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Come proteggere l’auto dai furti: strategie efficaci e consigli pratici

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Ogni anno in Italia, il numero di furti d’auto supera le centomila denunce, con danni che riguardano sia le automobili di lusso che quelle più comuni. La sicurezza del veicolo è quindi un tema cruciale per chiunque possieda un’auto, e sapere come proteggere l’auto dai furti può fare la differenza. Ecco alcuni consigli pratici per ridurre al minimo il rischio di subire un furto e per garantire maggiore protezione al proprio veicolo.
Perché è fondamentale proteggere l’auto dai furti

Nel 2023, i furti d’auto in Italia hanno superato le 131.000 denunce, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, secondo i dati del Dossier 2024 di LoJack Italia e del Ministero dell’Interno. Le automobili rubate non sono solo quelle di lusso: anche i veicoli più economici sono oggetto di furto, grazie alla facilità di smontaggio e alla rivendita delle singole parti. Per questo, la protezione del veicolo deve essere una priorità per tutti i proprietari di auto.
I consigli fondamentali per proteggere l’auto dai furti

  1. Scegliere il parcheggio giusto

Il primo passo per prevenire i furti è parcheggiare l’auto in luoghi sicuri. La soluzione migliore è un garage chiuso, ma se non si dispone di un garage privato, è importante scegliere parcheggi ben illuminati e visibili. Le aree isolate e poco illuminate, specialmente di notte, sono le preferite dai ladri. Parcheggiare sotto un lampione o vicino a un sistema di videosorveglianza rende l’auto meno attraente per i malintenzionati.

  1. Variare la posizione di parcheggio

Parcheggiare regolarmente nello stesso posto può far sì che i ladri notino le abitudini del proprietario. Cambiare frequentemente il parcheggio, specialmente se si lascia l’auto per periodi prolungati, aiuta a ridurre il rischio di furto.

  1. Installare sistemi di sicurezza avanzati

Un antifurto elettronico di ultima generazione rappresenta un efficace deterrente contro i ladri. Questi sistemi, dotati di tecnologie moderne, come la radiofrequenza, sono in grado di avvisare immediatamente il proprietario in caso di tentativi di furto, inviando notifiche via SMS o tramite app. Alcuni sistemi avanzati permettono anche di monitorare la posizione del veicolo in tempo reale.

  1. Usare dispositivi di sicurezza meccanici

Dispositivi come il bloccasterzo e il blocco del freno sono molto efficaci nel rendere l’auto inutilizzabile senza l’apposito strumento. Questi dispositivi meccanici, pur essendo semplici, costituiscono un ostacolo tangibile per i ladri, scoraggiandoli dal tentare il furto.

  1. Controllare finestrini e portiere

Un errore comune è dimenticare di chiudere completamente i finestrini o le portiere dell’auto, anche solo per una piccola fessura. Questa disattenzione offre ai ladri un facile punto di accesso. Prima di allontanarsi dal veicolo, è fondamentale assicurarsi che tutte le porte e i finestrini siano ben chiusi.

  1. Non lasciare oggetti di valore in vista

Lasciare oggetti di valore come borse, telefoni, computer o giacche visibili all’interno dell’auto è un invito per i ladri. Se non è possibile evitare di lasciare oggetti nel veicolo, è meglio nasconderli nel bagagliaio o in vani non visibili, prima di arrivare al parcheggio.

  1. Attenzione alla chiave di riserva

Mai lasciare la chiave di riserva all’interno dell’auto, nemmeno nel vano portaoggetti. È preferibile custodirla in un luogo sicuro e lontano dal veicolo.
Come i sistemi di allarme aiutano nella protezione

I sistemi di allarme sono strumenti fondamentali per proteggere l’auto. Questi dispositivi, collegati alla centralina del veicolo, sono in grado di rilevare qualsiasi tentativo di effrazione e di inviare segnali acustici e visivi. Alcuni sistemi avanzati, oltre a emettere un allarme, possono inviare notifiche direttamente sullo smartphone del proprietario, avvisandolo in tempo reale di eventuali intrusioni. Inoltre, esistono allarmi che possono bloccare l’avviamento del motore, impedendo ai ladri di mettere in moto il veicolo.
Dispositivi antifurto: come scegliere i più adatti

