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Audi A5 Avant vs Bmw serie 3 touring, una sfida di stile e prestazioni

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Le station wagon di segmento medio sono sempre state una delle battaglie più accese tra i produttori di auto tedesche, e il confronto tra Audi A5 Avant e BMW Serie 3 Touring non fa eccezione. Entrambe le vetture rappresentano il cuore delle rispettive case automobilistiche, ma con approcci differenti per quanto riguarda design, prestazioni e configurazioni motoristiche.

DESIGN: L’eleganza in contrasto

Entrambe le vetture puntano su linee sportive, ma con una filosofia estetica differente. L’Audi A5 Avant presenta un profilo più slanciato e moderno, con una parte posteriore che ricorda quella di una shooting brake, mentre la BMW Serie 3 Touring ha un aspetto più tradizionale, con un lunotto verticale. La calandra di entrambe le vetture è immediatamente riconoscibile, con quella dell’Audi caratterizzata dal single frame e quella della BMW dal doppio rene. Le maniglie a filo dell’Audi donano un look più minimalista, mentre sulla BMW troviamo maniglie tradizionali. Nonostante la BMW sia leggermente più larga, l’Audi la supera in lunghezza e altezza, ma la sua linea più affusolata non sacrifica troppo lo spazio interno.

DIMENSIONI E CAPACITÀ DEL BAGAGLIAIO

L’Audi A5 Avant è più lunga della Serie 3 Touring, con una differenza di 12 cm, ma quest’ultima risulta più larga di 2 cm. In termini di capacità del bagagliaio, la BMW fa un po’ meglio, con una capienza di 500 litri che può arrivare a 1.510 litri abbattendo i sedili. L’Audi, pur avendo una lunghezza maggiore, offre uno spazio di 476 litri nella configurazione a cinque posti, che scende a 448 litri nelle versioni quattro ruote motrici. Sebbene l’Audi A5 Avant si distingua per la lunghezza maggiore, la BMW Serie 3 Touring offre una maggiore capacità di carico grazie alla sua configurazione più ottimizzata.

INTERNI: Tecnologia e comfort a confronto

All’interno, entrambe le vetture vantano un equipaggiamento tecnologico avanzato. L’Audi A5 Avant si distingue per il display OLED di 14,5 pollici, affiancato dalla strumentazione digitale da 11,9 pollici, con l’opzione di aggiungere un monitor dedicato al passeggero. Il sistema di controllo è minimalista, ma l’uso di comandi a sfioramento può risultare poco pratico, soprattutto quando si guida. D’altra parte, la BMW Serie 3 Touring ha una plancia aggiornata con uno schermo centrale da 14,9 pollici e un cruscotto digitale da 12,3 pollici. La disposizione degli schermi, sebbene moderna, non è perfettamente integrata nella plancia, dando un’impressione di funzionalità non completamente raffinata.

MOTORI E PRESTAZIONI

In termini di motorizzazioni, la BMW offre una scelta decisamente più ampia, con varianti benzina, diesel e ibride plug-in. Tra i motori più performanti, spiccano la versione M340i con 340 CV e la potente M3 Touring, che arriva a 510 CV. Le opzioni diesel vanno dalla 318d da 150 CV alla 330d da 286 CV, fino alla M340d da 340 CV. La Audi, dal canto suo, propone una gamma più limitata, con il motore 6 cilindri 3.0 mild hybrid da 367 CV per la S5 Avant. Anche l’unica versione diesel, il 2.0 TDI da 204 CV, è mild hybrid, ma la scelta di motori ibridi per la Audi è decisamente inferiore rispetto alla BMW. La trazione integrale è disponibile su entrambe, ma per alcune versioni della BMW, come la 318i e la 318d, è riservata solo a modelli a trazione posteriore.

