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Genova | Tangentopoli in Liguria, domani l’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini
Slitta a domani alle 11 il primo della lunga serie di interrogatori dopo il terremoto giudiziario che ha portato ad arresti eccellenti, tra questi il governatore Giovanni Toti. A sfilare davanti al gip sarà Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, l’unico detenuto nel carcere di Marassi. Un calendario viene stilato in queste ore anche per gli altri indagati e quindi per lo stesso Toti. Al lavoro ancora la Procura e il numero degli indagati potrebbe crescere ancora.
Intanto la politica, soprattutto gli alleati del centrodestra fanno quadrato intorno al presidente della Regione Liguria. “Dimettersi sarebbe una resa, dal mio punto di vista.Perché domani qualunque inchiesta, avviso di garanzia o rinvio a giudizio porterebbe alle dimissioni di un sindaco”. Ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a Milano. “Non sono nelle condizioni – ha aggiunto – di suggerire niente a Giovanni, che ritengo un ottimo amministratore. Ritengo che in Italia e in tutti i Paesi civili chiunque sia colpevole, se condannato nei tre gradi di giudizio, non basta un’inchiesta. Lo invito a dimostrare che ha lavorato correttamente e spero che i giudici gli diano velocemente la possibilità di farlo”.
“Credo che prima di parlare di elezioni ci debbano essere i tempi necessari – ha detto il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli -. Toti dice che non ha nessun coinvolgimento, diamogli il tempo di dimostrarlo. Noi chiediamo massima chiarezza in questo caso come l’abbiamo chiesta in Puglia e Piemonte. Massima attenzione perché quando si parla della cosa pubblica ci deve essere la massima trasparenza”. Donzelli ha ricordato: “Abbiamo avuto in passato la nostra sindaca di Terracina stata arrestata e scelse di dimettersi. Poi non è stata nemmeno rinviata a giudizio, su richiesta della Procura”.