Esistono diversi dispositivi antifurto, sia meccanici che elettronici, che possono aumentare la sicurezza dell’auto:

Bloccasterzo: impedisce la rotazione del volante, rendendo difficile per i ladri manovrare il veicolo.
Blocco del cambio: blocca il cambio delle marce, rendendo impossibile la partenza del veicolo.
Immobilizzatore elettronico: impedisce l’avviamento del motore senza la chiave giusta.
Localizzatore GPS: traccia la posizione del veicolo, permettendo alle forze dell'ordine di recuperarlo più facilmente in caso di furto.
Pellicole protettive per vetri: queste pellicole aumentano la resistenza del parabrezza, ritardando o rendendo più rumoroso il tentativo di rottura.

Cosa fare in caso di tentato furto

Se un tentato furto si traduce in danni all’auto, come vetri rotti o serrature forzate, è importante sapere che una polizza assicurativa completa può coprire i costi di riparazione. Le polizze furto tradizionali coprono anche i danni derivanti da un tentato furto, oltre alla sottrazione del veicolo.
Furti d’auto: le tecniche più comuni

I ladri, spesso, usano tecniche ingegnose per rubare le auto. Una delle truffe più comuni è la “tecnica dello specchietto”, in cui il ladro simula un incidente per spingere il conducente a fermarsi. Un altro metodo prevede il lancio di oggetti contro l’auto per indurre il conducente a scendere. Inoltre, nelle auto con accesso keyless, si può verificare la truffa del “Relay Attack”, in cui il ladro intercetta il segnale della chiave per aprire il veicolo senza forzarne le serrature.

Prevenire i furti d’auto è possibile, ma richiede attenzione e l’adozione di dispositivi di sicurezza efficaci. Seguendo questi consigli, è possibile ridurre significativamente il rischio di furto e proteggere il proprio veicolo.

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Mercedes-AMG sviluppa il primo SUV ad alte prestazioni

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Per la prima volta nei suoi 57 anni di storia, Mercedes-AMG sta sviluppando un SUV interamente in casa. L’innovativo fuoristrada, “Born in Affalterbach”, è costruito sulla piattaforma elettrica ad alte prestazioni AMG.EA nativa per automobili elettriche ad alte prestazioni. I veicoli di sviluppo saranno sottoposti ai primi test drive quest’inverno. I SUV high performance sono da tempo una pietra miliare del portafoglio AMG. Oltre 25 anni fa, il marchio di auto sportive e ad alte prestazioni di Affalterbach ha aperto la strada a questo segmento con il lancio della ML 55 AMG. La classe dei fuoristrada sportivi ha rapidamente conquistato il cuore dei clienti, registrando da allora tassi di crescita elevati. Oggi, Mercedes AMG vanta una gamma SUV di sei modelli: GLA, GLB, GLC, GLE, GLS e EQE SUV. L’iconica Gelàndewagen Mercedes AMG G 63 rappresenta il vertice della linea di fuoristrada ad alte prestazioni.

In questo ultimo progetto, Mercedes AMG ha sviluppato per la prima volta l’intera architettura del veicolo. Questo SUV full-size sarà il secondo modello costruito sulla piattaforma ad alte prestazioni completamente elettrica AMG.EA. Rappresenta inoltre il sesto veicolo interamente sviluppato dagli specialisti delle prestazioni di Affalterbach, unendosi al primo modello AMG.EA attualmente in fase di collaudo, nonchè ai modelli GT, SL, la precedente generazione GT e SLS. “Da molti anni i SUV sono tra i nostri modelli più popolari. Con questo SUV ‘Born in Affalterbach’, rispondiamo a questa tendenza offrendo ai nostri clienti un fuoristrada ad alte prestazioni davvero accattivante, basato sulla piattaforma AMG.EA. La nostra nuova architettura ad alte prestazioni segue una chiara filosofia: ‘AMG First, EV Second’. Questo significa che i veicoli non solo eccellono come veicoli elettrici, ma incarnano anche la qualità fondamentali di AMG in termini di emozioni e prestazioni” dichiara Michael Schiebe, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes AMG e Responsabile delle divisioni Mercedes Benz Classe G e Mercedes Maybach.

