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Carlos Tavares lascia Stellantis con una buonuscita da 100 milioni di euro: polemiche e reazioni dei lavoratori

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L’uscita anticipata di Carlos Tavares da Stellantis, concludendo il suo mandato un anno prima rispetto alla scadenza prevista per la primavera del 2026, ha suscitato molta attenzione, soprattutto per l’ammontare della sua buonuscita. Si parla infatti di circa 100 milioni di euro, una cifra che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata influenzata proprio dalla decisione di chiudere il contratto in anticipo.

Tavares, che ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato del gruppo automobilistico Stellantis, è stato definito il manager del settore automobilistico più pagato al mondo, con uno stipendio annuale che avrebbe raggiunto i 40 milioni di euro negli ultimi anni. Questo lo ha messo in cima alla lista dei dirigenti più remunerati, suscitando non poche polemiche, specialmente alla luce della sua uscita e delle difficoltà che il gruppo ha dovuto affrontare negli ultimi tempi.

Nonostante l’alto compenso, la decisione di Tavares di lasciare Stellantis prima del termine del suo contratto ha sollevato diverse domande, soprattutto in merito all’effettivo impatto che la sua gestione ha avuto sull’azienda, con alcune critiche relative alla sua politica di delocalizzazione della produzione e alle difficoltà che i lavoratori di stabilimenti come Mirafiori hanno dovuto affrontare.

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BMW Motorrad R 12 S 2025: Un tributo alla leggendaria R 90 S

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BMW Motorrad arricchisce la sua gamma Heritage con la nuova R 12 S, un modello che rende omaggio alla leggendaria R 90 S, icona della sportività della casa bavarese. Con il lancio del modello 2025, BMW celebra la storia e l’evoluzione delle sue moto, portando sul mercato una nuova versione della R 12 che incarna lo spirito sportivo e l’heritage del marchio.

La BMW R 90 S, lanciata nel 1973, fu una moto che segnò un’epoca, diventando la prima moto di serie al mondo con una carenatura aerodinamica sul manubrio. Con una potenza di 67 CV, raggiungeva i 200 km/h, conquistando il cuore degli appassionati di motori. La sua fama crebbe ulteriormente grazie ai successi nelle competizioni: nel 1976 vinse la classe al Production TT sull’Isola di Man e trionfò alla celebre 200 Miglia di Daytona con Steve McLaughlin al manubrio. Lo stesso anno, Reg Pridmore portò la R 90 S alla vittoria nel campionato AMA Superbike, cementando ulteriormente la sua leggenda.

La nuova R 12 S è un tributo alla storica R 90 S, ma con un tocco di modernità che la rende un’autentica sportiva retrò. Basata sulla R 12 nineT, la R 12 S si distingue per una serie di dettagli estetici e funzionali. Tra le caratteristiche salienti ci sono le ruote Option 719 Classic II, realizzate in alluminio anodizzato lucido, e i coperchi delle bobine di accensione Billet pack Shadow e Shadow II. Questi dettagli, insieme al manubrio e ai foderi della forcella neri, conferiscono alla moto un look sportivo e raffinato.

La R 12 S è anche equipaggiata con una serie di tecnologie moderne, come il pacchetto Comfort, che include il controllo della partenza in salita, il cambio Pro, manopole riscaldabili, cruise control e luci adattive Headlight Pro. Questi equipaggiamenti la rendono non solo bella, ma anche pratica e sicura su strada.

Dal punto di vista tecnico, la BMW R 12 S 2025 mantiene le caratteristiche della R 12 nineT, ma con una serie di aggiornamenti che la rendono ancora più performante. Monta un motore bicilindrico boxer a 4 tempi da 1.170 cc, raffreddato ad aria/olio, che sviluppa una potenza di 109 CV a 7.000 giri/min e una coppia di 115 Nm a 6.500 giri/min. Questo motore consente alla moto di raggiungere una velocità massima di 215 km/h, con un peso in ordine di marcia di 220 kg e un serbatoio da 16 litri.

La nuova BMW R 12 S 2025 sarà disponibile a partire da un prezzo di 23.750 euro. Con questa moto, BMW Motorrad continua a mescolare tradizione e innovazione, offrendo un modello che non solo celebra il passato, ma guarda anche al futuro, mantenendo la sua identità sportiva e il suo impegno verso la qualità e le prestazioni.

In sintesi, la BMW R 12 S 2025 è una moto che non solo rende omaggio alla R 90 S, ma la ripropone in chiave moderna, con tecnologia avanzata, design raffinato e prestazioni da vera sportiva. Un must per gli appassionati di BMW e per chi cerca una moto che unisce storia, sportività e modernità.

