Motori
Debutta su strada il nuovo SUV Volvo EX90 100% elettrico
La Volvo EX90 a trazione completamente elettrica è ormai pronta per circolare su strada: il primo lotto del SUV top di gamma è in fase di spedizione ai rivenditori negli Stati Uniti e in Europa e i primi clienti riceveranno le loro auto entro la fine di questo mese. Il numero delle consegne sarà incrementato, includendo altri mercati, tra il quarto trimestre di quest’anno e il primo trimestre del 2025. L’EX90 è la nuova ammiraglia del marchio svedese che definisce nuovi standard per la Casa automobilistica in termini di sicurezza, sostenibilità e tecnologia incentrata sull’individuo, allo scopo di semplificare e rendere più piacevole la vita delle persone. Per questo motivo, in fase di test la nuova ammiraglia è stata chiamata a soddisfare esigenze elevate e spinta al limite. Il CEO di Volvo Cars, Jim Rowan, ha messo alla prova l’EX90 nelle ultime settimane. Insieme ad alcuni colleghi, ha attraversato gli Stati Uniti a bordo dell’EX90, partendo dallo stabilimento Volvo di Charleston, nella Carolina del Sud, per arrivare fino in California.
“Dopo questo viaggio, posso affermare con certezza che l’EX90 è la migliore auto che abbiamo mai prodotto”, ha dichiarato Jim Rowan. “Dopo averla guidata per 950 chilometri attraverso tre stati degli Stati Uniti, in diverse condizioni di guida e di fondo stradale, conservo solo ricordi positivi. La ricarica, la maneggevolezza, il confort di guida, la silenziosità dell’abitacolo e l’eccezionale impianto audio, l’affidabilità, le dotazioni tecnologiche e la gradevolezza dell’interfaccia utente: non ho mai guidato un’auto Volvo come questa. L’EX90 segna l’inizio di una nuova era per Volvo Cars, un’era che comincia proprio ora”. E non si deve prendere per buona solo la nostra testimonianza: di recente, infatti, centinaia di giornalisti provenienti da tutto il mondo hanno avuto modo di scoprire tutte le qualità dell’EX90 in occasione di un test drive internazionale per i rappresentanti dei media tenutosi a sud-est di Los Angeles, negli Stati Uniti.
L’EX90 costituisce anche un cambiamento di paradigma per la Casa automobilistica, in quanto è la prima auto Volvo alimentata da un sistema di calcolo centrale ‘core computing’. Il computer di bordo dotato di IA è basato sulla piattaforma Nvidia Drive. Questo sistema centrale interagisce senza soluzione di continuità con la piattaforma Snapdragon Cockpit di Qualcomm Technologies, Inc. e con il software sviluppato internamente dagli ingegneri di Volvo Cars per gestire le funzioni chiave all’interno dell’auto, dalla sicurezza al sistema di infotainment, fino alla gestione della batteria. Il risultato è un’esperienza di guida ancora più reattiva e agevole. Concepita come vettura intelligente e connessa grazie a Google integrato, l’EX90 è dotata di una serie di sensori, tra cui radar, telecamere e un lidar fornito da Luminar per una maggiore sicurezza. La raccolta di dati dai sensori, insieme a una connessione 5G sempre attiva e a regolari aggiornamenti software in modalità over-the-air, consente di migliorare continuamente le caratteristiche dell’auto e di aumentarne le funzionalità nel tempo. In altre parole, l’EX90 è un’auto progettata per crescere ed evolversi insieme a chi la guida.
