Motori
Lancia presente al Chantilly Arts & Elegance Richard Mille 2024
Il marchio Lancia partecipa al Chantilly Arts & E’lègance Richard Mille 2024, uno dei principali eventi mondiali dedicati alla bellezza automobilistica, in programma quest’anno dal 12 al 15 settembre presso i giardini del castello di Chantilly. “Per Lancia è un onore partecipare a quella che è una delle massime espressioni dell’eleganza e della bellezza automobilistica mondiale. Da sempre marchio iconico dell’eleganza italiana, Lancia non poteva mancare questo importante appuntamento proprio a poche settimane dal rientro del marchio nel paese. La Francia fa infatti parte dei mercati europei coinvolti nel processo di internazionalizzazione del marchio e nel 2025 disporrà di una rete distributiva composta da 25 showroom, affiancati da 80 punti di assistenza post-vendita” ha dichiarato Charles Fuster, Head of Marketing and Communication del marchio Lancia. Il decimo anniversario del Chantilly Arts & E’lègance Richard Mille è in programma dal 12 al 15 settembre, con un totale di oltre 800 esemplari esposti. Organizzato nella splendida cornice del giardino alla francese del castello, disegnato dal celebre architetto e paesaggista Andrè Le Nòtre nel XVII secolo, lo Chantilly Concours d’E’lègance rappresenta un appuntamento imperdibile con l’eleganza automobilistica mondiale. L’evento offre a designer e costruttori un’opportunità unica di esporre vetture storiche, prototipi e auto di produzione. La manifestazione è suddivisa in tre competizioni: il Concours d’E’tat, pensato per eleggere la “vettura più bella del mondo” e dedicato alle auto da collezione restaurate o conservate nel loro stato originale; il Concours d’E’lègance, la parata riservata alle concept car che devono esprimere al meglio l’associazione con il mondo della moda; il Grand Prix dei Club, cui partecipano i soci degli oltre quaranta club associati alla manifestazione.
Nuova Lancia Ypsilon torna in Francia per la prima volta dopo la presentazione ufficiale al mercato avvenuta lo scorso luglio con quattro esemplari, due con motorizzazione 100% elettrica e due con motorizzazione ibrida, disponibili per i primi test drive nel paese. Lancia Pu+Ra HPE, il Concept che ha traghettato il marchio nell’era dell’elettrificazione, è tra i modelli iscritti allo Chantilly Concours d’E’lègance: con il suo body filante, efficiente e aerodinamico, la vettura rappresenta la visione del marchio per i prossimi 10 anni, in termini di autonomia, tempo di ricarica ed efficienza per una prestazione ai vertici del mercato. Presente infine anche un’icona storica del marchio, la Lancia Stratos: una vettura da corsa “brutale ed efficiente”, nata per vincere e in grado di rompere gli schemi e che ha contribuito a fare di Lancia il marchio più vincente nella storia del Rally. Gli iconici fari posteriori rotondi, fonte di ispirazione per i fanali di Nuova Lancia Ypsilon, insieme all’alettone aerodinamico e all’abbinamento eclettico dei colori nell’abitacolo, rendono Lancia Stratos un modello dal design avveniristico e ancora oggi contemporaneo.
foto: ufficio stampa Stellantis
Motori
Cosa cambia per gli autovelox?
La riforma del Codice della Strada, recentemente approvata dal Parlamento e voluta dal ministro Matteo Salvini, introduce importanti modifiche sull’uso degli autovelox in Italia. A partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avverrà tra pochi giorni, gli autovelox saranno ammessi solo su strade extraurbane dove il limite di velocità è inferiore di non più di 20 km/h rispetto al limite previsto per quella tipologia di strada. In pratica, gli autovelox non saranno più utilizzati su strade con limiti di velocità molto bassi.
Inoltre, la riforma stabilisce una distanza minima tra due autovelox consecutivi: 3 km sulle strade extraurbane principali, 1 km sulle strade extraurbane secondarie e 500 metri sulle strade urbane. Questa misura punta a evitare la concentrazione di autovelox in aree ristrette e a garantire un maggiore equilibrio nel controllo della velocità.
Un altro cambiamento importante riguarda le sanzioni: se un automobilista viene multato più volte nello stesso tratto di strada entro un’ora, sarà applicata solo la sanzione più grave, aumentata del 33%. Questo riduce il rischio che gli automobilisti ricevano multe multiple nello stesso tratto per lo stesso tipo di infrazione.
Infine, gli autovelox dovranno essere segnalati con cartelli ben visibili almeno a 1 km di distanza e dovranno essere periodicamente tarati. Gli autovelox saranno installati solo in tratti stradali con un alto tasso di incidentalità o in luoghi dove non è possibile fermare il veicolo in sicurezza dopo l’infrazione, come su autostrade o strade ad alto traffico.
In generale, la riforma mira a rendere il sistema degli autovelox più trasparente ed equo, cercando di bilanciare il controllo della velocità con il rispetto delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale.
Motori
Chi ha venduto più auto elettriche nel 2024? La sfida tra Tesla e BYD
l mercato delle auto elettriche nel 2024 sta vivendo un’entusiasmante battaglia tra due giganti: Tesla e BYD. Sebbene l’anno non sia ancora concluso, i dati relativi alle vendite dei primi 9 mesi offrono già uno spunto interessante su chi si stia avvicinando al trono di leader globale delle vendite di auto BEV (Battery Electric Vehicles).