PREZZI E CONCLUSIONI

Il confronto in termini di prezzi mostra che le due vetture sono molto simili nelle varianti di base: l’Audi A5 Avant 2.0 TFSI da 150 CV parte da 50.150 euro, mentre la BMW 318i Touring costa 49.800 euro. Le versioni più potenti e le varianti diesel vedono una leggera differenza, con la BMW che offre più opzioni in termini di configurazioni e potenza. La BMW Serie 3 Touring si distingue per la sua ampia gamma di motori, rendendola più versatile per chi cerca una station wagon sportiva e potente. Tuttavia, l’Audi A5 Avant si fa notare per la sua estetica moderna e per la proposta ibrida che, seppur meno ampia, soddisfa comunque chi è alla ricerca di prestazioni elevate e di una vettura elegante.

In conclusione, la scelta tra Audi A5 Avant e BMW Serie 3 Touring dipende principalmente dalle preferenze personali in fatto di design, prestazioni e motorizzazioni. Se la BMW offre più opzioni e una maggiore versatilità, l’Audi si concentra su uno stile distintivo e su una tecnologia all’avanguardia, in un pacchetto di alta qualità che rimane un punto di riferimento per chi cerca l’eleganza e la sportività.

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Come proteggere l’auto dai furti: strategie efficaci e consigli pratici

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Ogni anno in Italia, il numero di furti d’auto supera le centomila denunce, con danni che riguardano sia le automobili di lusso che quelle più comuni. La sicurezza del veicolo è quindi un tema cruciale per chiunque possieda un’auto, e sapere come proteggere l’auto dai furti può fare la differenza. Ecco alcuni consigli pratici per ridurre al minimo il rischio di subire un furto e per garantire maggiore protezione al proprio veicolo.
Perché è fondamentale proteggere l’auto dai furti

Nel 2023, i furti d’auto in Italia hanno superato le 131.000 denunce, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, secondo i dati del Dossier 2024 di LoJack Italia e del Ministero dell’Interno. Le automobili rubate non sono solo quelle di lusso: anche i veicoli più economici sono oggetto di furto, grazie alla facilità di smontaggio e alla rivendita delle singole parti. Per questo, la protezione del veicolo deve essere una priorità per tutti i proprietari di auto.
I consigli fondamentali per proteggere l’auto dai furti

  1. Scegliere il parcheggio giusto

Il primo passo per prevenire i furti è parcheggiare l’auto in luoghi sicuri. La soluzione migliore è un garage chiuso, ma se non si dispone di un garage privato, è importante scegliere parcheggi ben illuminati e visibili. Le aree isolate e poco illuminate, specialmente di notte, sono le preferite dai ladri. Parcheggiare sotto un lampione o vicino a un sistema di videosorveglianza rende l’auto meno attraente per i malintenzionati.

  1. Variare la posizione di parcheggio

Parcheggiare regolarmente nello stesso posto può far sì che i ladri notino le abitudini del proprietario. Cambiare frequentemente il parcheggio, specialmente se si lascia l’auto per periodi prolungati, aiuta a ridurre il rischio di furto.

  1. Installare sistemi di sicurezza avanzati

Un antifurto elettronico di ultima generazione rappresenta un efficace deterrente contro i ladri. Questi sistemi, dotati di tecnologie moderne, come la radiofrequenza, sono in grado di avvisare immediatamente il proprietario in caso di tentativi di furto, inviando notifiche via SMS o tramite app. Alcuni sistemi avanzati permettono anche di monitorare la posizione del veicolo in tempo reale.

  1. Usare dispositivi di sicurezza meccanici

Dispositivi come il bloccasterzo e il blocco del freno sono molto efficaci nel rendere l’auto inutilizzabile senza l’apposito strumento. Questi dispositivi meccanici, pur essendo semplici, costituiscono un ostacolo tangibile per i ladri, scoraggiandoli dal tentare il furto.

  1. Controllare finestrini e portiere

Un errore comune è dimenticare di chiudere completamente i finestrini o le portiere dell’auto, anche solo per una piccola fessura. Questa disattenzione offre ai ladri un facile punto di accesso. Prima di allontanarsi dal veicolo, è fondamentale assicurarsi che tutte le porte e i finestrini siano ben chiusi.

  1. Non lasciare oggetti di valore in vista

Lasciare oggetti di valore come borse, telefoni, computer o giacche visibili all’interno dell’auto è un invito per i ladri. Se non è possibile evitare di lasciare oggetti nel veicolo, è meglio nasconderli nel bagagliaio o in vani non visibili, prima di arrivare al parcheggio.

