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Genova | Per Cozzani che ha negato gli addebiti istanza di revoca dagli arresti domiciliari

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Matteo Cozzani si dimetterà da capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e chiede alla gip la revoca degli arresti domiciliari. È quanto emerge al termine dell’interrogatorio di garanzia, stamattina in Tribunale a Genova. Secondo quanto riferito dal suo avvocato difensore, Massimo Ceresa Gastaldo, Cozzani ha contestato gli addebiti, ma non è entrato nel merito, fornendo alla gip Paola Faggioni solo una dichiarazione spontanea.

“Cozzani ha negato gli addebiti, non ha potuto entrare nel merito delle singole contestazioni anche perché in questa fase difendersi è ancora sostanzialmente impossibile: la conoscenza degli atti è avvenuta da troppo poco tempo per poterlo fare. Naturalmente c’è la massima disponibilità a farlo prossimamente”, spiega il legale. L’avvocato aggiunge che il suo assistito “quanto alle esigenze cautelari, non sono attuali posto che non ricoprirà più la carica di capo di gabinetto”. Come il governatore Toti, quindi, Cozzani è pronto a rispondere ai pm nei prossimi giorni, non appena terminato l’esame delle carte. “Nei prossimi giorni ci incontreremo con i pubblici ministeri perché l’obiettivo è chiare nel più breve tempo possibile le contestazioni”, conclude Ceresa Gastaldo.
Cozzani è agli arresti domiciliari da martedì con l’accusa di corruzione elettorale con aggravante mafiosa e corruzione nell’esercizio della funzione, nell’ambito della maxi inchiesta che ha portato all’arresto anche dello stesso governatore. Domiciliari per Cozzani anche nell’ambito dell’inchiesta madre alla Spezia, in cui l’ex sindaco di Portovenere è indagato per corruzione e turbativa d’asta. Alla Spezia l’interrogatorio di garanzia è fissato per lunedì.

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Imperia | “Tour Alpimare”, quattro giorni nell’entroterra con l’alpinista Lorenzo Gariano

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Quattro giorni di Tour Alpimare con Lorenzo Gariano, l’alpinista imperiese che ha scalato le sette cime più alte del mondo. Dal 21 al 24 giugno sono in programma quattro tappe alla scoperta del magnifico entroterra della provincia di Imperia. Si comincerà il 21 giugno con la tappa cha partirà dal Rifiugio Chionea per raggiungere Upega. Da qui, il giorno successivo, si raggiungerà il Rifugio La Terza. La terza tappa è prevista il 23 giugno quando dal Rifugio La Terza si raggiungerà il Colle San Bartolomeo.

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L’ultima tappa è in programma il 24 giugno quando dal Colle San Bartolomeo si raggiungerà Imperia. Il pacchetto di Tour Alpimare prevede la quota assicurativa, il trasporto bagagli da rifugio a rifugio, il trasporto finale da Imperia a Ormea, quindi la guida, la mezza pensione (pernottamento, cena e colazione, pranzo al sacco e certificato di merito finale. Per informazioni è possibile contattare Lorenzo Gariano al numero 333.6546884

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Ciclista aggredito da un cane nel Foggiano, con elisoccorso in ospedale: gravi ferite alla testa e al volto – StatoQuotidiano.it

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Liguria | Sei morti sul lavoro nel primo trimestre 2024

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Nei primi tre mesi dell’anno in Liguria sono morti 6 lavoratori, due in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Le denunce di infortunio sono 50 al giorno (in tutto 4.519 nel primo trimestre).

In forte aumento le malattie professionali: 437 denunce, pari al 41% in più dell’anno precedente (cinque denunce al giorno nei primi tre mesi del 2024). Sono i dati elaborati dall’ufficio economico della Cgil di Genova e della Liguria presentati oggi dal segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà, in occasione dell’iniziativa pubblica a sostegno dei quattro referendum abrogativi sui temi del lavoro, organizzata a calata Falcone e Borsellino, nel Porto Antico, cui ha partecipato anche il segretario generale Maurizio Landini. I numeri fotografano la situazione attuale della sicurezza del lavoro.

“In Liguria oltre l’80% dei nuovi assunti è precario e sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato una su tre è a tempo parziale – elenca Calà -. L’irregolarità delle imprese ha raggiunto (e superato) il 75% di quelle ispezionate nel 2023. Le ispezioni riguardano gli inadempimenti rispetto a violazioni in materia di lavoro, contributive o peggio sull’applicazione delle norme su salute e sicurezza”. Dai dati emerge inoltre come le probabilità per le aziende di essere controllate siano piuttosto basse, visto che su 133.391 imprese attive in Liguria nel 2023 le ispezioni sono state 2.206, pari all’1,7%, quelle in materia di salute e sicurezza sul lavoro 616, cioè lo 0,46%.

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