Motori
L’Europa prende in considerazione il blocco dei software cinesi nelle auto
L’Unione Europea potrebbe seguire le orme degli Stati Uniti e valutare l’introduzione di restrizioni sui software cinesi utilizzati nelle automobili connesse. La Commissione Europea sta infatti esaminando se limitare l’accesso di tecnologie provenienti da Paesi non considerati alleati, come la Cina e la Russia, per evitare potenziali rischi legati alla sicurezza dei dati. Questo dibattito si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alla protezione dei dati sensibili che le auto connesse sono in grado di raccogliere e trasmettere.
Margrethe Vestager, responsabile europea per la digitalizzazione, ha sottolineato l’importanza di verificare se tali tecnologie possano essere sfruttate in modo improprio, mettendo a rischio la sicurezza delle informazioni personali. Attualmente, i funzionari europei stanno lavorando a una bozza di misure che, pur non essendo vincolanti, potrebbero influenzare le decisioni dei singoli Stati membri in materia di sicurezza digitale nel settore automobilistico.
Tuttavia, la questione ha suscitato dibattiti tra gli operatori del settore. Alcuni costruttori europei, in particolare quelli tedeschi, sono preoccupati per le possibili ripercussioni di tali restrizioni sui rapporti commerciali con la Cina, un mercato fondamentale per molte case automobilistiche. L’eventuale blocco dei software cinesi obbligherebbe infatti i produttori a cercare nuovi fornitori, con un possibile impatto negativo sui costi e sulla competitività.
Nel frattempo, l’Europa ha già introdotto una normativa per rafforzare la protezione dei dati sensibili, imponendo ai produttori di implementare sistemi di sicurezza informatica avanzati. Questo provvedimento ha già avuto effetti concreti sul mercato, come dimostrato dal calo delle immatricolazioni di auto cinesi e dal ritiro di alcuni modelli europei non conformi ai nuovi standard di sicurezza.
Il futuro delle auto connesse in Europa si delinea sempre più influenzato da queste considerazioni sulla sicurezza, con possibili cambiamenti radicali sia per i produttori che per i consumatori.