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Genova | Per Cozzani che ha negato gli addebiti istanza di revoca dagli arresti domiciliari

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Matteo Cozzani si dimetterà da capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e chiede alla gip la revoca degli arresti domiciliari. È quanto emerge al termine dell’interrogatorio di garanzia, stamattina in Tribunale a Genova. Secondo quanto riferito dal suo avvocato difensore, Massimo Ceresa Gastaldo, Cozzani ha contestato gli addebiti, ma non è entrato nel merito, fornendo alla gip Paola Faggioni solo una dichiarazione spontanea.

“Cozzani ha negato gli addebiti, non ha potuto entrare nel merito delle singole contestazioni anche perché in questa fase difendersi è ancora sostanzialmente impossibile: la conoscenza degli atti è avvenuta da troppo poco tempo per poterlo fare. Naturalmente c’è la massima disponibilità a farlo prossimamente”, spiega il legale. L’avvocato aggiunge che il suo assistito “quanto alle esigenze cautelari, non sono attuali posto che non ricoprirà più la carica di capo di gabinetto”. Come il governatore Toti, quindi, Cozzani è pronto a rispondere ai pm nei prossimi giorni, non appena terminato l’esame delle carte. “Nei prossimi giorni ci incontreremo con i pubblici ministeri perché l’obiettivo è chiare nel più breve tempo possibile le contestazioni”, conclude Ceresa Gastaldo.
Cozzani è agli arresti domiciliari da martedì con l’accusa di corruzione elettorale con aggravante mafiosa e corruzione nell’esercizio della funzione, nell’ambito della maxi inchiesta che ha portato all’arresto anche dello stesso governatore. Domiciliari per Cozzani anche nell’ambito dell’inchiesta madre alla Spezia, in cui l’ex sindaco di Portovenere è indagato per corruzione e turbativa d’asta. Alla Spezia l’interrogatorio di garanzia è fissato per lunedì.

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