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Napoli | Procuratore Gratteri: “pressione psicologica sui pm”
Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha espresso il suo netto dissenso riguardo all’ipotesi di cancellare l’obbligo dell’azione penale, affermando che per lui il silenzio equivale alla complicità. Ha ribadito la sua opposizione sia alla precedente riforma Cartabia, che rendeva facoltativa la denuncia per le truffe, sia all’attuale proposta. Gratteri ha suggerito di ridurre il numero di magistrati nei tribunali sovrabbondanti, di accorparli e di fare sinergia sulle risorse disponibili, anziché tagliare con l’accetta nel codice penale per mostrare un calo dei reati al fine di ottenere finanziamenti dall’Europa.
Riguardo ad un possibile incontro con il ministro della Giustizia Carlo Nordio per discutere delle riforme della giustizia, Gratteri ha affermato che le sue idee e posizioni sono già chiare a tutti e non c’è bisogno di ulteriori discussioni. Ha inoltre manifestato fiducia nella nuova presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, elogiandone le competenze e l’esperienza.
Sul tema della separazione delle carriere, Gratteri ha dichiarato che non lo ritiene un’emergenza, poiché solo una minima percentuale dei magistrati richiede il passaggio da pm a giudice o viceversa. Ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che tale separazione possa portare i pm sotto l’esecutivo, influenzando le priorità della giustizia.
Infine, ha criticato le riforme dalla Cartabia ad oggi, sostenendo che non abbiano contribuito ad accelerare i processi né a garantire una maggiore giustizia, ma abbiano reso più difficile il lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati. Ha sottolineato che, sebbene al momento non vi sia un rischio per l’indipendenza della magistratura, i progetti di riforma potrebbero causare una pressione psicologica sui pm e compromettere la fiducia dei giovani magistrati nel sistema giudiziario.