  1. Attenzione alla chiave di riserva

Mai lasciare la chiave di riserva all’interno dell’auto, nemmeno nel vano portaoggetti. È preferibile custodirla in un luogo sicuro e lontano dal veicolo.
Come i sistemi di allarme aiutano nella protezione

I sistemi di allarme sono strumenti fondamentali per proteggere l’auto. Questi dispositivi, collegati alla centralina del veicolo, sono in grado di rilevare qualsiasi tentativo di effrazione e di inviare segnali acustici e visivi. Alcuni sistemi avanzati, oltre a emettere un allarme, possono inviare notifiche direttamente sullo smartphone del proprietario, avvisandolo in tempo reale di eventuali intrusioni. Inoltre, esistono allarmi che possono bloccare l’avviamento del motore, impedendo ai ladri di mettere in moto il veicolo.
Dispositivi antifurto: come scegliere i più adatti

Esistono diversi dispositivi antifurto, sia meccanici che elettronici, che possono aumentare la sicurezza dell’auto:

Bloccasterzo: impedisce la rotazione del volante, rendendo difficile per i ladri manovrare il veicolo.
Blocco del cambio: blocca il cambio delle marce, rendendo impossibile la partenza del veicolo.
Immobilizzatore elettronico: impedisce l’avviamento del motore senza la chiave giusta.
Localizzatore GPS: traccia la posizione del veicolo, permettendo alle forze dell'ordine di recuperarlo più facilmente in caso di furto.
Pellicole protettive per vetri: queste pellicole aumentano la resistenza del parabrezza, ritardando o rendendo più rumoroso il tentativo di rottura.

Cosa fare in caso di tentato furto

Se un tentato furto si traduce in danni all’auto, come vetri rotti o serrature forzate, è importante sapere che una polizza assicurativa completa può coprire i costi di riparazione. Le polizze furto tradizionali coprono anche i danni derivanti da un tentato furto, oltre alla sottrazione del veicolo.
Furti d’auto: le tecniche più comuni

I ladri, spesso, usano tecniche ingegnose per rubare le auto. Una delle truffe più comuni è la “tecnica dello specchietto”, in cui il ladro simula un incidente per spingere il conducente a fermarsi. Un altro metodo prevede il lancio di oggetti contro l’auto per indurre il conducente a scendere. Inoltre, nelle auto con accesso keyless, si può verificare la truffa del “Relay Attack”, in cui il ladro intercetta il segnale della chiave per aprire il veicolo senza forzarne le serrature.

Prevenire i furti d’auto è possibile, ma richiede attenzione e l’adozione di dispositivi di sicurezza efficaci. Seguendo questi consigli, è possibile ridurre significativamente il rischio di furto e proteggere il proprio veicolo.

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Milano | Come uscire dall’auto in caso di sommersione da acqua

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Rimanere intrappolati in un’auto sommersa dall’acqua è una delle situazioni più pericolose che si possano vivere mentre si è alla guida, ma fortunatamente esistono alcune strategie che possono aumentare le possibilità di salvarsi. Questo tipo di emergenza si verifica spesso in situazioni di pioggia intensa e allagamenti, specialmente durante i periodi di maltempo, ma la sicurezza dipende dalla capacità di mantenere la calma e agire tempestivamente.

La forza dell’acqua

Quando l’auto finisce sott’acqua, il primo problema che sorge è la forza con cui l’acqua agisce su porte e finestrini. Man mano che il veicolo si immerge, l’acqua esercita una pressione crescente, impedendo l’apertura delle portiere. Sebbene l’acqua all’interno dell’abitacolo possa parzialmente bilanciare la pressione esterna, aprire la porta in quel momento potrebbe risultare impossibile. L’ideale, quindi, è abbassare i finestrini il prima possibile, sempre che l’impianto elettrico funzioni.