foto: ufficio stampa Mercedes-Benz Italia

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Fiat lancia la tecnologia bio-ibrida in Brasile

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Fiat ha lanciato la tecnologia Bio-Hybrid con i suoi modelli SUV di grande successo, Pulse e Fastback, in Brasile. Questa tecnologia combina propulsori elettrici e ibridi con biocarburanti, in particolare etanolo, per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere una mobilità accessibile.
Il Brasile, dove Fiat è una forza dominante nel mercato, svolge un ruolo centrale in questo sviluppo, ospitando il centro di ricerca globale Bio-Hybrid presso lo stabilimento Stellantis di Betim. L’introduzione dei SUV bio-ibridi sottolinea l’impegno di FIAT nella creazione di veicoli sostenibili e accessibili, consolidandosi come protagonista del futuro della mobilità.

In quanto casa automobilistica con un forte impegno per il progresso sociale e ambientale, Fiat risponde all’urgente necessità di soluzioni di trasporto sostenibili. Con il lancio della Pulse e della Fastback con tecnologia bio-ibrida, il marchio rafforza il suo ruolo pionieristico nel fornire soluzioni di mobilità accessibili e rilevanti per le sfide globali di oggi.
Il motore T200 Hybrid, che equipaggia le versioni ibride di Fiat Fastback e Pulse, rappresenta un salto di qualità in termini di prestazioni ed efficienza. Abbinato a un cambio CVT a sette rapporti, questo motore 1.0 turbo Flex è il più potente del suo segmento, con una potenza di 130 CV e una coppia di 20,4 kgfm. Integrando la tecnologia ibrida, Fiat ha aumentato l’efficienza dei consumi riducendo significativamente i consumi dell’11,5% per la Fastback e del 10,7% per la Pulse con benzina ed etanolo nei cicli urbani. Questo miglioramento posiziona il T200 Hybrid come una scelta eccezionale sia per le prestazioni che per l’economicità. Il cuore del sistema ibrido è un motore elettrico multifunzionale che sostituisce i tradizionali componenti dell’alternatore e dell’avviamento. Questa progettazione innovativa utilizza due batterie da 12 V: una batteria al piombo da 68 Ah situata nel vano motore e una batteria agli ioni di litio da 11 Ah situata sotto il sedile del conducente. Insieme, queste batterie supportano il motore elettrico, che genera fino a 3 kW di potenza, fornendo una coppia supplementare al motore a combustione e caricando entrambe le batterie per migliorare l’efficienza del carburante.

Il sistema funziona in quattro modalità dinamiche che massimizzano l’efficienza. e-Start&Stop: questa modalità attiva la funzione Start-Stop quando il veicolo è fermo, spegnendo il motore a combustione per risparmiare carburante. Durante la decelerazione, il motore continua a funzionare senza iniezione di carburante, ottimizzando il recupero di energia. e-Assist: In questo caso, il motore elettrico fornisce una coppia supplementare al motore a combustione durante l’accelerazione e l’avvio. Questa assistenza, alimentata dalle batterie, riduce il consumo di carburante e migliora le prestazioni. Alternatore intelligente: L’alternatore funziona in due modalità, rispondendo ai livelli della batteria. In modalità alternatore, carica le batterie quando sono scariche, mentre in modalità neutra mantiene il fabbisogno elettrico del veicolo quando le batterie sono sufficientemente cariche. e-Regen: Questa modalità rigenerativa cattura l’energia meccanica durante la decelerazione, convertendola in energia elettrica che ricarica sia la batteria al piombo che quella agli ioni di litio, recuperando fino al 25% dell’energia che altrimenti andrebbe persa.