L’EX90 sfrutta la nostra base tecnologica di nuova generazione, è stata interamente progettata in funzione di una trazione completamente elettrica e ha un’autonomia di percorrenza fino a 600 km. E’ concepita per essere l’auto più sicura che abbiamo mai realizzato, dotata di tecnologie di sicurezza attiva e passiva di nuova generazione e di software che ricevono continuamente informazioni da una serie di sensori avanzati. L’EX90 è un’auto ricca di novità. E’ la prima auto Volvo a essere dotata di un sistema lidar e la prima con un sistema di calcolo centrale core computing. E’ anche la prima Volvo progettata per la ricarica bidirezionale, che consente ai clienti di contribuire al bilanciamento della rete elettrica e a un maggiore utilizzo di energia rinnovabile nella società. Inoltre, è la prima vettura al mondo a offrire la modalità Abbey Road Studios, inclusa nell’impianto audio opzionale di altissimo livello Bowers & Wilkins. La produzione dell’EX90 è iniziata nei primi mesi dell’anno presso lo stabilimento Volvo alle porte di Charleston, nella Carolina del Sud, negli Stati Uniti, che ha una capacità di produzione di 150.000 vetture all’anno. Negli ultimi anni Volvo Cars ha investito molto nelle sue strutture, rinnovando e ampliando il reparto carrozzeria e verniciatura. Lo stabilimento dispone ora anche di una linea di produzione di batterie all’avanguardia. Grazie a questi investimenti, l’impianto di produzione statunitense è adeguatamente preparato per l’inizio di questa nuova era.
foto: ufficio stampa Volvo Italia
Motori
Cosa cambia per gli autovelox?
La riforma del Codice della Strada, recentemente approvata dal Parlamento e voluta dal ministro Matteo Salvini, introduce importanti modifiche sull’uso degli autovelox in Italia. A partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avverrà tra pochi giorni, gli autovelox saranno ammessi solo su strade extraurbane dove il limite di velocità è inferiore di non più di 20 km/h rispetto al limite previsto per quella tipologia di strada. In pratica, gli autovelox non saranno più utilizzati su strade con limiti di velocità molto bassi.
Inoltre, la riforma stabilisce una distanza minima tra due autovelox consecutivi: 3 km sulle strade extraurbane principali, 1 km sulle strade extraurbane secondarie e 500 metri sulle strade urbane. Questa misura punta a evitare la concentrazione di autovelox in aree ristrette e a garantire un maggiore equilibrio nel controllo della velocità.
Un altro cambiamento importante riguarda le sanzioni: se un automobilista viene multato più volte nello stesso tratto di strada entro un’ora, sarà applicata solo la sanzione più grave, aumentata del 33%. Questo riduce il rischio che gli automobilisti ricevano multe multiple nello stesso tratto per lo stesso tipo di infrazione.
Infine, gli autovelox dovranno essere segnalati con cartelli ben visibili almeno a 1 km di distanza e dovranno essere periodicamente tarati. Gli autovelox saranno installati solo in tratti stradali con un alto tasso di incidentalità o in luoghi dove non è possibile fermare il veicolo in sicurezza dopo l’infrazione, come su autostrade o strade ad alto traffico.
In generale, la riforma mira a rendere il sistema degli autovelox più trasparente ed equo, cercando di bilanciare il controllo della velocità con il rispetto delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale.
Motori
Chi ha venduto più auto elettriche nel 2024? La sfida tra Tesla e BYD
l mercato delle auto elettriche nel 2024 sta vivendo un’entusiasmante battaglia tra due giganti: Tesla e BYD. Sebbene l’anno non sia ancora concluso, i dati relativi alle vendite dei primi 9 mesi offrono già uno spunto interessante su chi si stia avvicinando al trono di leader globale delle vendite di auto BEV (Battery Electric Vehicles).
Nel corso dei primi nove mesi del 2024, Tesla ha consegnato ben 1.293.656 auto elettriche, mantenendo saldamente il primo posto. Tuttavia, la cinese BYD si sta avvicinando rapidamente, con 1.169.579 unità vendute nello stesso periodo. La differenza tra i due produttori si sta assottigliando, e a causa di un ottobre non particolarmente brillante per Tesla in Europa, la leadership per l’intero 2024 potrebbe essere a rischio.
Dopo Tesla e BYD, il distacco con il terzo posto è notevole. La georgiana Geely, che include marchi come Volvo, occupa la terza posizione con 507.259 auto elettriche vendute, seguita da Volkswagen con 506.688 unità. Questi numeri mostrano come Tesla e BYD abbiano dominato il mercato, mentre gli altri produttori faticano a tenere il passo.
La classifica prosegue con:
- SAIC-GM-Wuling, una cordata cinese che ha raggiunto un volume di vendite significativo,
- Hyundai e BMW, rispettivamente al quinto e sesto posto,
- GAC, un altro produttore cinese che continua a guadagnare terreno.
