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Torino | Cosa fare in caso di auto alluvionata: guida per evitare danni e pericoli

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L’arrivo delle piogge intense può trasformare in breve tempo le strade in veri e propri fiumi, mettendo a rischio non solo la sicurezza dei conducenti ma anche l’integrità dei veicoli. Quando l’acqua supera il livello di guardia, anche una semplice pozza può diventare una trappola pericolosa, causando danni strutturali e mettendo a rischio la vita di chi si trova al volante. Vediamo come comportarsi in caso di alluvioni improvvise e cosa fare per proteggere la propria auto e se stessi.
Riconoscere i rischi in tempo

Una delle prime cose da fare quando si nota un aumento improvviso del livello dell’acqua sulla strada è rallentare immediatamente. Già una pozzanghera alta 10 cm può far galleggiare l’auto, riducendo drasticamente la capacità di controllo, soprattutto se si sta viaggiando a velocità elevata. In queste condizioni, il rischio di perdere il controllo del veicolo è elevato, e se l’acqua copre completamente le ruote, si potrebbe incorrere nel cosiddetto effetto motoscafo, in cui l’auto galleggia senza possibilità di sterzare. La visibilità, inoltre, si riduce drasticamente, creando un ulteriore pericolo. Se possibile, si consiglia di fermarsi e scegliere percorsi alternativi, in particolare nei tratti dove l’acqua sembra essere più alta del previsto.
Come comportarsi davanti a un guado

Quando l’acqua si accumula in pozze particolarmente profonde, è fondamentale prendere alcune precauzioni per evitare danni gravi. Se la profondità dell’acqua è incerta, la prudenza è d’obbligo. Se si è già in movimento e si incontra una zona allagata, l’ideale è fermarsi prima di entrare nella zona critica e osservare la situazione. Se si decide di attraversare, è importante procedere a velocità molto bassa, senza accelerare, per evitare che l’auto sollevi onde d’acqua che potrebbero danneggiare il motore o l’elettronica del veicolo.

Se l’acqua sembra salire velocemente, un’ulteriore misura di sicurezza è quella di aprire un finestrino per permettere all’acqua di entrare nell’abitacolo e ridurre il rischio di galleggiamento. Inoltre, l’eventuale apertura di una porta può bilanciare la spinta dell’acqua, evitando che l’auto venga portata via dalla corrente.
I danni da alluvione: cosa può succedere all’auto

Le conseguenze di un’auto immersa in acqua dipendono dalla profondità dell’allagamento. In caso di livelli d’acqua che superano il filo delle ruote, i danni possono essere considerevoli. L’abitacolo e il motore sono le parti più vulnerabili, e spesso i danni non sono immediatamente visibili. In caso di inondazione grave, è necessario un intervento professionale per smontare il motore, verificare l’efficacia dei sistemi elettronici e controllare che non ci siano danni irreparabili. Nei casi più gravi, quando l’acqua ha raggiunto i finestrini, la soluzione migliore può essere quella di rottamare il veicolo, soprattutto se il valore dell’auto è ridotto.
Assicurazione: limiti e copertura

La copertura assicurativa per danni da alluvione varia a seconda della polizza stipulata. Se la propria assicurazione prevede il risarcimento per danni da eventi atmosferici, è importante verificare le condizioni specifiche riportate nel contratto. Spesso, l’assicurazione copre solo i danni causati da calamità naturali documentate (come tempeste o bufere), ma non copre danni causati da tombini intasati o guadi pericolosi che il conducente avrebbe potuto evitare. Inoltre, la copertura è soggetta a franchigie e scoperti, che riducono l’importo del rimborso.
Come uscire da un’auto sommersa

Se la situazione peggiora e l’auto finisce completamente sott’acqua, è fondamentale agire rapidamente. La prima cosa da fare è slacciare la cintura di sicurezza, abbassare il finestrino e cercare di uscire dall’abitacolo. Se l’impianto elettrico non funziona più, può essere necessario sfondare un finestrino con un oggetto a punta, come un martelletto di emergenza, che può fare la differenza in una situazione critica. È importante non perdere tempo e mantenere la calma: ogni secondo conta.

Infine, è sempre una buona idea tenere a bordo un martelletto di emergenza a punta, che costa pochi euro e può rivelarsi vitale in caso di incidenti di questo tipo. La sua capacità di rompere il vetro in modo sicuro permette di liberarsi in fretta se l’auto viene sommersa.
Conclusioni

In caso di alluvione o forti piogge, la sicurezza stradale dipende dalla capacità di riconoscere i rischi e adottare comportamenti prudenti. Rallentare, evitare di attraversare tratti pericolosi e prepararsi ad affrontare le emergenze sono misure che possono fare la differenza tra il danno e la salvezza. Se la propria auto viene danneggiata, la tempestività nelle riparazioni e la corretta gestione della polizza assicurativa sono fondamentali per limitare i danni economici e garantire la sicurezza del conducente e dei passeggeri.