Se non riuscite a abbassare i finestrini, il passo successivo è cercare di rompere un vetro per uscire. Il vetro più vulnerabile è quello laterale, mentre il parabrezza è più resistente, soprattutto nelle auto moderne, che spesso utilizzano vetri di sicurezza tripli. Un martelletto in acciaio temperato, facilmente reperibile in negozi di ricambi auto, può risultare utile in questa situazione, permettendo di sfondare i vetri con un colpo deciso.

Come agire se l’auto è già sommersa

Nel caso in cui il veicolo sia già sott’acqua, la tempistica diventa cruciale. Prima di cercare di uscire, assicuratevi di slacciare la cintura di sicurezza e, se siete in compagnia, sbloccare le portiere per consentire l’uscita a tutti i passeggeri. Se l’auto è sommersa, il tempo per agire è limitato, e ogni secondo può fare la differenza.

In alcuni casi estremi, dove l’auto si trova in una posizione particolarmente difficile (ad esempio capovolta o incastrata in un canale), l’uscita può diventare ancora più complicata. Tuttavia, cercare di mantenere la calma e agire in modo rapido e deciso è essenziale per non compromettere le possibilità di salvezza.

Le polizze assicurative e i risarcimenti

Nel caso in cui l’auto venga danneggiata o sommersa durante un evento naturale come un’alluvione, la polizza di responsabilità civile (RCA) non copre i danni. Per ottenere un risarcimento, è necessario sottoscrivere una polizza specifica contro “Eventi Naturali”, che è facoltativa e disponibile con molte compagnie assicurative. Per ottenere il risarcimento, è fondamentale raccogliere la documentazione necessaria, come una dichiarazione delle forze dell’ordine che attesti l’avvenuto evento calamitoso.

Se l’auto è danneggiata e non può essere riparata, è possibile sospendere la polizza per un periodo che va da 1 a 12 mesi, evitando di pagare per il tempo in cui il veicolo non è stato utilizzato. Inoltre, se l’auto viene rottamata o sostituita, è possibile chiedere il rimborso della parte di RCA non goduta.

Cosa fare con un’auto elettrica

Le auto elettriche, pur essendo progettate per essere resistenti all’acqua, non sono immuni ai danni. Sebbene il sistema elettrico sia isolato per prevenire scariche elettriche, la sommersione prolungata può danneggiare i componenti elettronici e la batteria. I rischi maggiori riguardano la fuoriuscita di liquidi dalla batteria, che possono essere tossici, e la possibilità di un corto circuito che potrebbe provocare un incendio quando il veicolo viene fatto uscire dall’acqua.

In ogni caso, l’auto elettrica non presenta rischi di folgorazione diretta, poiché il sistema elettrico è progettato per rimanere isolato. Tuttavia, è importante evitare di percorrere strade allagate o di immergersi completamente nell’acqua, soprattutto se il livello supera i cerchi delle ruote. Se si teme un danno, è sempre meglio fermarsi prima di mettere in pericolo il veicolo e i passeggeri.

Prevenire è meglio che curare

La miglior precauzione contro questo tipo di pericolo è l’attenzione alle condizioni meteo e alla presenza di strade allagate. In caso di alluvioni o forti piogge, è fondamentale non sottovalutare il rischio e, quando possibile, evitare di percorrere tratti di strada che potrebbero essere sommersi. Agire con prontezza e seguire i consigli di sicurezza può salvare la vita in situazioni di emergenza.

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Torino | Cosa fare in caso di auto alluvionata: guida per evitare danni e pericoli

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L’arrivo delle piogge intense può trasformare in breve tempo le strade in veri e propri fiumi, mettendo a rischio non solo la sicurezza dei conducenti ma anche l’integrità dei veicoli. Quando l’acqua supera il livello di guardia, anche una semplice pozza può diventare una trappola pericolosa, causando danni strutturali e mettendo a rischio la vita di chi si trova al volante. Vediamo come comportarsi in caso di alluvioni improvvise e cosa fare per proteggere la propria auto e se stessi.
Riconoscere i rischi in tempo