Stellantis, il gigante italo-francese, si trova al nono posto con 207.000 veicoli venduti, una cifra ben lontana dalle performance di Tesla e BYD. La società non è riuscita a colmare il divario e sta cercando di rilanciarsi nel segmento delle auto elettriche con nuovi modelli.
A chiudere la Top 10 troviamo Mercedes-Benz, che nonostante un impegno costante nel settore delle auto elettriche, è indietro rispetto ai leader, con un volume di vendite inferiore rispetto ai marchi cinesi. Scorrendo la classifica, troviamo Leapmotor al 16° posto con 121.000 unità, Toyota al 17° con 108.287 auto vendute, e Renault al 21° con 81.741veicoli.
Infine, tra gli ultimi posti della classifica, si trovano marchi come Lucid, Mahindra, Mitsubishi, Mazda e Zhido, che purtroppo non riescono a farsi strada in un mercato sempre più competitivo.
Con ancora tre mesi di vendite da contabilizzare, la sfida tra Tesla e BYD rimane incerta. Tesla mantiene il comando, ma l’espansione di BYD, supportata dalla crescente domanda di veicoli elettrici in Asia e altre aree globali, potrebbe portare a un sorpasso. Sarà interessante vedere come evolveranno i numeri nei prossimi mesi, in particolare considerando il sempre più acceso confronto in Europa e Stati Uniti.
Il 2024 sarà quindi l’anno della sfida decisiva, con Tesla e BYD in prima linea, ma altri produttori potrebbero sorprendendere. La transizione verso la mobilità elettrica è solo all’inizio, e chi riuscirà a guadagnare la leadership del mercato potrà definire il futuro del settore per i prossimi anni.
Motori
Monopattini elettrici: la nuova targa e assicurazione, cosa cambia con la riforma del Codice della Strada
Il Parlamento italiano ha finalmente dato il via libera definitivo alla riforma del Codice della Strada voluta dal ministro Matteo Salvini, che impone nuove regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Tra le principali novità c’è l’obbligo di dotarsi di targa e assicurazione per i monopattini, ma come si ottiene una targa e quali sono i dettagli pratici? Al momento, la risposta non è ancora chiara, poiché manca il decreto attuativo che definisca le modalità precise.
Per ora non abbiamo informazioni concrete su come e dove sarà possibile richiedere la targa per il monopattino elettrico. Il Ministero dei Trasporti dovrà fornire indicazioni dettagliate, specificando il processo di richiesta, i documenti necessari, il costo e le caratteristiche tecniche della targa. Secondo le prime indiscrezioni, sembra che si tratterà di una targhetta adesiva plastificata, non rimovibile, che verrà stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
Oltre alla targa, la riforma prevede anche l’obbligo di assicurazione per i monopattini, ma anche un aspetto che è stato accolto positivamente da molti è l’introduzione dell’obbligo del casco, esteso anche agli utenti maggiorenni. Sebbene quest’ultima misura sia vista come una tutela in più per la sicurezza, le nuove disposizioni relative alla targa e all’assicurazione sollevano diverse perplessità.
L’obbligo di targa e assicurazione potrebbe complicare notevolmente l’utilizzo di un mezzo che, fino a oggi, è stato scelto proprio per la sua praticità, economicità e la capacità di ridurre il traffico cittadino. L’introduzione di queste nuove normative potrebbe comportare un aumento dei costi per l’utente finale, con il rischio che il prezzo della targa e dell’assicurazione arrivi a superare anche il valore di un monopattino elettrico di fascia media. Questo, unito alla burocrazia aggiuntiva, potrebbe frenare la diffusione del monopattino come alternativa ecologica e veloce per spostarsi in città.
Il mercato, già in una fase di incertezze, potrebbe subire una battuta d’arresto significativa, e solo nei prossimi mesi capiremo quali saranno gli effetti concreti di questa riforma sul settore. La speranza è che le nuove normative non abbiano un impatto negativo sui benefici che il monopattino elettrico può portare in termini di mobilità sostenibile.
In attesa che il Ministero dei Trasporti chiarisca i dettagli, la riforma continua a suscitare discussioni tra favorevoli e contrari, con la consapevolezza che il futuro dei monopattini elettrici dipenderà molto dalle modalità con cui verrà gestita questa transizione normativa.
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