Motori
Isotta Fraschini Motori: l’icona italiana del sud rinnova la tradizione con innovazione e sostenibilità
Isotta Fraschini Motori, azienda storica e orgoglio dell’industria italiana, sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Parte del gruppo Fincantieri, la società ha saputo coniugare una lunga tradizione di eccellenza con un approccio innovativo, mantenendo saldo il suo ruolo di riferimento nel settore dei motori e generatori di energia. Operando principalmente nel settore della Difesa, Isotta Fraschini è un partner cruciale per numerose Marine Militari, inclusa quella italiana, a cui fornisce soluzioni avanzate e personalizzate.
Con sede a Bari, Isotta Fraschini Motori rappresenta uno degli esempi di come l’industria del Mezzogiorno possa diventare un centro d’eccellenza nazionale. Grazie a ingenti investimenti, l’azienda ha intrapreso un percorso di modernizzazione e ampliamento, puntando sulle tecnologie di ultima generazione per rilanciare e rafforzare la propria capacità produttiva. Il recente sviluppo del Centro Innovazione e Sviluppo (CIS), inaugurato nel 2023, è un passo cruciale in questa direzione: un polo all’avanguardia nato per promuovere soluzioni sostenibili e rafforzare il legame tra industria e ricerca.
Il CIS, finanziato in parte grazie ai fondi europei destinati allo sviluppo regionale della Puglia, si concentra su progetti che guardano al futuro dell’energia e della sostenibilità ambientale. Tra le iniziative, spicca la ricerca sui motori che utilizzano combustibili alternativi, inclusi quelli a base di idrogeno, un’alternativa fondamentale per ridurre le emissioni e la dipendenza dai carburanti fossili. Oltre a ciò, il CIS sta sviluppando soluzioni avanzate di gestione dell’energia e sistemi di monitoraggio remoto, rafforzando la capacità dell’azienda di rispondere a un mercato sempre più orientato verso l’efficienza e l’intelligenza energetica.
Il rilancio di Isotta Fraschini Motori non si limita a contribuire al settore industriale nazionale, ma ha un impatto concreto sull’economia e sull’occupazione del territorio. Grazie al CIS, l’azienda ha creato decine di posti di lavoro altamente qualificati, attirando talenti specializzati e offrendo opportunità di formazione avanzata per i giovani del Sud Italia. Questo contributo si traduce non solo in sviluppo economico ma anche in un impulso per l’intera regione, posizionando Bari come un polo tecnologico di eccellenza.
La capacità di Isotta Fraschini Motori di reinventarsi è un esempio di come un’azienda storica possa adattarsi alle nuove sfide, mantenendo vivo un marchio che è sinonimo di qualità e innovazione. Grazie alla visione strategica del gruppo Fincantieri e al supporto dei fondi regionali, Isotta Fraschini si propone come leader nel campo delle tecnologie energetiche avanzate, con un occhio attento alla sostenibilità e alle esigenze del mercato globale.
Isotta Fraschini Motori incarna così il potenziale di un’Italia che valorizza la propria tradizione industriale, proiettandosi verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato, dimostrando come il Made in Italy possa continuare a eccellere su scala globale.
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Incentivi auto 2024: terminati quelli per le auto tra 61 e 135 g/km
L’anno 2024 ha visto l’esaurimento degli incentivi statali per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km. Questa fascia, che riguardava principalmente veicoli a benzina e diesel, ha esaurito i suoi fondi in soli cinque mesi, un segnale della crescente domanda per auto a basse emissioni. L’importo iniziale stanziato era di 403 milioni di euro, con un bonus di 1.500 euro per ogni acquisto, ma ora le risorse per questa categoria non sono più disponibili.
Gli incentivi per le auto con emissioni da 0 a 20 g/km, invece, si sono esauriti in poche ore dopo il lancio, evidenziando l’interesse per i veicoli elettrici. Al momento, sono ancora attivi i fondi per le vetture con emissioni tra 21 e 60 g/km, categoria che comprende le ibride plug-in. Qui restano disponibili circa 80,5 milioni di euro, con un bonus che può arrivare fino a 6.875 euro in caso di rottamazione di veicoli più inquinanti e con un ISEE sotto i 30.000 euro.
Per quanto riguarda il futuro, in particolare per il 2025, le prospettive rimangono incerte, soprattutto in seguito alle tensioni tra il governo e i principali produttori automobilistici. In questo contesto, gli acquirenti potrebbero dover contare su eventuali sconti offerti direttamente dalle case automobilistiche per incentivare l’acquisto di nuove auto a basse emissioni.
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