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Alfa Romeo in difficoltà: Le dimissioni di Carlos Tavares e il calo delle vendite in USA e Italia

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Il 2024 si sta rivelando un anno particolarmente difficile per Stellantis, con un susseguirsi di problematiche che coinvolgono sia la leadership del gruppo che le performance di alcuni dei suoi marchi più noti, tra cui Alfa Romeo.

Carlos Tavares, il CEO che ha guidato Stellantis sin dalla sua creazione nel 2021, ha recentemente annunciato le sue dimissioni, scatenando preoccupazioni in tutto il settore. Ma la crisi interna non si limita alla leadership: Alfa Romeo, in particolare, sta affrontando gravi difficoltà sia negli Stati Uniti che in Italia.

Alfa Romeo sta lottando duramente negli Stati Uniti, con le concessionarie che hanno registrato un drammatico calo delle vendite. Nel terzo trimestre del 2024, le vendite sono scese del 29%, mentre nei primi nove mesi dell’anno il calo si attesta al 10%. Un dato preoccupante, soprattutto considerando che l’introduzione del crossover Tonale non è riuscita a risollevare l’interesse degli americani per il marchio, che ormai sembra essere sempre meno ricercato oltre l’Oceano.

Ad aggravare la situazione, Alfa Romeo ha annunciato che, con la fine del 2024, interromperà le vendite delle varianti Quadrifoglio di Giulia e Stelvio, notizie particolarmente dolorose per gli appassionati di alte prestazioni, da sempre una delle punte di diamante del marchio italiano.

Se negli Stati Uniti Alfa Romeo sta vivendo un vero e proprio momento di crisi, la situazione in Italia, purtroppo, non è molto migliore. I dati UNRAE relativi a novembre 2024 evidenziano una flessione delle vendite, con 2.479 unità vendute, un calo del 9,06% rispetto al 2023. Nel periodo gennaio-novembre, il marchio ha venduto 20.884 auto, con una diminuzione complessiva del 17,37%.

Sebbene i numeri in Italia non siano paragonabili alla debacle statunitense, il calo delle vendite è comunque un segnale preoccupante per un marchio che ha sempre avuto una forte identità e una solida base di clienti nel suo mercato di origine.

Il marchio Alfa Romeo si trova quindi a un bivio, con la necessità di una strategia che possa ridare slancio alle vendite e riconnettere il brand con i consumatori, soprattutto in un mercato italiano che sta mostrando segni di indebolimento. Nonostante l’introduzione di nuovi modelli, tra cui il Tonale e la riproposizione della storica Frontera, il marchio sembra non riuscire a trovare una formula vincente che faccia decollare le sue vendite.

La situazione di Stellantis, con le difficoltà interne e il cambiamento ai vertici, rende il futuro di Alfa Romeo ancora più incerto. Se il gruppo non riuscirà a risolvere i problemi legati alla leadership e a rilanciare marchi storici come Alfa Romeo, potrebbe trovarsi di fronte a un futuro più complicato di quanto immaginato.

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Stellantis in crisi: Le dimissioni di Carlos Tavares e le difficoltà di Opel

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Lo scorso 1 dicembre 2024, Carlos Tavares ha annunciato le sue dimissioni da CEO di Stellantis, scatenando preoccupazioni all’interno dell’azienda, che ora è alla ricerca urgente di un sostituto per il 2025. Chiunque prenderà le redini del gruppo dovrà affrontare una sfida significativa, considerando le difficoltà che i 14 marchi di Stellantis stanno affrontando. Alfa Romeo, ad esempio, sta vivendo una crisi sul mercato statunitense, mentre Opel sta faticando in Germania, con un calo delle vendite che sta influenzando anche la produzione.

Proprio a causa delle scarse vendite, lo stabilimento Opel di Rüsselsheim ha dovuto ridurre la produzione, passando a un solo turno di lavoro fino a fine gennaio 2025. Questo colpisce in particolare la produzione della Opel Astra e della DS 4, con un impatto diretto su circa 1.600 dipendenti, che ora temono per la loro sicurezza lavorativa. Le difficoltà arrivano proprio nell’anno del 125esimo anniversario di Opel, celebrato lo scorso giugno, aggiungendo una nota amara a una situazione già critica.

Nonostante ciò, Opel sta cercando di rimanere competitiva, come dimostra il recente rilancio della Opel Frontera, ispirata al modello degli anni Novanta. Anche se il settore automobilistico è destinato a riprendersi nel lungo periodo, resta l’incertezza su quando questa ripresa avverrà davvero, e quale sarà l’impatto a breve termine per le aziende come Opel.

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