Una delle prime cose da fare quando si nota un aumento improvviso del livello dell’acqua sulla strada è rallentare immediatamente. Già una pozzanghera alta 10 cm può far galleggiare l’auto, riducendo drasticamente la capacità di controllo, soprattutto se si sta viaggiando a velocità elevata. In queste condizioni, il rischio di perdere il controllo del veicolo è elevato, e se l’acqua copre completamente le ruote, si potrebbe incorrere nel cosiddetto effetto motoscafo, in cui l’auto galleggia senza possibilità di sterzare. La visibilità, inoltre, si riduce drasticamente, creando un ulteriore pericolo. Se possibile, si consiglia di fermarsi e scegliere percorsi alternativi, in particolare nei tratti dove l’acqua sembra essere più alta del previsto.
Come comportarsi davanti a un guado

Quando l’acqua si accumula in pozze particolarmente profonde, è fondamentale prendere alcune precauzioni per evitare danni gravi. Se la profondità dell’acqua è incerta, la prudenza è d’obbligo. Se si è già in movimento e si incontra una zona allagata, l’ideale è fermarsi prima di entrare nella zona critica e osservare la situazione. Se si decide di attraversare, è importante procedere a velocità molto bassa, senza accelerare, per evitare che l’auto sollevi onde d’acqua che potrebbero danneggiare il motore o l’elettronica del veicolo.

Se l’acqua sembra salire velocemente, un’ulteriore misura di sicurezza è quella di aprire un finestrino per permettere all’acqua di entrare nell’abitacolo e ridurre il rischio di galleggiamento. Inoltre, l’eventuale apertura di una porta può bilanciare la spinta dell’acqua, evitando che l’auto venga portata via dalla corrente.
I danni da alluvione: cosa può succedere all’auto

Le conseguenze di un’auto immersa in acqua dipendono dalla profondità dell’allagamento. In caso di livelli d’acqua che superano il filo delle ruote, i danni possono essere considerevoli. L’abitacolo e il motore sono le parti più vulnerabili, e spesso i danni non sono immediatamente visibili. In caso di inondazione grave, è necessario un intervento professionale per smontare il motore, verificare l’efficacia dei sistemi elettronici e controllare che non ci siano danni irreparabili. Nei casi più gravi, quando l’acqua ha raggiunto i finestrini, la soluzione migliore può essere quella di rottamare il veicolo, soprattutto se il valore dell’auto è ridotto.
Assicurazione: limiti e copertura

La copertura assicurativa per danni da alluvione varia a seconda della polizza stipulata. Se la propria assicurazione prevede il risarcimento per danni da eventi atmosferici, è importante verificare le condizioni specifiche riportate nel contratto. Spesso, l’assicurazione copre solo i danni causati da calamità naturali documentate (come tempeste o bufere), ma non copre danni causati da tombini intasati o guadi pericolosi che il conducente avrebbe potuto evitare. Inoltre, la copertura è soggetta a franchigie e scoperti, che riducono l’importo del rimborso.
Come uscire da un’auto sommersa

Se la situazione peggiora e l’auto finisce completamente sott’acqua, è fondamentale agire rapidamente. La prima cosa da fare è slacciare la cintura di sicurezza, abbassare il finestrino e cercare di uscire dall’abitacolo. Se l’impianto elettrico non funziona più, può essere necessario sfondare un finestrino con un oggetto a punta, come un martelletto di emergenza, che può fare la differenza in una situazione critica. È importante non perdere tempo e mantenere la calma: ogni secondo conta.

Infine, è sempre una buona idea tenere a bordo un martelletto di emergenza a punta, che costa pochi euro e può rivelarsi vitale in caso di incidenti di questo tipo. La sua capacità di rompere il vetro in modo sicuro permette di liberarsi in fretta se l’auto viene sommersa.
Conclusioni

In caso di alluvione o forti piogge, la sicurezza stradale dipende dalla capacità di riconoscere i rischi e adottare comportamenti prudenti. Rallentare, evitare di attraversare tratti pericolosi e prepararsi ad affrontare le emergenze sono misure che possono fare la differenza tra il danno e la salvezza. Se la propria auto viene danneggiata, la tempestività nelle riparazioni e la corretta gestione della polizza assicurativa sono fondamentali per limitare i danni economici e garantire la sicurezza del conducente e dei passeggeri.

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