La Abarth 600e Scorpionissima si presenta come una crossover compatta elettrica dalle performance brillanti, ispirata alla Fiat 600e ma con un’anima decisamente sportiva. Con una potenza di 280 CV e una coppia di 345 Nm, questa vettura promette accelerazioni entusiasmanti, riuscendo a raggiungere i 100 km/h in soli 5,9 secondi. Tuttavia, il piacere di guida si scontra con una criticità: l’autonomia dichiarata di 334 km risulta limitata, specialmente se si decide di sfruttare appieno le potenzialità del motore.

In termini di design, la 600e Scorpionissima si distingue per interni curati, con un volante rivestito in Alcantara e sedili Sabelt progettati per offrire un buon supporto, perfetti per la pista e confortevoli anche su strada. L’ampio bagagliaio da 360 litri e lo spazio sufficiente per quattro adulti garantiscono una buona praticità.

La dotazione tecnologica è ricca: dalla guida semiautonoma al cruise control adattativo, la Abarth 600e non delude in termini di equipaggiamento. Tuttavia, la guida sportiva è frenata da un ESP troppo invasivo, che limita la libertà di manovra in situazioni più dinamiche.

Il vero tallone d’Achille della Abarth 600e rimane l’autonomia della batteria, che in condizioni di guida sportiva può ridursi a meno di 200 km. Questo aspetto è fondamentale per chi desidera godere a lungo delle prestazioni di questa sportiva elettrica, soprattutto in scenari urbani o in zone meno servite da stazioni di ricarica.

In conclusione, la Abarth 600e Scorpionissima offre un mix di emozioni forti e praticità, ma gli utenti devono considerare attentamente l’autonomia se desiderano sfruttarne appieno il potenziale.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel settore della sicurezza stradale sta per diventare realtà in Francia, con l’implementazione di autovelox avanzati. Questi dispositivi, grazie a tecnologie video innovative, non si limiteranno più a monitorare solo il superamento dei limiti di velocità, ma saranno in grado di controllare anche altre violazioni del codice della strada.

In particolare, l’IA sarà utilizzata per verificare il rispetto della distanza di sicurezza, l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida e il corretto uso delle cinture di sicurezza. Se approvato dal governo, chi verrà sorpreso in queste infrazioni rischierà multe significative e la perdita di punti sulla patente, esattamente come se fosse stato fermato da un agente di polizia.

L’adozione di questa tecnologia, però, non sarà immediata né universale. Sarà soggetta a specifiche condizioni, inclusa l’approvazione del bilancio 2025 da parte del governo francese, che ha già previsto investimenti significativi per il potenziamento degli autovelox. Al momento, resta da chiarire quanti dei circa 4.000 dispositivi attivi nel paese saranno aggiornati e se questa tecnologia potrà realmente operare efficacemente in condizioni di traffico intenso, come ad esempio sulle autostrade.

In Italia, la situazione è diversa. Sebbene teoricamente gli autovelox possano monitorare anche altre infrazioni come l’assenza di assicurazione o revisione, questa opportunità è attualmente ostacolata dalla mancanza di decreti attuativi. Pertanto, gli autovelox italiani continuano a focalizzarsi principalmente sul controllo della velocità, limitando la loro capacità di agire su altre trasgressioni.

In un contesto di crescente utilizzo dell’IA, le nuove misure in Francia rappresentano un passo significativo verso una maggiore sicurezza stradale, ma pongono anche interrogativi su come tali tecnologie possano essere implementate e regolamentate in altri paesi, compresa l’Italia.

La storica Alfa Romeo 4C torna a far parlare di sé grazie a un progetto speciale realizzato dalla divisione Heritage di Stellantis. Questa rinascita non è solo un ritorno in pista per una delle piccole supercar più amate dagli appassionati, ma anche un omaggio al campione di automobilismo italiano Nicola Larini, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del DTM.

una vettura iconica

Prodotta dal 2013 al 2021, l’Alfa Romeo 4C ha saputo conquistare il cuore degli appassionati di auto sportive. Con un peso di soli 895 kg, frutto di un telaio monoscocca in carbonio e una carrozzeria in composito, la 4C offriva prestazioni sorprendenti, garantendo un’esperienza di guida unica. Il motore quattro cilindri turbo da 1.750 cc, capace di erogare 240 CV, assicurava un’agilità paragonabile a quella di una monoposto, senza la necessità di un motore “esotico”.

il progetto “4c collezione gt”

Il nuovo progetto, denominato “4C Collezione GT Nicola Larini”, prevede la realizzazione di tre versioni speciali della 4C. Le livree, disegnate dal creativo Alessandro Maccolini, si ispirano ai colori delle storiche Giulia GT e GTV degli anni ’60. Le varianti presentano un verde pino, un rosso prugna e un giallo ocra, tutte caratterizzate da eleganti inserti bianchi su frontale e posteriore, rendendo omaggio all’eredità stilistica della casa automobilistica.

dettagli unici e disponibilità

Gli interni di queste versioni speciali sono studiati per evocare un’atmosfera racing, con l’uso di microfibra nera per ridurre i riflessi e garantire un feeling ottimale su sedile e volante. Ogni esemplare è personalizzato con la firma di Larini su cofano e plancia, insieme a selleria dedicata e dettagli bianchi che completano l’estetica. Gli appassionati possono acquistare direttamente questi pezzi da collezione dal dipartimento Heritage di Stellantis, rendendo questa opportunità ancora più esclusiva.

Con questa iniziativa, Stellantis non solo celebra la storia della 4C, ma rafforza anche il legame tra il marchio e il suo patrimonio motoristico, mantenendo viva la passione per le auto sportive.