari con Cherki, talento del Lione, sugli scudi. Positiva comunque la prestazione della rosa allenata da Carmine Nunziata davanti ad una delle squadre più talentuose della categoria. E’ la Francia a fare fin da subito la partita con il ct transalpino Baticle che manda in campo un undici sperimentale molto giovane, fra cui il 2007 Bouaddi, dotato di grande qualità. Dopo una parata di Desplanches su Cherki, passano gli azzurrini al 16′. Bella l’azione sulla sinistra di Ndour che approfitta di un inserimento di Gnonto che serve un assist a Casadei che batte Restes. La reazione degli ospiti ci mette un pò a concretizzarsi ma al 26′ serve un altro intervento decisivo di Desplanches su conclusione di Tchaouna per deviare la palla sulla traversa. Il raddoppio dell’Italia al 44′ quando Volpato arriva fino alla linea di fondo e serve un assist perfetto per Ambrosino che mette in rete. L’Italia, pur in deficit di condizione fisica rispetto agli avversari, beneficia di un centrocampo che riesce a calamitare quasi tutti i palloni.
Per due volte Gnonto a inizio ripresa va vicino al tris azzurro, ma prima la conclusione a giro esce di poco, poi l’attaccante del Leeds non arriva di un soffio su assist di Casadei. Alla distanza emerge la qualità di Agoume e compagni e non è un caso che la Francia accorci le distanze poco prima dell’ora di gioco con Cherki su assist da destra di Sildillia. I due ct nei 30′ finali danno spazio a vari uomini delle rispettive panchine con Nunziata che in particolare sceglie Fabbian per Volpato ed Esposito per Ambrosino. E’ decisivo però l’ingresso nei transalpini di Antagana per il 2-2 al 65′ con ancora Cherki fondamentale per fornire la palla giusta al compagno. Fra i giocatori che scendono in campo per la Francia anche il parmense Bonny, pericoloso al 68′ con destro fuori di un soffio, mentre Bertola prende il posto di Pirola che accusa un infortunio al ginocchio sinistro che sarà da valutare. Nel finale bella chance per Fabbian, ma dice no Restes e così si arriva al triplice fischio del direttore di gara sul 2-2 a finale.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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