foto: ufficio stampa Stellantis

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Cambio gomme stagionale, quali pneumatici scegliere

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In Europa si avvicina il momento del cambio pneumatici in vista della stagione invernale. Nonostante norme diverse da paese a paese, gli automobilisti devono decidere come attrezzarsi per la stagione fredda, la più insidiosa per l’aderenza dei pneumatici. Anche se negli ultimi inverni si sta registrando una ridotta frequenza di nevicate, vale sempre la regola dei 7°C: sotto questa soglia di temperatura, è opportuno montare gomme adeguate al freddo che garantiscono performance superiori su asciutto e bagnato. Meglio montare pneumatici invernali o quattro stagioni? Dipende da diversi fattori. La scelta più adatta alla stagione fredda resta quella dei pneumatici invernali, prodotti sviluppati con mescole ad hoc studiate per offrire un’aderenza ottimale e un’elevata capacità di trazione su fondi asciutti e bagnati, riducendo il rischio di aquaplaning. Che sia winter o all season, è fondamentale verificare le marcature sul fianco del pneumatico. La sigla M+S indica che si tratta di un prodotto pensato per fondi difficili, ma la sicurezza maggiore è assicurata quando è presente la marcatura 3PMSF (rappresentata da una montagna a 3 cime accompagnata da un fiocco di neve). Quest’ultima indica, infatti, che il pneumatico ha superato tutti i test anche nelle condizioni più critiche della stagione fredda.

Se il livello di sicurezza in inverno è assicurato dalle marcature, la scelta fra invernale o quattro stagioni dipende da molti fattori. Innanzitutto, dall’utilizzo dell’auto: un uso più intenso con chilometraggi elevati (sopra i 25.000 km/anno), modelli di auto più potenti o di grandi dimensioni, insieme all’abitudine a frequentare zone montane consigliano il prodotto più specialistico per il freddo, mentre un uso prevalentemente in contesti urbani e su auto più compatte (dalle citycar ai SUV compatti) consentono di adottare il pneumatico adatto a tutto l’anno. Se dunque il cambio tra treno estivo e invernale rappresenta la scelta più indicata per gran parte degli automobilisti, l’altra opzione è quella dei pneumatici quattro stagioni, come il Pirelli Cinturato All Season SF3 che assolve alle esigenze dell’automobilista più “urbano”, come confermato da diverse prove comparative svolte da testate specializzate dove il nuovo pneumatico ha vinto sui concorrenti.
Superata la scelta del pneumatico, è opportuno adeguare anche lo stile di guida. Se sull’asciutto non sono necessari particolari accorgimenti quando si è al volante rispetto alle stagioni più calde, va ricordato che l’aderenza è inferiore ed è consigliabile tenere un margine maggiore.

Discorso diverso quando ci sono fondi bagnati o innevati, dove bisogna ricorrere a uno stile simile a quello tipicamente adottato per risparmiare carburante: vanno evitate le brusche accelerate in partenza che rischiano di far pattinare le ruote in tutte le condizioni di innevamento. L’utilizzo dei freni va ridotto al minimo, a vantaggio del freno motore. Mantenere una distanza di sicurezza adeguata è ancor più importante di inverno per evitare tamponamenti. Attenzione anche alle manovre di parcheggio: la sosta in diagonale rispetto alla carreggiata risulta la più semplice per entrata e uscita, soprattutto quando i mezzi spartineve accumulano neve a bordo strada.
Attenzione se si guida un’auto elettrica: d’inverno l’autonomia della batteria tende a diminuire, meglio puntare su pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, caratteristica fondamentale per garantire più lunghe autonomie di guida. Pirelli, grazie alla tecnologia Elect, risponde proprio a questa necessità. Di recente è stato presentato il primo invernale per auto in “classe A” di rolling resistance: si tratta della versione invernale del P Zero Winter 2 per la BMW i7.

foto: ufficio stampa Pirelli

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