Nel corso dei primi nove mesi del 2024, Tesla ha consegnato ben 1.293.656 auto elettriche, mantenendo saldamente il primo posto. Tuttavia, la cinese BYD si sta avvicinando rapidamente, con 1.169.579 unità vendute nello stesso periodo. La differenza tra i due produttori si sta assottigliando, e a causa di un ottobre non particolarmente brillante per Tesla in Europa, la leadership per l’intero 2024 potrebbe essere a rischio.
Dopo Tesla e BYD, il distacco con il terzo posto è notevole. La georgiana Geely, che include marchi come Volvo, occupa la terza posizione con 507.259 auto elettriche vendute, seguita da Volkswagen con 506.688 unità. Questi numeri mostrano come Tesla e BYD abbiano dominato il mercato, mentre gli altri produttori faticano a tenere il passo.
La classifica prosegue con:
- SAIC-GM-Wuling, una cordata cinese che ha raggiunto un volume di vendite significativo,
- Hyundai e BMW, rispettivamente al quinto e sesto posto,
- GAC, un altro produttore cinese che continua a guadagnare terreno.
Stellantis, il gigante italo-francese, si trova al nono posto con 207.000 veicoli venduti, una cifra ben lontana dalle performance di Tesla e BYD. La società non è riuscita a colmare il divario e sta cercando di rilanciarsi nel segmento delle auto elettriche con nuovi modelli.
A chiudere la Top 10 troviamo Mercedes-Benz, che nonostante un impegno costante nel settore delle auto elettriche, è indietro rispetto ai leader, con un volume di vendite inferiore rispetto ai marchi cinesi. Scorrendo la classifica, troviamo Leapmotor al 16° posto con 121.000 unità, Toyota al 17° con 108.287 auto vendute, e Renault al 21° con 81.741veicoli.
Infine, tra gli ultimi posti della classifica, si trovano marchi come Lucid, Mahindra, Mitsubishi, Mazda e Zhido, che purtroppo non riescono a farsi strada in un mercato sempre più competitivo.
Con ancora tre mesi di vendite da contabilizzare, la sfida tra Tesla e BYD rimane incerta. Tesla mantiene il comando, ma l’espansione di BYD, supportata dalla crescente domanda di veicoli elettrici in Asia e altre aree globali, potrebbe portare a un sorpasso. Sarà interessante vedere come evolveranno i numeri nei prossimi mesi, in particolare considerando il sempre più acceso confronto in Europa e Stati Uniti.
Il 2024 sarà quindi l’anno della sfida decisiva, con Tesla e BYD in prima linea, ma altri produttori potrebbero sorprendendere. La transizione verso la mobilità elettrica è solo all’inizio, e chi riuscirà a guadagnare la leadership del mercato potrà definire il futuro del settore per i prossimi anni.
Motori
Monopattini elettrici: la nuova targa e assicurazione, cosa cambia con la riforma del Codice della Strada
Il Parlamento italiano ha finalmente dato il via libera definitivo alla riforma del Codice della Strada voluta dal ministro Matteo Salvini, che impone nuove regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Tra le principali novità c’è l’obbligo di dotarsi di targa e assicurazione per i monopattini, ma come si ottiene una targa e quali sono i dettagli pratici? Al momento, la risposta non è ancora chiara, poiché manca il decreto attuativo che definisca le modalità precise.
Per ora non abbiamo informazioni concrete su come e dove sarà possibile richiedere la targa per il monopattino elettrico. Il Ministero dei Trasporti dovrà fornire indicazioni dettagliate, specificando il processo di richiesta, i documenti necessari, il costo e le caratteristiche tecniche della targa. Secondo le prime indiscrezioni, sembra che si tratterà di una targhetta adesiva plastificata, non rimovibile, che verrà stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
Oltre alla targa, la riforma prevede anche l’obbligo di assicurazione per i monopattini, ma anche un aspetto che è stato accolto positivamente da molti è l’introduzione dell’obbligo del casco, esteso anche agli utenti maggiorenni. Sebbene quest’ultima misura sia vista come una tutela in più per la sicurezza, le nuove disposizioni relative alla targa e all’assicurazione sollevano diverse perplessità.
L’obbligo di targa e assicurazione potrebbe complicare notevolmente l’utilizzo di un mezzo che, fino a oggi, è stato scelto proprio per la sua praticità, economicità e la capacità di ridurre il traffico cittadino. L’introduzione di queste nuove normative potrebbe comportare un aumento dei costi per l’utente finale, con il rischio che il prezzo della targa e dell’assicurazione arrivi a superare anche il valore di un monopattino elettrico di fascia media. Questo, unito alla burocrazia aggiuntiva, potrebbe frenare la diffusione del monopattino come alternativa ecologica e veloce per spostarsi in città.
Il mercato, già in una fase di incertezze, potrebbe subire una battuta d’arresto significativa, e solo nei prossimi mesi capiremo quali saranno gli effetti concreti di questa riforma sul settore. La speranza è che le nuove normative non abbiano un impatto negativo sui benefici che il monopattino elettrico può portare in termini di mobilità sostenibile.
In attesa che il Ministero dei Trasporti chiarisca i dettagli, la riforma continua a suscitare discussioni tra favorevoli e contrari, con la consapevolezza che il futuro dei monopattini elettrici dipenderà molto dalle modalità con cui verrà gestita questa transizione normativa.
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