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Mercedes-AMG sviluppa il primo SUV ad alte prestazioni

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Per la prima volta nei suoi 57 anni di storia, Mercedes-AMG sta sviluppando un SUV interamente in casa. L’innovativo fuoristrada, “Born in Affalterbach”, è costruito sulla piattaforma elettrica ad alte prestazioni AMG.EA nativa per automobili elettriche ad alte prestazioni. I veicoli di sviluppo saranno sottoposti ai primi test drive quest’inverno. I SUV high performance sono da tempo una pietra miliare del portafoglio AMG. Oltre 25 anni fa, il marchio di auto sportive e ad alte prestazioni di Affalterbach ha aperto la strada a questo segmento con il lancio della ML 55 AMG. La classe dei fuoristrada sportivi ha rapidamente conquistato il cuore dei clienti, registrando da allora tassi di crescita elevati. Oggi, Mercedes AMG vanta una gamma SUV di sei modelli: GLA, GLB, GLC, GLE, GLS e EQE SUV. L’iconica Gelàndewagen Mercedes AMG G 63 rappresenta il vertice della linea di fuoristrada ad alte prestazioni.

In questo ultimo progetto, Mercedes AMG ha sviluppato per la prima volta l’intera architettura del veicolo. Questo SUV full-size sarà il secondo modello costruito sulla piattaforma ad alte prestazioni completamente elettrica AMG.EA. Rappresenta inoltre il sesto veicolo interamente sviluppato dagli specialisti delle prestazioni di Affalterbach, unendosi al primo modello AMG.EA attualmente in fase di collaudo, nonchè ai modelli GT, SL, la precedente generazione GT e SLS. “Da molti anni i SUV sono tra i nostri modelli più popolari. Con questo SUV ‘Born in Affalterbach’, rispondiamo a questa tendenza offrendo ai nostri clienti un fuoristrada ad alte prestazioni davvero accattivante, basato sulla piattaforma AMG.EA. La nostra nuova architettura ad alte prestazioni segue una chiara filosofia: ‘AMG First, EV Second’. Questo significa che i veicoli non solo eccellono come veicoli elettrici, ma incarnano anche la qualità fondamentali di AMG in termini di emozioni e prestazioni” dichiara Michael Schiebe, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes AMG e Responsabile delle divisioni Mercedes Benz Classe G e Mercedes Maybach.

foto: ufficio stampa Mercedes-Benz Italia

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Fiat lancia la tecnologia bio-ibrida in Brasile

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Fiat ha lanciato la tecnologia Bio-Hybrid con i suoi modelli SUV di grande successo, Pulse e Fastback, in Brasile. Questa tecnologia combina propulsori elettrici e ibridi con biocarburanti, in particolare etanolo, per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere una mobilità accessibile.
Il Brasile, dove Fiat è una forza dominante nel mercato, svolge un ruolo centrale in questo sviluppo, ospitando il centro di ricerca globale Bio-Hybrid presso lo stabilimento Stellantis di Betim. L’introduzione dei SUV bio-ibridi sottolinea l’impegno di FIAT nella creazione di veicoli sostenibili e accessibili, consolidandosi come protagonista del futuro della mobilità.

In quanto casa automobilistica con un forte impegno per il progresso sociale e ambientale, Fiat risponde all’urgente necessità di soluzioni di trasporto sostenibili. Con il lancio della Pulse e della Fastback con tecnologia bio-ibrida, il marchio rafforza il suo ruolo pionieristico nel fornire soluzioni di mobilità accessibili e rilevanti per le sfide globali di oggi.
Il motore T200 Hybrid, che equipaggia le versioni ibride di Fiat Fastback e Pulse, rappresenta un salto di qualità in termini di prestazioni ed efficienza. Abbinato a un cambio CVT a sette rapporti, questo motore 1.0 turbo Flex è il più potente del suo segmento, con una potenza di 130 CV e una coppia di 20,4 kgfm. Integrando la tecnologia ibrida, Fiat ha aumentato l’efficienza dei consumi riducendo significativamente i consumi dell’11,5% per la Fastback e del 10,7% per la Pulse con benzina ed etanolo nei cicli urbani. Questo miglioramento posiziona il T200 Hybrid come una scelta eccezionale sia per le prestazioni che per l’economicità. Il cuore del sistema ibrido è un motore elettrico multifunzionale che sostituisce i tradizionali componenti dell’alternatore e dell’avviamento. Questa progettazione innovativa utilizza due batterie da 12 V: una batteria al piombo da 68 Ah situata nel vano motore e una batteria agli ioni di litio da 11 Ah situata sotto il sedile del conducente. Insieme, queste batterie supportano il motore elettrico, che genera fino a 3 kW di potenza, fornendo una coppia supplementare al motore a combustione e caricando entrambe le batterie per migliorare l’efficienza del carburante.

Il sistema funziona in quattro modalità dinamiche che massimizzano l’efficienza. e-Start&Stop: questa modalità attiva la funzione Start-Stop quando il veicolo è fermo, spegnendo il motore a combustione per risparmiare carburante. Durante la decelerazione, il motore continua a funzionare senza iniezione di carburante, ottimizzando il recupero di energia. e-Assist: In questo caso, il motore elettrico fornisce una coppia supplementare al motore a combustione durante l’accelerazione e l’avvio. Questa assistenza, alimentata dalle batterie, riduce il consumo di carburante e migliora le prestazioni. Alternatore intelligente: L’alternatore funziona in due modalità, rispondendo ai livelli della batteria. In modalità alternatore, carica le batterie quando sono scariche, mentre in modalità neutra mantiene il fabbisogno elettrico del veicolo quando le batterie sono sufficientemente cariche. e-Regen: Questa modalità rigenerativa cattura l’energia meccanica durante la decelerazione, convertendola in energia elettrica che ricarica sia la batteria al piombo che quella agli ioni di litio, recuperando fino al 25% dell’energia che altrimenti andrebbe persa.

foto: ufficio stampa Stellantis

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Cambio gomme stagionale, quali pneumatici scegliere

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In Europa si avvicina il momento del cambio pneumatici in vista della stagione invernale. Nonostante norme diverse da paese a paese, gli automobilisti devono decidere come attrezzarsi per la stagione fredda, la più insidiosa per l’aderenza dei pneumatici. Anche se negli ultimi inverni si sta registrando una ridotta frequenza di nevicate, vale sempre la regola dei 7°C: sotto questa soglia di temperatura, è opportuno montare gomme adeguate al freddo che garantiscono performance superiori su asciutto e bagnato. Meglio montare pneumatici invernali o quattro stagioni? Dipende da diversi fattori. La scelta più adatta alla stagione fredda resta quella dei pneumatici invernali, prodotti sviluppati con mescole ad hoc studiate per offrire un’aderenza ottimale e un’elevata capacità di trazione su fondi asciutti e bagnati, riducendo il rischio di aquaplaning. Che sia winter o all season, è fondamentale verificare le marcature sul fianco del pneumatico. La sigla M+S indica che si tratta di un prodotto pensato per fondi difficili, ma la sicurezza maggiore è assicurata quando è presente la marcatura 3PMSF (rappresentata da una montagna a 3 cime accompagnata da un fiocco di neve). Quest’ultima indica, infatti, che il pneumatico ha superato tutti i test anche nelle condizioni più critiche della stagione fredda.

Se il livello di sicurezza in inverno è assicurato dalle marcature, la scelta fra invernale o quattro stagioni dipende da molti fattori. Innanzitutto, dall’utilizzo dell’auto: un uso più intenso con chilometraggi elevati (sopra i 25.000 km/anno), modelli di auto più potenti o di grandi dimensioni, insieme all’abitudine a frequentare zone montane consigliano il prodotto più specialistico per il freddo, mentre un uso prevalentemente in contesti urbani e su auto più compatte (dalle citycar ai SUV compatti) consentono di adottare il pneumatico adatto a tutto l’anno. Se dunque il cambio tra treno estivo e invernale rappresenta la scelta più indicata per gran parte degli automobilisti, l’altra opzione è quella dei pneumatici quattro stagioni, come il Pirelli Cinturato All Season SF3 che assolve alle esigenze dell’automobilista più “urbano”, come confermato da diverse prove comparative svolte da testate specializzate dove il nuovo pneumatico ha vinto sui concorrenti.
Superata la scelta del pneumatico, è opportuno adeguare anche lo stile di guida. Se sull’asciutto non sono necessari particolari accorgimenti quando si è al volante rispetto alle stagioni più calde, va ricordato che l’aderenza è inferiore ed è consigliabile tenere un margine maggiore.

Discorso diverso quando ci sono fondi bagnati o innevati, dove bisogna ricorrere a uno stile simile a quello tipicamente adottato per risparmiare carburante: vanno evitate le brusche accelerate in partenza che rischiano di far pattinare le ruote in tutte le condizioni di innevamento. L’utilizzo dei freni va ridotto al minimo, a vantaggio del freno motore. Mantenere una distanza di sicurezza adeguata è ancor più importante di inverno per evitare tamponamenti. Attenzione anche alle manovre di parcheggio: la sosta in diagonale rispetto alla carreggiata risulta la più semplice per entrata e uscita, soprattutto quando i mezzi spartineve accumulano neve a bordo strada.
Attenzione se si guida un’auto elettrica: d’inverno l’autonomia della batteria tende a diminuire, meglio puntare su pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, caratteristica fondamentale per garantire più lunghe autonomie di guida. Pirelli, grazie alla tecnologia Elect, risponde proprio a questa necessità. Di recente è stato presentato il primo invernale per auto in “classe A” di rolling resistance: si tratta della versione invernale del P Zero Winter 2 per la BMW i7.

foto: ufficio stampa Pirelli

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